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Allegato B
Seduta n. 153 dell'8/5/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta in Commissione:
AURISICCHIO, AMENDOLA e ATTILI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
in diverse province sono andati susseguendosi nei mesi scorsi episodi di disservizi e ritardi nella consegna della posta ai cittadini per effetto della nuova organizzazione del servizio decisa da Poste Spa;
in provincia di Avellino in particolare tali disservizi sono stati gravi e frequenti al punto da generare forti proteste da parte dei cittadini a causa dei disguidi loro arrecati per effetto dei notevoli ritardi accumulati nella consegna della posta. Solo in questi giorni, infatti, stanno avvenendo le consegne degli auguri pasquali e, con ritardi di diverse settimane, sono state recapitate le bollette delle varie utenze domestiche con la conseguente impossibilità per i cittadini di effettuare i pagamenti entro le previste scadenze;
tali disservizi sono l'altra faccia di una consistente riduzione degli organici, di una estesa precarizzazione dei rapporti di lavoro e soprattutto di un accresciuto
ricorso alla cessione in appalto a ditte esterne di pezzi sempre più consistenti del servizio -:
quali iniziative intenda assumere perché siano ripristinate in tutta Italia e in provincia di Avellino, celerità e puntualità della consegna della posta e perché sia garantita da parte di Poste Spa una organizzazione del servizio rispettosa sia dei diritti dei cittadini utenti che dei diritti dei lavoratori addetti al servizio, nonché capace di conseguire una gestione efficiente ed efficace, del servizio.
(5-01003)
Interrogazione a risposta scritta:
MENIA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
con l'introduzione della tariffa unica a 60 centesimi le Poste Italiane avevano affermato che, soppressa la corrispondenza ordinaria, tutto sarebbe divenuto «posta prioritaria» (che garantiva la consegna entro le 24 ore);
è sotto gli occhi di tutti non solo che così non è stato ma in taluni casi la situazione del servizio è palesemente incompatibile con gli standard che dovrebbe avere un paese moderno;
è questo il caso di Trieste, capoluogo della Regione Friuli Venezia Giulia ove, da qualche tempo, grazie ad una presunta «razionalizzazione» dell'organizzazione dell'azienda e del sistema postale è stato soppresso il CPO e tutta la corrispondenza imbucata a Trieste viene trasportata a Padova (come risulta dal timbro postale) e da qui reinoltrata al capoluogo giuliano;
ad avviso dell'interrogante, il servizio è semplicemente indecente perché una lettera spedita da Trieste a Trieste impiega mediamente una settimana per giungere a destinazione: -:
se la denunciata questione sia all'evidenza del Ministro e in qualche modo monitorata;
se, in particolare, allo stesso sia presente la situazione di Trieste e se risultino altre aree di crisi del servizio similari;
quali interventi, nei limiti delle facoltà del governo, si intendano urgentemente porre in essere per garantire una corretta funzionalità del servizio postale nell'area triestina e più in generale dell'intero servizio.
(4-03535)