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Allegato A
Seduta n. 170 del 14/6/2007
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(Sezione 5 - Iniziative ispettive in relazione al procedimento penale riguardante l'omicidio di Renato Biagetti)
SMERIGLIO - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il 7 maggio 2007 ha preso avvio, presso il tribunale di Civitavecchia, l'udienza preliminare del processo scaturito dall'omicidio di Renato Biagetti, il giovane accoltellato nelle prime ore della mattina di domenica 27 agosto 2006, all'uscita da una festa reggae tenutasi sulla spiaggia di Focene, nei pressi di Roma;
a questo gravissimo episodio si stanno aggiungendo delle «ombre» sull'andamento delle indagini, che destano grave preoccupazione e necessitano di essere immediatamente fugate;
risulta all'interrogante che nel corso dell'udienza i difensori dei familiari di Renato Biagetti abbiano depositato delle dichiarazioni autografe di ben quattro persone, che hanno visto il ragazzo accoltellato rilasciare ai carabinieri la propria versione dei fatti;
il racconto di Biagetti, secondo le dichiarazioni dei quattro testimoni oculari, sarebbe stato debitamente verbalizzato dai carabinieri, all'interno dell'ospedale Grassi di Ostia, poco prima che la vittima fosse trasportata in sala operatoria;
all'udienza preliminare i difensori facevano, però, presente di non aver rinvenuto all'interno del fascicolo d'indagine i verbali delle dichiarazioni rilasciate da Biagetti poco prima di morire;
il giudice per l'udienza preliminare, preso atto di quanto prospettato dai difensori, ha emesso un provvedimento, con il quale ha ordinato alla procura di Civitavecchia di effettuare tutte le opportune ricerche, al fine di rinvenire i predetti verbali delle dichiarazioni rese dalla giovane vittima del reato;
alla successiva udienza del 24 maggio 2007 la procura, in esito all'ordine formulato dal giudice, depositava in atti un'annotazione di servizio, dalla quale risultava che i carabinieri di Ponte Galeria avevano in effetti assunto il Biagetti a sommarie informazioni testimoniali, ma avevano omesso di redigerne apposito verbale;
sicché l'effettivo contenuto di quanto dichiarato dal Biagetti è ormai consegnato al solo ricordo del carabiniere operante, il quale solo dietro formale richiesta si è deciso a consegnare agli atti la verbalizzazione delle operazioni compiute;
la grave omissione da ultimo emersa rende necessario, a giudizio dell'interrogante, un intervento volto ad accertare il reale andamento dei fatti sopra esposti,
atteso che il possibile inquinamento della testimonianza resa dalla vittima in punto dì morte configurerebbe un'anomalia gravissima nella conduzione dell'indagine;
va segnalato, inoltre, come l'interrogante, a seguito di attento esame degli atti processuali, si sia convinto che sulla scena del delitto siano stati usati dagli aggressori due distinti coltelli, mentre invece risulta che una sola arma sia stata rinvenuta e sottoposta a perizia;
secondo l'interrogante gli inquirenti non hanno prestato il dovuto impegno nella ricerca dell'ulteriore coltello usato senza ombra dubbio per l'uccisione del Biagetti;
si è, inoltre, appreso che l'imputato nel processo appena iniziato è figlio di uno dei carabinieri in forza presso la stazione che ha condotto l'indagine e tale circostanza, invero censurabile sotto il profilo dell'opportunità, richiede una particolare vigilanza, al fine di ovviare ad eventuali situazioni di conflitto di interesse, che sarebbero ovviamente assai pregiudizievoli agli interessi della giustizia e del pieno accertamento della verità -:
se non ritenga opportuno attivare i propri poteri ispettivi al fine di accertare se si siano concretizzate gravi omissioni e rischi di conflitto d'interessi. (3-00977)
(13 giugno 2007)