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Allegato B
Seduta n. 158 del 16/5/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta in Commissione:
CORDONI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
l'Istituto di Istruzione Superiore di secondo grado formato da Ipsia «E. Barsanti» e da IPSSCT «A. Salvetti» di Massa, da anni ha attivato presso la Casa di pena di Massa un corso di durata triennale per il conseguimento della qualifica di Operatore per la Gestione Aziendale, organizzata allora in maniera volontaria da parte di alcuni insegnanti dell'Istituto Salvetti;
il corso ha riscosso enorme successo con un notevole aumento delle richieste tanto che il dirigente scolastico, in accordo con il direttore dell'istituto, ha ritenuto necessario istituire un corso curricolare;
le classi interessate sono 3: una prima, una seconda ed una terza anche se il numero dei frequentanti è più considerevole nella prima classe che nelle restanti;
per l'anno scolastico 2007-2008 sono state raccolte le seguenti iscrizioni: 21 alla classe prima, 8 alla classe seconda, 2 alla classe terza. A dimostrazione che nella realtà carceraria è difficile prevedere il numero di frequentanti che parteciperanno ai corsi, sia per motivi legati a trasferimenti, fine della pena o indulto, sia perché nel carcere circondariale di Massa sono accolti anche detenuti in attesa di giudizio;
l'amministrazione scolastica, ritenendo troppo esiguo il numero degli iscritti nelle classi seconda e terza intenderebbe unire queste ultime in un'unica pluriclasse, costringendo i docenti a svolgere contemporaneamente programmi diversificati e rivolgendosi a più persone all'interno di un unico ambiente e con un numero di ore limitato. Si dimentica così che una scuola all'interno di un carcere è una realtà atipica e come tale non può essere messa sullo stesso piano di altre realtà scolastiche;
il tipo di utenza cui si rivolge la scuola all'interno del carcere è nella maggior parte dei casi di provenienza extracomunitaria, con evidenti problemi legati alla scarsa conoscenza della lingua italiana e anche di natura psicologica. Tutto ciò richiede pertanto un'attenzione ed un insegnamento «personalizzato» -:
se non ritenga opportuno evitare l'accorpamento delle classi per favorire un migliore recupero e reinserimento nella società del detenuto.
(5-01040)