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Allegato B
Seduta n. 156 del 14/5/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta scritta:
RIVOLTA, UGGÈ, MISTRELLO DESTRO, CAMPA, BALDELLI, CERONI, PELINO, FABBRI, FEDELE, FRANZOSO, BOCCIARDO, GIANFRANCO CONTE, GARDINI, LAZZARI, BAIAMONTE, FABRIS, VERDINI, FRASSINETTI, BARBIERI, LAMORTE, ANGELI, PROIETTI COSIMI, CREMA, GIUDITTA, PICCHI, MAZZARACCHIO, PAOLETTI TANGHERONI, ROSSO, SPINI, GIBELLI, PORCU, FORLANI, GERMONTANI, D'IPPOLITO VITALE, PALUMBO, LUCIANO ROSSI, BELTRANDI, AMORUSO, GARAVAGLIA, AZZOLINI, LICASTRO SCARDINO, LAURINI, SATTA, STUCCHI, ASCIERTO, PILI, OSVALDO NAPOLI, VERRO, PIZZOLANTE, GALLI, ZANETTA, D'ELIA, FAVA, TURCI, BRIGANDÌ, FUGATTI, FILIPPI, RAZZI, TASSONE, BOSI, CONSOLO, MOFFA, GIACOMONI, BIANCO, ARACU, CALIGIURI, MARTINO, DE LAURENTIIS, DEL BUE, BARANI, FRANCESCO DE LUCA, DELLA VEDOVA, BONDI, PINI, VELO, VANNUCCI, ZUNINO, VOLPINI, TUCCILLO, META, MARIANI, LOVELLI, ZUCCHI, LOMAGLIO, SERENI, MIGLIAVACCA, MARCENARO, MOTTA, FRONER, FRANCI, SERVODIO, MARIO PEPE e BERNARDO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
ogni anno in Italia decine di migliaia di automobilisti e motociclisti sono oggetto di multe, inflitte dai vari soggetti autorizzati, motivate da eccesso di velocità (anche si sensi dell'articolo 4, comma 4, del decreto-legge 20 giugno 2002, n. 121 convertito dalla legge 1o agosto 2002, n. 168;
contrariamente alle differenziazioni di limiti di velocità applicate in altri Paesi europei (esempio Francia), i limiti sulle strade italiane, anche in base al semplice buon senso, risultano spesso inadeguati al ribasso rispetto alla percorribilità e ai fattori di rischio ipotizzabili;
in occasione di lavori in corso, vengono apposti limiti di velocità spesso irrealistici, quali velocità massima di 30 o addirittura 10 km/h e, soprattutto, con grandissima frequenza, tali cartelli vengono «dimenticati» in loco per giorni
anche a lavori terminati, continuando così a mantenere, almeno formalmente, la loro efficacia, nonostante l'articolo 142, comma 2 del codice della strada preveda l'obbligo di «adeguare tempestivamente i limiti di velocità al venir meno delle cause che hanno indotto a disporre i limiti particolari»;
comunque sia, su tutte le strade extraurbane, anche superstrade, è in atto l'abitudine dell'ente titolare della strada di apporre limiti di velocità considerati da tutti gli utenti inferiori a quelli suggeriti dai normali criteri di prudenza;
tutto quanto sopra induce i guidatori dei mezzi a motore a considerare i limiti di velocità apposti come casuali e non come rispondenti alle reali esigenze di sicurezza o disciplina della viabilità. Di conseguenza, ne scaturisce un effetto tutt'altro che deterrente e, anzi, un involontario invito ad ogni conducente a valutare autonomamente il livello di velocità a cui adeguarsi. Con il risultato di ridurre la sicurezza effettiva ed aumentare la probabilità di incidenti;
nonostante la disposizione di cui al primo comma del citato articolo 142 preveda la «possibilità» per gli enti proprietari o concessionari di aumentare a 150 Km/h i limiti di velocità sulle autostrade a tre corsie, le società concessionarie non hanno in nessun caso provveduto ad adeguarsi, individuandone i tratti idonei -:
se il Ministro, conscio dell'effetto diseducativo conseguente alla non affidabilità dei limiti di velocità apposti, intenda richiamare per quanto di competenza gli enti proprietari ad un'apposizione di limiti piu rispondenti al normale buonsenso e alle effettive necessità di sicurezza, emanando le direttive opportune e modificando anche i provvedimenti assunti dagli enti proprietari, contrari alle direttive suddette, emanate ai sensi del citato comma secondo, articolo 142;
se il Ministro intenda, limitatamente alle autostrade e strade statali, procedere o invitare chi di competenza a procedere disciplinarmente contro i responsabili del mantenimento in loco di cartelli di limitazione di velocità anche al termine delle esigenze che ne avevano imposto la temporanea adozione;
se il Ministro intenda far effettuare un'ispezione su tutto il territorio nazionale allo scopo di verificare l'esatta corrispondenza tra i limiti di velocità apposti e le effettive esigenze di sicurezza, soprattutto, ciò facendo, al fine di ridare credibilità alle indicazioni segnaletiche ottenendo, di conseguenza, una più reale consuetudine del conducente all'effettivo rispetto dei limiti di velocità sulle strade nazionali ed un aumento complessivo della sicurezza sulle strade.
(4-03615)
MARTELLA. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
da notizie apparse sulla stampa, si è appreso che il Presidente del Comitato utenti aeroportuali di Venezia e Treviso (CUAT) ha presentato, alla Procura della Repubblica del Tribunale di Venezia, una querela nella quale ipotizza a carico delle società di gestione degli aeroporti di Venezia - Save - e Treviso - AerTre - i reati di truffa ai danni degli utenti;
in particolare, dalle notizie diffuse, è emerso che Save ed AerTre praticherebbero, nei confronti degli utenti, tariffe maggiorate, unilateralmente determinate e pregiudizievoli per gli operatori;
nella querela, si ipotizzano altresì i reati di abuso d'ufficio ed omissione di controllo da parte di Enac;
tale ente, infatti, pur deputato alla vigilanza nei confronti dei gestori delle aree aeroportuali, nel caso di specie, avrebbe omesso dal verificare la regolarità e la correttezza delle tariffe praticate da Save, pur a seguito di una espressa segnalazione dal Presidente del Comitato degli utenti aeroportuali (CUAT), il quale
aveva peraltro segnalato l'esorbitanza delle tariffe rispetto a quelle praticate da altri scali nazionali -:
quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di verificare la legittimità e correttezza delle tariffe praticate da Save, nonché la regolarità dell'attività di controllo e vigilanza esercitata da Enac nei confronti di Save ed AerTre.
(4-03635)