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Allegato B
Seduta n. 159 del 17/5/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
OLIVIERI e MARIO RICCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
lo scalo ferroviario di Genova Campasso è un centro logistico di primaria importanza poiché, tra l'altro, dispone di innumerevoli binari e di un'ampia ottica visuale per le operazioni di manovra e consente il collegamento diretto col Porto vecchio;
il 16 novembre 2006 la Segreteria regionale dell'organizzazione sindacale OrSA Ferrovie Liguria segnalava al Servizio Ispezione della Direzione Provinciale del Lavoro e della Massima Occupazione di Genova gravi carenze in relazione alle condizioni necessarie per garantire la sicurezza del personale in servizio presso il Parco merci Genova Campasso;
tra le criticità segnalate da OrSA appare particolarmente preoccupante l'insufficienza di illuminazione notturna che non consente piena visuale agli operatori;
in seguito alla segnalazione sovradescritta, ed alla conseguente visita ispettiva che ne confermava la veridicità, l'azienda dava corso ad interventi di ripristino finalizzati a superare quasi tutte le criticità indicate, ad eccezione di quella rappresentata dall'insufficienza di illuminazione notturna;
con nota del 17 aprile 2007, l'azienda comunicava alle Segreterie regionali delle organizzazioni sindacali di categoria che, a partire dal 19 aprile 2007 e fino a nuovo avviso, nell'impianto Genova Campasso sarebbe stato soppresso il turno di lavoro notturno, per consentire, recita la nota aziendale, «l'adeguamento dell'attuale impianto di illuminazione ritenuto insufficiente rispetto alle normative vigenti»;
secondo informazioni in possesso degli interroganti, le attività che avrebbero dovuto svolgersi nell'impianto Genova Campasso durante i turni notturni soppressi, solo in minima parte sono state smistate in altri scali merci dell'area genovese (Sampierdarena, Sestri Ponente), se non addirittura eliminate;
a seguito di tutto ciò, si registra tra i lavoratori forte preoccupazione che la chiusura dell'impianto nelle ore notturne diventi in realtà definitiva e prefiguri la volontà dell'azienda di ridimensionare fortemente il ruolo logistico e funzionale dell'impianto Genova Campasso, magari scaricandone la responsabilità sulle segnalazioni sindacali in materia di sicurezza;
tale preoccupazione appare pienamente plausibile anche in considerazione della riduzione di attività dello scalo registratasi negli ultimi 18/24 mesi. Questo
calo delle attività, peraltro, non ha impedito a FS l'approvazione del finanziamento per la sostituzione prossima del ponte ferroviario di collegamento al Parco - linea dei Giovi - (ponte costruito nei primi decenni del secolo scorso e non più idoneo a sopportare i pesi assiali degli attuali convogli) -:
quale logica economica sia alla base dei piani d'investimento infrastrutturali previsti dalle Ferrovie dello Stato nell'area portuale di Genova;
nell'ambito delle strategie aziendali, quale funzione venga individuata per l'impianto di Genova Campasso e, conseguentemente, se si intenda garantire, nel suddetto impianto, il mantenimento degli attuali standard occupazionali.
(5-01053)
Interrogazione a risposta scritta:
GRIMOLDI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sono ormai trascorsi diversi anni dal giorno dell'inaugurazione del restauro della saletta reale della stazione di Monza che, di epoca umbertina e splendidamente decorata, rappresenta uno dei fiori all'occhiello della città;
in occasione dell'inaugurazione, avvenuta il 27 maggio del 2001, due vagoni viaggianti del famoso treno cosiddetto della Presidenza della Repubblica, lo stesso utilizzato fin dai primi del novecento dai Savoia, sono arrivati sui binari della stazione di Monza, ad arricchire un scenario davvero unico;
l'antico e splendido convoglio composto di cinque vagoni arredati con eleganti e comode poltrone in velluto è stato visitato ed ammirato da un pubblico numeroso;
quella memorabile esperienza potrebbe nuovamente ripetersi in occasione della celebrazione della nuova Provincia di Monza e Brianza nel 2009, ottenendo la possibilità di riavere sui binari della stazione di Monza quel treno presidenziale che fu dei Savoia;
quella del 2009 potrebbe essere un'ottima occasione non solo per dare lustro alla città di Monza, ma anche per recuperare e rivalutare la zona della stazione, oggi a rischio di criminalità e delinquenza, riportando molti visitatori ad ammirare lo splendido convoglio -:
se sia nelle intenzioni del ministro favorire, contestualmente alla celebrazione della nuova Provincia di Monza e Brianza, ogni iniziativa finalizzata alla donazione del treno presidenziale alla nuova provincia, restituendo così alla città di Monza i vagoni reali, ovvero, permettere la temporanea permanenza del treno, o parte di esso, nella stazione di Monza in concomitanza della celebrazione.
(4-03694)