Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 153 dell'8/5/2007
...
DIFESA
Interrogazioni a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
da un articolo apparso su Il Giornale di Vicenza in data 16 aprile 2007, si apprende che viene dato per certo l'abbandono da parte dell'Aeronautica militare dell'aeroporto Dal Molin;
il complesso aeroportuale (torre di controllo, edifici, hangars, impianti sportivi) copre un'area di circa 200 mila metri cubi;
come riporta lo stesso giornale, tale abbandono avverrebbe dopo che l'aeroporto è stato dotato delle strutture necessarie per il suo potenziamento (vedi AFIS, formazione dei controllori di volo civili, tecnologie per il volo notturno);
la suddetta area e le sue strutture hanno un interesse strategico per la comunità vicentina che vuole poter scegliere la destinazione di aree e di strutture non più utili per la difesa nazionale e perciò riutilizzabili per l'intera collettività che deve essere messa a conoscenza della consistenza dei beni (area, superficie coperta, volumi, destinazioni d'uso degli edifici
esistenti, indici edilizi e urbanistici, eccetera) per poter valutare la più opportuna nuova utilizzazione -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e, qualora ciò corrispondesse al vero, se non ritenga opportuno verificare quanto segue;
se l'Aeronautica militare abbia già dismesso l'aeroporto o quando abbia intenzione di effettuare tale dismissione;
se l'intera struttura sia pronta a passare alla gestione della società «Aeroporti vicentini Spa»;
quali siano gli atti formali attraverso i quali è stato deciso tale passaggio, e se tali atti sono stati preceduti da una eventuale consegna all'ENAC (Ente nazionale aeroporti civili);
da chi siano state decise e pagate, le «migliorie» descritte in premessa, con che costi e con quali atti deliberativi siano state decise e di che tipo esse siano: se per atterraggio strumentale di precisione, per atterraggio a microonde o altro;
quale sia la classificazione attuale dell'aeroporto secondo l'I.C.A.O.;
quale sia la posizione del Governo in merito all'utilizzo dell'aeroporto militare Dal Molin (area, pista di decollo, edifici, strutture tecniche, impianti sportivi) qualora sia confermata la totale dismissione dello stesso da parte dell'Aeronautica militare.
(4-03534)
BIANCOFIORE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi giorni si è avuto notizia in Alto Adige, che il Presidente della Giunta Provinciale della Provincia Autonoma di Bolzano - Luis Durnwalder avrebbe avuto un colloquio con il ministro della difesa - Arturo Parisi, inerente il reiterato tentativo di trasferimento del 4o RGT. CA. Aves-Altair di stanza a Bolzano e anche degli altri Reparti Militari di Volo ovvero dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, in un'altra Regione d'Italia;
sempre secondo il Presidente della Giunta Provinciale, tale colloquio avrebbe avuto gli esiti sperati e il ministro avrebbe con ciò dato l'assenso a detti trasferimenti;
dette notizie hanno messo ancora una volta in allarme-visti i precedenti, come immaginabile - i militari dei Reparti interessati e le loro famiglie, e sono divenute motivo di forte disagio, di mancanza di serenità sul lavoro e di grande incertezza per il futuro;
in particolare, il 4o Reggimento AVES ALTAIR fu già oggetto delle attenzioni della giunta provinciale dell'Alto Adige e del partito SüdtirolerVolkspartei nel corso dei precedenti governi del centro sinistra - incuranti del disagio che avrebbe causato alle famiglie dei militari sradicate dalle loro case (si parla di circa 600 persone di madrelingua italiana ovviamente), chiedendo che il reggimento fosse spostato a Venaria Reale, in provincia di Torino - secondo l'interrogante col palese fine di pervenire alla progressiva smilitarizzazione italiana dell'Alto Adige non senza un palese significato simbolico avverso alla presenza dello Stato italiano;
il trasferimento fu bloccato dal predecessore del Ministro interrogato onorevole Antonio Martino (lettera protoc. 6475 al Ministro degli esteri onorevole Franco Frattini) avendo ravvisato non solo l'interesse delle amministrazioni locali per propri fini alla zona dell'aerostazione oggi destinata agli elicotteri dell'esercito ma soprattutto l'inadeguatezza delle infrastrutture di Venaria non idonee sia dal punto di vista operativo (hangar-uffici e altro) sia dal punto di vista logistico (alloggi per il personale) oltre alla necessità di investimenti pari a circa 10 milioni di euro per l'adeguamento della struttura. Inoltre vi è da aggiungere che per impedire l'ampliamento della base di Venaria, la popolazione locale aveva dato vita ad un comitato civico che raccolse un gran numero di firme di cittadini contrari all'iniziativa. Senza contare che il ministro Martino tenne presente anche che la Base di Venaria ha notevoli limitazioni dal punto
di vista operativo dovute alle sfavorevoli condizioni climatiche (nebbia) che imperversano sulla zona di Torino e dintorni;
la Base di Bolzano invece è perfettamente idonea ad ospitare anche tutto il personale di Venaria sia logisticamente (alloggi in esubero) che operativamente (Hangar uffici, mensa eccetera) e detta base potrebbe ospitare con minimi investimenti di adeguamento alle nuove normative, anche il gruppo elicotteri Carabinieri e Guardia di Finanza ciò anche al fine di liberare il lato Est (per eventuale espansione aerostazione civile);
uno spostamento in massa di tali Reparti avrebbe costi altissimi per l'Amministrazione della Difesa per via del trasferimento dei quadri in base alla legge 100 del 1987 -:
se corrisponda a verità che egli ha dato l'assenso a tali incomprensibili trasferimenti a seguito di un eventuale colloquio avuto con il Presidente della Provincia Luis Durnwalder riguardante lo spostamento dei Reparti militari di volo in altra regione italiana;
se egli abbia avuto pressioni politiche da uno dei partner della sua maggioranza incurante dell'esborso economico che tale trasferimento avrebbe per l'amministrazione della Difesa già provata dai tagli della finanziaria ergo per lo Stato italiano e per le famiglie dei militari;
qualora la risposta fosse affermativa, quali siano gli accordi previsti e quali saranno i risvolti per il personale interessato;
se siano stati informati ivertici militari che sono a conoscenza dei disagi che un eventuale trasferimento arrecherebbe all'amministrazione e al personale;
se sia al corrente che il suo predecessore - calcolato lo sperpero economico della sola costruzione degli hangar a Venaria (To) e il danno economico che sarebbe derivato dallo spostamento in massa dei quadri in base alla legge 100 del 1987, ha inteso lasciare l'Aves-Altair a Bolzano laddove vi erano e vi sono le strutture necessarie all'attività del reggimento;
se si renda conto del disagio anche umano che lo spostamento dei reparti di volo militare arrecherebbe alle tante famiglie abituate a risiedere in Alto Adige e se si assuma la responsabilità di contribuire a svilire gli emblemi dello Stato in Alto Adige;
se esista una copertura finanziaria che possa far affrontare al personale interessato senza risvolti negativi tale trasferimento;
se sia al corrente che la dismissione dell'area militare porterebbe al trasferimento a titolo gratuito (decreto del Presidente della Repubblica n. 496 del 1998) di detti beni all'amministrazione della provincia autonoma di Bolzano con ulteriore beffa economica a danno dello Stato italiano che già è soggetto al paradossale esborso di affitti per la locazione di caserme militari in Alto Adige che precedentemente erano di sua proprietà ed oggi trasferite alla Provincia.
(4-03550)