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Allegato A
Seduta n. 170 del 14/6/2007
(Sezione 3 - Iniziative in relazione all'inchiesta del pubblico ministero di Potenza sulle «logge occulte»)
BARANI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il pubblico ministero di Potenza ha chiesto, ad avviso dell'interrogante con molta disinvoltura, arresti a carico di persone, che nel corso delle indagini sono state poi riconosciute immeritevoli delle misure punitive adottate;
questo modo di procedere, che appare all'interrogante più persecutorio che rettamente giuridico, ha un costo altissimo: è stato scritto, infatti, che le sterminate indagini messe in atto sono costate all'erario fior di miliardi di vecchie lire;
l'ultima inchiesta del pubblico ministero di Potenza consiste in una progettata radiografia capillare di tutte le logge occulte e dei connessi «affari», non di Potenza, ma di tutta l'Italia, coinvolgendo tutte le prefetture d'Italia che dovrebbero fornirgli tutti i nominativi;
un caso simile si era verificato a Palmi per iniziativa del dottor Cordova (poi promosso alla sede di Napoli), che aveva speso decine di miliardi di vecchie lire e sottoposto ad anni di lavoro i suoi sottoposti per effettuare indagini ad amplissimo raggio ed arrivare alla conclusione che nessuno andava indagato e nessuno andava condannato;
le iniziative del magistrato di Palmi avevano avuto il solo effetto di causare un grave dispendio di risorse dello Stato, che avrebbero potuto essere destinate ad un più utile impiego;
questi «ritorni» sono sconfortanti: Giovan Battista Vico li avrebbe definiti i «corsi e ricorsi» della storia;
razionalmente è inconcepibile questa volontà di effettuare un censimento delle logge massoniche italiane, da sempre esistenti e da tutti conosciute;
l'interrogante intende attivarsi per presentare una proposta di legge affinché, come avviene in altri Stati europei, anche in Italia vengano periodicamente effettuate visite psico-attitudinali anche ai magistrati, in modo da garantire le legittime aspettative del popolo italiano -:
quali iniziative, anche normative, il Ministro interrogato intenda avviare al fine di trovare il modo per arginare, in via generale, comportamenti che all'interrogante appaiono a dir poco discutibili ed inquietanti e se in ogni caso non intenda attivare i propri poteri ispettivi, al fine di adottare ogni iniziativa di sua competenza. (3-00975)
(13 giugno 2007)