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Allegato B
Seduta n. 157 del 15/5/2007
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
BENVENUTO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali - Per sapere - premesso che:
sulla Gazzetta Ufficiale, serie Concorsi, n. 34 del 4 maggio 2007, il Ministero politiche agricole pubblica un bando per 50 allievi atleti del Gruppo sportivo forestale;
tra i requisiti di partecipazione, per specialità come: kayak, canottaggio, ciclismo, pesi leggeri, sport equestri, bob o sci alpino, figura il «non essere stato ammesso al servizio civile in qualità di obiettore di coscienza, per gli aspiranti di sesso maschile»;
tale ingiustificata condizione finisce per assomigliare ad una inspiegabile ritorsione di Stato contro chi, in ossequio alla legge sul servizio civile alternativo n. 230 del 1998 (reclamizzata con spot TV governativi), ha servito la Patria svolgendo un periodo pressoché gratuito di attività di utilità sociale, nel periodo della leva obbligatoria poi congelata alla fine del 2004;
per un malinteso, e ormai burocraticamente degenerato vincolo di «coerenza», la legge sull'obiezione di coscienza continua ad essere interpretata malamente. Non è infatti possibile pretendere che una sola generazione di cittadini ex-obiettori di sesso maschile non possa più avere a che fare con mestieri anche lontanamente attinenti al possesso di mezzi di difesa personale;
con questo bando si arriva al paradosso che un ex obiettore di coscienza
non può portare un kajak, un bob o inforcare un paio di sci o montare a cavallo per fare gare sportive;
tutto ciò secondo l'interrogante, non c'entra nulla con l'obiezione di coscienza espressa da un ragazzo a diciotto anni, specie oggi che la «naja» è scomparsa e che ai nati dopo il 1985 non si chiede più di prestare alcun servizio di leva obbligatorio, militare o civile che sia;
infatti, sono ormai molte le sentenze dei TAR che annullano atti di discriminazione nei confronti degli ex obiettori stabilendo il principio che la scelta riguarda la coscienza del singolo e - come tale - resta nella sua piena disponibilità come avviene per ogni altro tipo di obiezione di coscienza (es. medico anti abortista);
nel caso in questione l'ingiustizia è ancora più stridente in quanto un ramo del Parlamento (la Camera dei Deputati) ha approvato a larghissima maggioranza da pochi giorni una norma che elimina in via definitiva l'irreversibilità dell'istituto dell'obiezione di coscienza alla leva -:
se non intenda modificare immediatamente il bando in questione eliminando il vincolo ingiustificato che discrimina una categoria di cittadini nello svolgimento di una attività come le discipline sportive che non hanno nulla a che fare con le armi.
(5-01032)