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Allegato A
Seduta n. 158 del 16/5/2007
(Sezione 9 - Tempi per la stipula dell'accordo di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e la Cesi ricerca SpA)
ROCCHI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
Cesi ricerca spa è stata costituita alla fine del 2005 e ha iniziato ad operare il 1o gennaio 2006, con l'obiettivo di sviluppare attività di ricerca finanziata a livello nazionale e internazionale nel settore elettro-energetico. Conta 400 dipendenti ad alto livello professionale, avendo ereditato buona parte delle strutture, delle risorse e delle esperienze di ricerca provenienti dai centri di ricerca interni ed esterni all'Enel;
la storia e le vicende che hanno portato alla costituzione della suddetta società sono note e sono legate al processo di riassetto della ricerca elettrica di interesse strategico nazionale, che fino all'emanazione del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, erano in capo all'Enel; sono, altresì, note le vicende che hanno portato la Commissione europea a muovere un'accusa di infrazione per illecito aiuto di stato a società privata, con conseguente sentenza CE del 20 dicembre 2006;
per superare le obiezioni dell'Unione europea, il decreto ministeriale dell'8 marzo 2006 ha stabilito nuove modalità di gestione del fondo per la ricerca sul sistema elettrico e, in attuazione del suddetto decreto ministeriale dell'8 marzo 2006, un ulteriore decreto del ministero delle attività produttive del 23 marzo 2006, ha identificato Cesi ricerca spa tra i soggetti affidatari, tramite accordi di programma con il ministero per l'effettuazione di ricerche sul sistema elettrico. Sono così state definite le tematiche di attività 2006/2008 e le risorse finanziarie pari a 35 milioni di euro per il 2006;
dal 3 agosto 2006 Cesi ricerca spa è diventata una società a maggioranza pubblica: Enea ha acquisito il 51 per cento del capitale sociale, mentre Cesi spa ne mantiene il 49 per cento. La partecipazione a maggioranza pubblica garantisce la conformità di Cesi ricerca spa ai requisiti richiesti nel decreto del ministero delle attività produttive del 23 marzo 2006;
contestualmente al percorso di riorganizzazione attuato dal ministero delle attività produttive, con i decreti dell'8 e del 23 marzo 2006, Cesi ricerca spa ha operato per tutto l'anno 2006 in coerenza del piano di attività puntualmente presentato al ministero;
il 28 marzo 2007, con apposito comunicato interno, il consiglio di amministrazione di Cesi ricerca spa ha segnalato che «l'accordo di programma con il ministero dello sviluppo economico, che definisce le modalità operative per lo svolgimento e per l'integrale finanziamento pubblico delle attività di ricerca e di sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale assegnate a Cesi ricerca spa, sulla base dei decreti ministeriali dell'8 e del 23 marzo 2006, non è stato ancora stipulato per motivi non dipendenti dalla volontà della società»; ha segnalato, inoltre, che «il progetto di bilancio approvato dal consiglio non ha potuto, quindi, contabilizzare nei ricavi i contributi relativi alla ricerca di sistema e registra una rilevante perdita d'esercizio, che obbliga, ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, gli amministratori a convocare senza indugio l'assemblea dei soci per gli opportuni provvedimenti»;
la situazione di criticità segnalata ha comprensibilmente determinato la reazione di tutti i dipendenti, con visibilità sui mezzi di informazione, sollecitando così il ministero interessato a produrre il 18 aprile 2007 un apposito comunicato stampa, in cui ha dichiarato che «la sopravvivenza di Cesi ricerca spa non è in discussione»;
il 19 aprile 2007 si è aperta, conseguentemente, l'assemblea dei soci di Cesi ricerca spa, la quale non ha assunto e non assumerà alcuna determinazione fino al 21 maggio 2007, evidentemente in attesa di
vedere attuate le intenzioni del ministero dello sviluppo economico, di cui al citato comunicato stampa;
la mancata stipula in tempi utili dell'accordo di programma tra il ministero dello sviluppo economico e la Cesi ricerca spa, determinerà giocoforza la messa in liquidazione della società, con depauperamento delle preziose competenze nel settore e con deterioramento del presidio scientifico della nazione nel settore elettro-energetico, tanto caro, soprattutto, a fronte delle recenti crisi di approvvigionamento energetico e della crisi idrica ed energetica prospettata per i prossimi mesi estivi e non da meno sarebbero in difficoltà le famiglie dei 400 dipendenti di tale società;
tutto questo accade dopo anni che la questione è sul tappeto e all'attenzione dei vari Governi che nel frattempo si sono succeduti, in un contesto in cui tutti lamentano che il nostro Paese rischia un serio arretramento sul piano della ricerca scientifico-industriale. Il mancato sollecito intervento del ministero in questa situazione determinerà, dunque, la scomparsa di una società valida e consolidata nel campo della ricerca, malgrado vi siano le risorse economiche per farla funzionare già prelevate dalle bollette elettriche degli italiani e già stanziate con apposito decreto-legge, che, a tutt'oggi, restano inutilizzate in un apposito fondo in attesa che venga firmato il cosiddetto «accordo di programma»;
garantire continuità e certezza dei finanziamenti è la condizione primaria affinché la Cesi ricerca spa possa non solo sopravvivere, ma dispiegare appieno il suo potenziale, valorizzando le competenze e le risorse di cui dispone e garantendo sia la propria attività di ricerca che la stabilità di un posto di lavoro e di reddito ai suoi 400 dipendenti -:
quali siano le ragioni che hanno finora ostacolato la stipula dell'accordo di programma tra il ministero dello sviluppo economico e il Cesi ricerca spa ed entro quale data il ministero preveda di firmare il suddetto accordo di programma. (3-00891)
(15 maggio 2007)