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Allegato B
Seduta n. 159 del 17/5/2007
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazioni a risposta scritta:
FOLENA, NICOLA ROSSI, BORDO e SASSO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 gennaio 1999, venivano stanziati, per il biennio 1999-2000, fondi per interventi a favore dell'immagine della Regione Puglia, allora destinataria di intensi flussi migratori provenienti dall'Europa orientale, per complessivi 10,7 miliardi di lire (5,5 milioni di euro);
il «tavolo di lavoro» costituito in base allo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei ministri selezionò, su proposta dell'Enit e dell'assessorato al turismo della Regione Puglia, le manifestazioni da realizzare ed il relativo finanziamento;
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 agosto 1999, veniva assegnata al Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri il compito di monitoraggio e verifica degli interventi finanziati e venivano individuati i relativi soggetti attuatori;
con nota del 13 agosto 1999, il capo del Dipartimento inviava all'assessore al Turismo della Regione Puglia l'elenco delle manifestazioni, dei relativi soggetti attuatori e degli importi finanziati;
nella nota comparivano, tra le altre, le seguenti manifestazioni:
a) concerto a Castel del Monte diretto dal Maestro Riccardo Muti trasmesso in eurovisione, da attuarsi da parte dell'assessorato al Turismo della Regione Puglia;
b) manifestazione «Olivi di Puglia, radici di pace dalla terra di Padre Pio» da attuarsi da parte dell'assessorato al Turismo della Regione Puglia;
c) eventi federiciani nei castelli di Puglia da attuarsi da parte dell'assessorato al Turismo della Regione Puglia;
d) manifestazione «Profumi di Puglia» da realizzarsi a Venezia in occasione della Biennale.
con nota del 15 settembre 1999, inidirizzata all'assessorato al Turismo della Regione Puglia, il Dipartimento del Turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri ribadiva il vincolo di destinazione dei finanziamenti per la realizzazione delle manifestazioni già selezionate ed approvate;
con nota del 14 aprile 2000, indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alla Direzione generale dell'Enit e al Ministero dell'industria, l'assessorato al Turismo della Regione Puglia rassicurava circa l'avviata realizzazione delle manifestazioni approvate nonché circa l'avanzato stato organizzativo delle manifestazioni precedentemente citate, citando il mese di ottobre 2000 come data di realizzazione dell'ultima manifestazione;
in data 28 marzo 2003, veniva erogata a favore della Regione Puglia l'ultima tranche di 4,250 miliardi di lire sullo stanziamento complessivo relativo alla manifestazioni citate;
ad oggi come consta agli interroganti nessuno dei quattro eventi citati, per i
quali la regione Puglia era stata indicata come ente attuatore, sono stati realizzati;
se, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 agosto 1999, gli organi istituzionalmente preposti abbiano svolto le funzioni di monitoraggio e di verifica degli interventi finanziati e, in caso positivo quali siano gli esiti di dette verifiche;
se i finanziamenti vincolati alla realizzazione delle predette manifestazioni siano ancora nella disponibilità del soggetto attuatore;
se, in caso di mancata realizzazione dei progetti, tali organi abbiano provveduto ad avviare le procedure di restituzione dei finanziamenti.
(4-03691)
GARAVAGLIA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la società Arcus S.p.a., società del Ministero dei beni culturali e delle infrastrutture nata nel 2004 per sostenere iniziative nell'arte, nella cultura e nello spettacolo, è in stato di commissariamento dal 10 novembre 2006;
il commissariamento si è reso necessario a causa dei ripetuti e pesanti rilievi effettuati dalla Corte dei Conti sia in merito alla gestione interna, considerata dai magistrati contabili eccessivamente «privatistica» dei soldi pubblici con assunzioni con stipendi elevati opinabili circa l'opportunità e consulenze record, sia in merito alla gestione dei progetti che devono beneficiare dei finanziamenti, per i quali vi è opacità di percorsi nell'assegnazione e soprattutto se debba essere una simile struttura a gestirli;
quali atti concreti siano stati compiuti dal commissario per chiarire natura e funzionalità di Arcus S.p.a.;
in questi mesi come abbia svolto la sua attività Arcus, ovvero quali progetti siano stati finanziati, e se risulti vero che siano stati finanziati solamente progetti provenienti dal Ministero dei beni culturali e dal Ministero delle Infrastrutture, costituendo in questo modo una sorta di partita di giro allo scopo di indirizzare risorse ufficialmente non gestite direttamente dai due ministeri ma di fatto rientranti attraverso il finanziamento dei progetti presentati nella disponibilità dei due ministeri senza di fatto alcun vincolo di rendicontazione, mentre risulterebbero scartati tutti i progetti inviati da singole associazioni o privati;
se siano stati effettuati per il personale interno aumenti di stipendio e avanzamenti di carriera durante il periodo di stand-by della società all'epoca del ministro Buttiglione e, se si, quali regole e procedure sono state seguite visto che il Consiglio di amministrazione praticamente era non operante;
se il commissario abbia provveduto a compiere una verifica dei verbali riguardanti le sedute di Arcus, al fine di accertare che ogni provvedimento sia stato assunto secondo i criteri previsti dalla norme vigenti relativamente ad una s.p.a a gestione pubblica;
se, qualora come evidenziato dai rilievi della Corte dei Conti il problema è contenere la spesa, non risulti una contraddizione diminuire il personale del Mibac, già stipendiato in quanto dipendente del Ministero, anche se in attività presso Arcus, per poi sostituirlo con personale esterno con un conseguente aggravio di spesa;
come mai il compenso per l'istruttoria e il monitoraggio dei progetti destinati ad Arcus (FEE) - (detratti dalla somma finanziata ai destinatari dei progetti) - per gli anni 2004 e 2005 sono stati diversificati a seconda dei destinatari delle somme finanziate senza alcuna motivazione e approvazione degli organi interni preposti (che variano arbitrariamente da 0,50 a
1,00 e 1,50 per cento) - e in che maniera siano state destinate dette FEE -:
se non sarebbe più economico per lo Stato italiano e per il contribuente che questa società venisse soppressa ed i finanziamenti dei progetti fossero gestiti dal Ministero per i beni culturali e ambientali magari con l'approvazione congiunta del programma da parte del Ministero delle infrastrutture.
(4-03704)