Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 154 del 9/5/2007
...
PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta orale:
BIANCO e BOCCI. - Al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
la foresta che si trova in località Dunarobba, nel comune di Avigliano Umbro, costituisce un giacimento fossile di grande interesse e rarità rappresentando un caso di conservazione completa nel sito dove i tronchi sono vissuti;
in altri casi simili si parla di «foresta pietrificata» avendo il processo di fossilizzazione dato luogo ad una mineralizzazione del legno che non ha più le caratteristiche originarie;
gli alberi di Dunarobba invece sono un unicum perché la fossilizzazione ha conservato intatte le caratteristiche fisiche e meccaniche del legno che resta vivo e può ancora reagirecon l'ambiente esterno come se gli alberi fossero cresciuti ai giorni nostri;
questo pone un grave problema di conservazione che può essere risolto solo con l'installazione di celle climatizzate e controllate;
allo stato attuale gli alberi sono protetti solo con coperture parziali di fortuna che non li riparano dagli agenti atmosferici e soprattutto dagli insetti che attaccano il legno provocando grossi buchi;
l'interesse scientifico di questa foresta è enorme considerando che essa è datata a circa 3 milioni di anni fa (Pliocene medio-superiore);
il suo studio è fondamentale per ricostruire il paleo ambiente e per la comprensione della storia geologica umbra e della penisola -:
quali iniziative intendano assumere per il riconoscimento della foresta come
patrimonio dell'umanità, per la conoscenza nelle scuole di questo reperto geologico unico al mondo e soprattutto quali provvedimenti si intendano adottare per la tutela e la ricerca scientifica della foresta che rischia, nelle condizioni attuali, un irreversibile degrado.
(3-00874)
Interrogazioni a risposta in Commissione:
RONCONI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
l'Istituto Alberghiero di Spoleto è uno dei più noti e prestigiosi istituti alberghieri d'Italia, vanta un'esperienza consolidata nel settore turistico e ristorativo e ha raggiunto nel tempo livelli di pregevole qualità nel campo della formazione professionale alberghiera;
dai suoi corsi sono usciti affermati professionisti di riconosciuta fama mondiale ed esperti managers aziendali inseriti nelle più prestigiose strutture turistico alberghiere nazionali ed estere;
dal prossimo anno per effetto dei nuovi quadri orario che entreranno in funzione all'interno di sopraddetto Istituto, si verificheranno dei «tagli» drastici, perlomeno il 50 per cento del corpo insegnante, oggi formato da 35 docenti;
a farne le spese saranno gli insegnanti precari e quanti seppur con un regolare contratto di lavoro, verranno destinati ad altre sedi;
vi saranno nuovi quadri orario che prevederebbero una forte riduzione per i laboratori di sala, cucina e ricevimento e per giunta senza più la possibilità di poter sdoppiare le classi durante tale attività pratica -:
quali le proposte e le iniziative urgenti per evitare l'abbassamento della qualità formativa e professionale degli alunni che dovrebbe essere prerogativa imprescindibile del servizio scolastico che ha reso l'Istituto alberghiero di Spoleto uno degli istituti più prestigiosi sullo scenario nazionale.
(5-01009)
GARAGNANI, PALMIERI, APREA e PAROLI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
i candidati al concorso ordinario, in base al comma 619 della Finanziaria 2007, dopo aver superato le prove di esame propedeutiche alla fase della formazione, non effettuano l'esame finale previsto dal bando medesimo;
il comma 619 ha reso conclusivo il corso di formazione con il rilascio di un attestato positivo da parte del Direttore del corso come atto giuridicamente definitivo delle prove concorsuali ordinarie;
il concorso ordinario, in base all'articolo 29 del decreto legislativo n. 165 del 2001, prevedeva un esame finale con prova scritta ed orale finale e successiva graduatoria definitiva e tale esame è stato abolito in itinere, dimezzando le fasi del concorso ordinario e permettendo ai vincitori di essere nominati in ruolo subito dopo la conclusione del corso di formazione;
il decreto dirigenziale del 22 novembre 2004 aveva assegnato per il concorso ordinario 1500 posti e che tale numero sarà notevolmente aumentato per tutti i candidati ammessi con riserva come previsto dall'articolo 1 comma 619 della legge finanziaria;
i Presidi incaricati, sebbene abbiano maturato, con diversi anni di incarico, le competenze professionali ed hanno assicurato la normalità nella Scuola Italiana con il 33 per cento delle Dirigenze, si vedono vanificare l'opportunità di una stabilizzazione per i tempi lunghi e selettivi delle prove dopo il corso di formazione: progetto, prova scritta, prova orale, inglese ed informatica, annullati per i candidati del concorso ordinario;
a tutt'oggi per i presidi incaricati partecipanti al concorso riservato non è stata attuata alcuna perequazione come per i candidati del concorso ordinario, di fatto nominati in ruolo con la conclusione del corso di formazione;
visti i tempi ristretti per alcune Regioni e indeterminati per altre Regioni sull'effettuazione delle prove successive al corso di formazione;
al fine di annullare una forma altamente sperequativa tra i candidati dei concorso ordinario, senza alcuna esperienza dirigenziale, e i presidi incaricati del concorso riservato con diversi anni di incarico di dirigenza -:
se ritenga di agire urgentemente al fine di eliminare, per il concorso riservato, l'esame finale, sostituito dal rilascio di un attestato conclusivo e positivo da parte del Direttore del corso, come già previsto per il concorso ordinario dal succitato comma 619 della Finanziaria 2007.
(5-01018)
Interrogazioni a risposta scritta:
VICO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
la situazione occupazionale della città di Taranto, dopo la nota dichiarazione di dissesto dell'Ente comunale, ormai versa in gravi condizioni, a causa di un indotto costretto a correre ai ripari dopo il drastico ridimensionamento delle commesse;
l'emergenza tra l'altro riguarda anche i lavoratori impegnati nell'appalto delle pulizie delle scuole statali nella provincia jonica. In tutto 800 lavoratori e lavoratrici, di cui 472 nella sola città di Taranto provenienti proprio dalle imprese locali;
l'11 aprile scorso, infatti, l'Ufficio Scolastico Regionale Pugliese rendeva nota, attraverso un incontro con le organizzazioni sindacali Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltrasporti, l'aggiudicazione della gara d'appalto regionale alla Dussmann Service, e annunciava l'ulteriore ridimensionamento degli orari di lavoro al 50 per cento;
i 472 lavoratori impegnati nella città di Taranto, occupati dall'ATI Vega Bolognini e Polignano, partivano già da un monte ore fortemente penalizzante di 4 o 3 ore giornaliere e da dieci anni subiscono l'anomalia della sospensione dell'attività senza retribuzione per i periodi di sospensione dell'attività scolastica (vacanze di Natale, Pasqua o periodi estivi) diversamente dalle restanti province pugliesi;
il ridimensionamento proposto dalla Dussman Service riduce ancora e drasticamente la capacità di reddito di questi lavoratori, consegnando a fine mese alle 472 famiglie collegate all'appalto delle pulizie scolastiche una busta paga formatasi su un monte ore di due ore o un'ora e mezza giornaliere;
i sindacati di fronte ad una situazione che si fa sempre più d'emergenza e che rischia di far traballare ulteriormente l'equilibrio sociale della città, si sono già rivolti al Prefetto di Taranto che immediatamente ha segnalato la situazione al Governo, ai rappresentanti regionali del Ministero della pubblica istruzione, alla Direzione Provinciale del Ministero del lavoro e ai parlamentari del territorio;
se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta, quali iniziative intenda assumere e quali direttive indicare all'Ufficio Scolastico Regionale al fine di assicurare l'occupazione dignitosa ed annuale ai 472 lavoratori.
(4-03577)
BONELLI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
in relazione all'organico di diritto per l'anno scolastico nel 2007/08 comunicato sul nodo JBBD (Interrogazione alunni, classi e alunni portatori di handicap) e JBBA (Interrogazione organico di circolo/istituto comprensivo) relativi alla scuola elementare «G. Rodari» di Cave (Roma), a fronte di 45 insegnanti calcolati sono stati comunicati 39 con la conseguente redistribuzione degli alunni a 27 per classe;
si fa presente che oltre a non tener conto delle richieste di tempo pieno dei
genitori e delle segnalazioni del Dirigente scolastico della scuola:
1) non si è tenuto in tal computo conto della capienza delle aule, così come espressamente riportato dalla tabella inviata in data 15 febbraio 2007, dove erano segnalate aule con capienza limitata a 18 alunni, così come confermato dalla relazione allegata dell'ingegner Roberto Grossi responsabile della legge n. 626 del 1994 per il plesso scolastico; l'ampliamento a 27 alunni è quindi in palese contrasto con il decreto ministeriale di edilizia scolastica e con la legge n. 626 del 1994;
2) non si è tenuto conto della presenza di bambini diversamente abili, alcuni gravi e, in particolare: per le classi I, un alunno (con richiesta di tempo pieno); per le classi II, due alunni di cui uno a tempo pieno; per le classi III due alunni di cui uno a tempo pieno; per le classi IV, quattro alunni di cui uno a tempo pieno; per le classi V un alunno a tempo pieno;
3) non si è tenuto conto delle quindici classi II, III, e IV già funzionanti e della prevista classe aggiuntiva dovuta all'incremento scolastico 2007/08. Pertanto l'organizzazione presentata dai responsabili del ministero prevede la mancata formazione di tre classi con conseguente traumatica redistribuzione di alunni, esclusioni dal tempo pieno e altri diffusi disagi -:
se il Ministro non reputi opportuno attivarsi perché sia rivista la decisione in oggetto al fine di garantire la sicurezza di alunni e del personale docente nonché la continuità scolastica dell'istituto.
(4-03581)