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Allegato B
Seduta n. 162 del 31/5/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta in Commissione:
CORDONI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il bando del Concorso ordinario per l'assunzione dei dirigenti scolastici, indetto con decreto dirigenziale del 22 novembre 2004, in attuazione dell'articolo 29 del decreto legislativo 165 del 2001, prevedeva un esame finale, articolato in una prova scritta e orale, in seguito al quale sarebbero state compilate le graduatorie generali di merito;
detto esame, successivamente abolito, ha dimezzato le fasi del concorso con l'eliminazione della prova scritta e orale finale; conseguentemente, i vincitori saranno coloro che avranno superato il solo periodo di formazione (prescindendo dal previsto esame finale);
coloro che, pur non essendo utilmente collocati nella graduatoria di merito del corso-concorso ordinario per dirigenti scolastici, sono stati ammessi alla frequenza di un corso di formazione abbreviato, concluderanno, anch'essi, il percorso senza lo svolgimento di prove finali;
i presidi incaricati partecipanti al corso-concorso, che sono stati ammessi al corso di formazione per dirigenti scolastici debbono, dopo il corso di formazione, sostenere una prova scritta ed orale;
ci troviamo di fronte ad una evidente sperequazione di comportamento: gli uni hanno visto eliminare la prova finale, gli altri dovrebbero, invece, sottostare alla prova finale;
i presidi incaricati possono anche vantare e certificare una effettiva esperienza dirigenziale, nella maggior parte dei casi di lunga carriera avendo espletato la funzione dirigente a tutto vantaggio della scuola pubblica senza che mai fosse stato richiesto un accertamento con prove di qualsivoglia natura della loro competenza -:
se non ritenga di intervenire con urgenza per estendere il disposto del comma 619 della legge finanziaria 2007 anche alla fase conclusiva del corso-concorso degli incaricati conseguentemente eliminando anche perquesti ultimi l'esame finale.
(5-01083)
Interrogazioni a risposta scritta:
FERDINANDO BENITO PIGNATARO, CALIGIURI, LARATTA, CARUSO, MANCINI, GALATI, MORRONE, FALOMI, AMENDOLA, INTRIERI, D'IPPOLITO VITALE e ANGELA NAPOLI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
si è svolta a Catanzaro il 28 maggio 2007, organizzata dalle organizzazioni sindacali della scuola, una manifestazione regionale dei Dirigenti scolastici, dei docenti e del personale ATA contro i continui tagli di organico a cui è sottoposta la scuola calabrese;
a seguito della manifestazione di Catanzaro si è svolto un incontro, organizzato dalla FLC-CGIL, dalla CISL e dalla UIL scuola, dalla SNALS e dal sindacato degli insegnanti GILDA insieme ai sindacati confederali CGIL, CISL, UIL della Calabria, con la rappresentanza parlamentare calabrese;
le organizzazioni sindacali, nel corso dell'incontro, hanno lamentato i pesanti disagi a cui sono sottoposte innanzitutto le famiglie, le comunità locali ed in particolare i piccoli comuni, nonché i lavoratori della scuola calabrese a causa dei continui tagli agli organici che negli ultimi anni, dal 2000 alla finanziaria del 2007, hanno comportato una diminuzione di circa 6700 unità (tra personale docente e personale ATA), del progressivo taglio delle risorse al sistema dell'istruzione del Paese che l'ISTAT ha stimato in circa 4,5 miliardi di euro all'anno ed anche a causa del mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto da 18 mesi;
solo per l'anno scolastico 2007 - 2008 in Calabria tali tagli ammontano a 960 unità, 680 unità per il personale docente e di 280 unità per il personale ATA;
tali tagli al personale ed il progressivo taglio delle risorse assestano un duro colpo alla scuola pubblica del nostro Paese, ed in particolare a quella calabrese che è costretta a reggere la qualità dell'offerta formativa esclusivamente sulla base del maggiore impegno individuale e collettivo dei lavoratori della scuola;
il sistema dell'istruzione in Calabria soffre della condizione oggettiva dell'assetto morfologico del territorio che si caratterizza per la numerosa presenza di piccoli centri abitati, di comuni interni e montani a bassa densità abitativa e divisi spesso in numerose frazioni, e per la presenza di numerose aree a rischio a causa della diffusa presenza della criminalità organizzata e dell'illegalità, nonché dall'assenza di una adeguata politica di edilizia scolastica e dei servizi di supporto all'istruzione quali trasporti e mense;
in Calabria si è di fronte ad una nuova e più complessa domanda di qualità ed efficienza dei servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari per aumentare la qualità dell'offerta formativa e per garantire adeguati, efficienti ed efficaci servizi agli studenti disabili, immigrati e a tutti quelli che vivono in aree a rischio sociale e ad alta densità criminale;
il sistema scolastico nazionale, ed in particolare quello calabrese, ha invece bisogno di un progetto complessivo che garantisca il diritto universale all'istruzione, così come sancito dalla nostra Carta Costituzionale -:
se non ritenga che, per una regione come la Calabria, l'applicazione del coefficiente
0,4 nel rapporto alunni/classe, così come definito nella finanziaria 2007, e che comporta un taglio di 680 unità nel personale docente e 280 unità per il personale ATA, colpisca le reali esigenze della didattica e della sua qualità mettendo a repentaglio l'offerta formativa calabrese;
se non ritenga necessario intervenire garantendo adeguate risorse finanziarie e umane al fine di creare efficaci politiche scolastiche in grado di migliorare il sistema nel suo complesso ed in particolare in Calabria.
(4-03821)
BORDO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il 1o settembre 2007 saranno esaurite le procedure per l'immissione in ruolo di oltre 150 nuovi Dirigenti Scolastici;
la loro selezione è stata attuata attraverso il doppio binario del Corso di Formazione relativo al Corso Concorso Riservato (decreto ministeriale 3 ottobre 2006) e del Concorso Ordinario (legge n. 296 del 2006), il primo riservato ai presidi incaricati e l'altro aperto alla partecipazione dei docenti;
le procedure del Corso Concorso prevedono l'immissione in ruolo all'esito di una prova scritta e di una prova orale, che si svolgeranno nei mesi di giugno e luglio, e comunque dopo gli idonei e i riservisti del Concorso Ordinario, che non dovranno sostenere prove scritte e orali al termine della preparazione;
da notizie assunte in sede sindacale, l'assegnazione delle sedi ai presidi incaricati e vincitori del Concorso Riservato non sarà effettuata sulla base di curriculum, esperienze, servizio già attivo in sede, ma avverrà solo all'esito della scelta effettuata dai vincitori del Concorso Ordinario -:
se ed in quali termini il Governo intenda procedere per scongiurare la discriminazione dei presidi incaricati, sottoposti alla prova finale del Concorso Riservato nonostante l'esperienza già maturata, rispetto a quanti hanno frequentato il Concorso Ordinario senza avere mai svolto il ruolo di Dirigente Scolastico anche allo scopo di evitare i già annunciati contenziosi, in sede amministrativa e ordinaria, che potrebbero vanificare il condivisibile sforzo effettuato dal Ministero della pubblica istruzione per garantire l'immissione in ruolo di dirigenti scolastici selezionati esclusivamente sulla base del merito professionale.
(4-03823)