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Allegato B
Seduta n. 170 del 14/6/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazioni a risposta scritta:
SANGA, MISIANI e LOCATELLI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
è nelle intenzioni dell'Enel di procedere ad una ristrutturazione interna che produrrebbe in concreto un ridimensionamento della presenza dell'Azienda nell'ambito della Provincia di Bergamo, con importanti ripercussioni sia in termini di occupazione che in termini di servizio all'utenza;
il territorio di Treviglio ha un rilevante potenziale di espansione di nuove grandi infrastrutture come il quadruplicamento della linea ferroviaria da Milano, l'Alta capacità ferroviaria, la nuova autostrada Brebemi, interventi che hanno già richiamato nuovi insediamenti industriali anche di grande dimensione -:
quali siano le sedi più direttamente interessate dal suddetto intervento di ristrutturazione e quali le singole situazioni nuove che ne deriverebbero secondo i citati parametri di occupazione/servizio;
se corrisponda al vero l'esistenza di un progetto di soppressione della zona di Treviglio, con accentramento sulla sede di Seriate, che a sua volta ha sostituito quella di Bergamo capoluogo, oggi molto affollata, e comunque non facilmente raggiungibile da molte parti della Provincia per la sua collocazione lontana dallo stesso centro abitato di Seriate;
quali decisioni si intendano assumere per il presidio di Treviglio, zona in grande espansione, che serve oggi circa 130 mila abitanti, mentre a quanto risulta la dimensione giudicata ottimale è di circa 160 mila utenti, senza tuttavia tener conto che da Treviglio sono stati recentemente scorporati territori come quelli di Capriate, Brembate e Dalmine;
quale risposta si intenda dare alle preoccupazioni già espresse dalle organizzazioni sindacali e dalle amministrazioni
comunali interessate, in particolare quella di Treviglio, il maggiore centro che sarebbe interessato dalla ristrutturazione in questione.
(4-04021)
ROSSI GASPARRINI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il rilancio della competitività del sistema produttivo ed economico del paese è uno degli obiettivi principali che l'attuale maggioranza di Governo ha necessità di perseguire;
il raggiungimento di tale obiettivo è fondamentale per la credibilità del Governo e di tutta la maggioranza, appare cioè fondamentale che si sappia dare un segnale forte di cambiamento rispetto al passato;
la razionalizzazione delle risorse disponibili ed il loro impiego mirato ed oculato sono due presupposti fondamentali ineludibili per ottenere un'effettiva ripresa del paese, non è più possibile rischiare di sperperare risorse, non sarebbe socialmente sostenibile;
anche in quest'ottica nell'ultima legge finanziaria ai commi 460-463 dell'articolo 1 si è disposto il riassetto della società di Sviluppo Italia Spa, trasformandone anche la denominazione in Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa;
in particolare, con il comma 461 è stata anche disposta, per la società, l'adozione di un piano di riordino e di dismissione delle sue partecipazioni societarie nei settori non strategici di attività;
tale piano doveva essere adottato entro il 31 marzo 2007, contestualmente si era previsto che entro il 30 giugno 2007 il numero delle Società controllate dall'oramai ex Sviluppo Italia Spa fosse ridotto a non più di tre;
entro lo stesso termine si dovrebbero cedere anche le partecipazioni di minoranza acquisite, mentre per le società regionali si è prefigurata l'opportunità di procedere d'intesa con le regioni interessate anche tramite la cessione a titolo gratuito alle stesse regioni o altre amministrazioni pubbliche delle relative partecipazioni;
tutte queste disposizioni sono evidentemente dirette a concentrare l'attività della nuova Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, già Sviluppo Italia, sull'obiettivo specifico dell'attrazione di nuovi investimenti, evitando accuratamente la di ogni risorsa;
appare utile ricordare che nel corso degli anni, Sviluppo Italia, ha aumentato considerevolmente il numero dei suoi dipendenti, oggi più di 1.500, ha creato diverse società dando vita di conseguenza a molteplici consigli d'amministrazione a titolo d'esempio si può ricordare tra le altre: Sviluppo Italia Aree Produttive, Italia Turismo, Infratel Italia, Sviluppo Italia Engineering, Italia Navigando, Rete Autostrade Mediterranee, Innovazione Italia;
la sola Italia Navigando ha dato vita a 15 controllate e 12 collegate, in partnership con Enti territoriali ed imprenditori privati, avrebbe dovuto costruire una rete interregionale per collegare tra loro circa 20.000 posti barca attrezzati in diverse località meridionali;
Infratel Italia, invece aveva come obiettivo quello di portare la fibra ottica a 182 centrali telefoniche, da quanto risulta all'interrogante ne ha collegate solo 36, mentre dei quasi 1.800 chilometri di fibra ottica previsti e programmati ne sono stati realizzati intorno a 550, e a quanto si apprende avrebbe destinato 45 milioni di euro alla creazione di un portale dedicato al turismo;
dal canto suo Italia Turismo, nata per promuovere il turismo in particolare nel sud Paese ha perso per la strada un milione e mezzo di euro, anche se nel 2005 aveva venduto il 49 per cento del suo patrimonio immobiliare per 75 milioni di euro, acquisendo poi la compartecipazione
di Marcegaglia, Ifil e Banca Intesa con contratti garantiti da delibere Cipe per 132 milioni di euro;
razionalizzazione delle risorse disponibili, il loro impiego mirato, focalizzazione degli obiettivi, rispetto dei sacrifici che sono stati chiesti ai nostri concittadini, sono questi i punti di riferimento di cui non possiamo prendere le distanze -:
come si inquadri rispetto ai principi sovraesposti la trasformazione di Sviluppo Italia spa in Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, visto che è stato adottato il piano di riordino e di dismissione delle partecipazioni societarie nei settori non strategici di attività che, come espressamente disposto dell'ultima legge finanziaria, doveva vedere la luce entro il 31 marzo 2007 e come proceda la diminuzione delle società controllate che entro la fine di giugno non dovranno essere più di tre.
(4-04039)