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Allegato B
Seduta n. 160 del 29/5/2007
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
l'articolo 2, comma 1, del decreto ministeriale 6 marzo 2006, n. 172 «Regolamento concernente modalità per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in medicina», prevede ai fini dell'iscrizione al concorso per i laureati in medicina e chirurgia l'obbligo di superare l'esame di Stato prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande;
ai sensi del comma 2 dell'articolo 1 del medesimo decreto, il calendario delle prove è predisposto dal MIUR entro il 31 luglio di ciascun anno in modo da poter adeguatamente pubblicizzare, con congruo anticipo, la data, nonché il numero dei posti di specializzazione assegnati a ciascun ateneo, e in modo che le Università possano pubblicare il relativo bando almeno 60 giorni prima della prova;
ogni anno migliaia di neo-laureati in medicina attendono con trepidazione di sapere quali saranno i tempi per poter continuare il proprio percorso formativo, tempi che si allungano di anno in anno sempre più, determinando così un ulteriore ritardo in un progetto di vita che già di per sé risulta essere molto lungo (sei armi per la laurea più quattro o cinque di specializzazione);
in difformità a quanto previsto dalla normativa vigente, anche quest'anno - così come avvenuto negli anni precedenti - il calendario delle prove è slittato di diversi mesi;
con decreto ministeriale 27 aprile 2007, «Assegnazione contratti e posti riservati per le scuole di specializzazione mediche», è stato indetto per l'anno accademico 2006-2007 il concorso per l'accesso alle Scuole di Specializzazione dell'area medica, in riferimento al quale ogni ateneo provvede ad emanare un proprio bando;
la data di inizio delle attività didattiche delle scuole di specializzazione mediche per l'anno accademico 2006-2007 è il 30 luglio 2007;
l'ordinanza ministeriale 31 ottobre 2006, «Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo. Sessioni anno 2007» ha stabilito che la prova scritta si svolge il giorno 18 luglio 2007 per la prima sessione, ossia a soli 15 giorni di distanza dai concorsi di specialità;
è facile intuire come dal concorso per l'accesso alle Scuole di Specializzazione dell'area medica verranno esclusi tutti i laureati da novembre 2006 a marzo 2007, attualmente iscritti al tirocinio ai fini dell'esame di Stato e di fatto diplomatisi nell'anno accademico 2005-2006;
per quest'anno non è stata inspiegabilmente riproposta la deroga prevista dall'articolo 6 (disposizioni transitorie) del decreto 6 marzo 2006, n. 172, in base al quale, limitatamente all'anno accademico 2005-2006, potevano partecipare al concorso i laureati in medicina e chirurgia che avessero conseguito l'abilitazione all'esercizio professionale in data anteriore a quella indicata dal MIUR per l'effettivo inizio dei corsi;
gli effetti di tale situazione sono gravi e molteplici: a) circa 1.800 neo-laureati perderanno almeno un anno di vita; b) al prossimo concorso per l'ammissione alle scuole di specializzazione potranno partecipare solo coloro che si sono laureati nell'arco di pochi mesi, con notevole vantaggio rispetto agli anni precedenti; c) al contrario, chi parteciperà il prossimo anno si troverà a concorrere con colleghi laureati in un arco di tempo di circa un anno e mezzo, con maggior svantaggio rispetto alla situazione antecedente; d) infine, a causa dell'inevitabile esubero di posti che si andrà a creare quest'anno, c'è il rischio che si possano tagliare tali posti nel prossimo concorso;
il Coordinamento Nazionale dei Medici Abilitandi, presente con vaste rappresentanze nei diversi atenei italiani, ha intrapreso nelle ultime settimane azioni di sensibilizzazione degli organi competenti, inviando lettere alle più alte cariche politiche, amministrative e didattiche universitarie, nonché al Ministro interrogato;
si rende necessario trovare in tempi brevi una soluzione adeguata che permetta di evitare l'insorgere di un grave contenzioso e di «sanare» l'attuale situazione, ciò in previsione di una calendarizzazione seria - già a partire dal prossimo anno - dei concorsi per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in medicina -:
se non ritenga opportuno intervenire con urgenza da un punto di vista normativo
per consentire ai neo-laureati in medicina e chirurgia iscritti al tirocinio di partecipare al prossimo concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione, similmente a quanto previsto dall'articolo 6 del decreto 6 marzo 2006, n. 172, per l'anno accademico 2005-2006.
(2-00552)«La Russa, Meloni».
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, per sapere - premesso che:
da quanto si evince dall'articolo pubblicato sul quotidiano L'indipendente, sembrerebbe che i ministri Fabio Mussi e Luigi Nicolais, nel corso di una conferenza stampa abbiano annunciato un accordo tra il Governo italiano e la casa di produzione Software Microsoft per la creazione di tre centri per l'innovazione in Piemonte, Campania e Toscana che si occuperanno di formazione, trasferimento tecnologico e facilitazione dei progetti di ricerca e saranno basati su tecnologie e licenze proprietarie della stessa Microsoft;
da quanto si evince dal predetto articolo, pare che questo accordo siglerà: «...una prestigiosa collaborazione, della quale però non è ancora chiaro il costo per i contribuenti. "Il Governo metterà degli altri soldi", si è limitato ad annunciare un gongolante Mussi...»;
è ormai, da anni, noto il notevole risparmio che potrebbe conseguire lo Stato semplicemente adottando per la pubblica amministrazione Software Open Source in alternativa a quello Microsoft;
contrariamente agli ingenti costi di licenza e di manutenzione richiesti dalla Microsoft per quanto concerne la creazione dei predetti centri per l'innovazione, e da quanto si evince dal servizio andato in onda nel corso della trasmissione Reporter su Rai Tre dal titolo «risparmio digitale» sembrerebbe che esistano lampanti esempi di risparmio per le casse dello Stato come quello evidenziato dalla Provincia di Bolzano che pare abbia risolto i problemi relativi alle spese per le licenze Microsoft adottando Software Open Source a costi notevolmente ridotti;
secondo quanto affermato nel predetto servizio, infatti, nelle 83 scuole di lingua italiana della Provincia di Bolzano, nei soli ultimi due anni, è avvenuta a migrazione dal Software proprietario Microsoft a Software Open Source che ha consentito all'amministrazione provinciale di risparmiare spendendo un decimo delle spese precedentemente affrontate;
secondo quanto testualmente affermato da Barbara Repetto, del Dipartimento al lavoro della Provincia di Bolzano, infatti, la stessa amministrazione oggi spende 27 mila euro all'anno per l'utilizzo di Software Open Source, soldi che vengono utilizzati soprattutto per manutenzione, mentre in precedenza, per l'acquisto di licenze e Software Microsoft, spendeva annualmente 269 mila euro; il tutto senza rinunce in termini di funzionalità e di qualità per gli applicativi;
secondo quanto affermato nel servizio da Ezio Monastero, Coordinatore gruppo supporto didattico informatica, la Provincia di Bolzano ha adottato, con licenza Open Source, Software didattici, denominati Fuss Project, che ogni studente può utilizzare e che può installare, tramite comuni cd-rom, nel proprio computer di casa, evitando così inutili e faticosi trasporti di libri; il costo della produzione di questi Software didattici è di 5 mila euro e sono stati distribuiti a 20 mila studenti delle scuole elementari, medie e superiori;
dal servizio si evince anche che la SAD, azienda locale dei trasporti di Bolzano, già anni fa aveva adottato anch'essa Software Open Source risparmiando circa 300 mila euro all'anno;
da quanto affermato da Helmuth Ladurner, Direttore ripartizione informatica
della Provincia di Bolzano, pare che grazie alla migrazione da Software Microsoft a Open Source, per oltre 4.500 computer dell'amministrazione provinciale, si risparmi più di un milione di euro all'anno -:
quali siano le motivazioni e le linee politiche che determinano la decisione da parte del Governo di proseguire a stilare accordi con la Microsoft per l'utilizzo di Software nella pubblica amministrazione e nel mondo accademico, così come accadrà per i tre centri per l'innovazione in via di sviluppo, preferendo questo agli altrettanto funzionali prodotti con licenza Open Source che potrebbero apportare grandi risparmi alle casse dello Stato, così come confermato dai grandi progressi fatti dalla Provincia di Bolzano;
se non intenda promuovere l'utilizzo e lo sviluppo di Software Open Source per la pubblica amministrazione e la graduale migrazione da Software Microsoft a Softtware Open Source tenuto conto soprattutto degli inconfutabili risparmi e dei repentini progressi fatti dall'amministrazione Provinciale di Bolzano;
se non intenda intraprendere iniziative legislative volte all'attivazione di corsi di formazione per l'utilizzo di Software Open Source per i dipendenti della pubblica amministrazione.
(2-00548)«Murgia».
Interrogazione a risposta scritta:
MURGIA. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
da quanto si evince da un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa, sembrerebbe che «... il 3 maggio scorso il ministro per l'Università Fabio Mussi ha inviato al Consiglio Universitario Nazionale e alla Conferenza dei Rettori lo schema di regolamento per i concorsi a ricercatore... Ottenuto il parere dei due enti, il Ministro emanerà il regolamento con un decreto...»;
secondo quanto affermato nel testo dell'articolo sembra che «...I posti di ricercatore a concorso in ciascuna università verranno assegnati da una commissione interna. Fra gli elementi di giudizio di cui la commissione dovrà tener conto ci saranno le valutazioni di "revisori esterni": studiosi estranei all'ateneo che si esprimeranno sulla qualità scientifica dei candidati. I revisori avranno però un ruolo poco più che consultivo: serviranno cioé a determinare una "lista ristretta" di candidati, da cui saranno esclusi tutti quelli cui i revisori non avranno dato la sufficienza (cioé una media superiore a 2 in una votazione da 0 a 4). A quel punto sarà la commissione a decidere, e il fatto che un candidato abbia ottenuto dai revisori un punteggio di 2,5 o di 4 non porrà nessun limite alla sua autorità...»;
nel testo dell'articolo, a questo punto, il giornalista Ermanno Bencivenga si pone seri dubbi sulla effettiva utilità di una commissione esterna di revisori che, nonostante produca valutazioni sui singoli candidati assegnando loro un punteggio che li escluderebbe da una lista di preferenza, si ritroverebbe poi a dover sottostare alla decisione ultima e inappellabile della commissione interna vanificando, dunque, il suo lavoro di valutazione -:
se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo, se non intenda, anche in futuro, assegnare alla commissione esterna di revisori un potere di valutazione maggiormente vincolante rispetto a quello attuale;
se non intenda intraprendere iniziative legislative che conducano all'assunzione di ricercatori universitari in base a concorsi più trasparenti e competitivi.
(4-03768)