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Allegato B
Seduta n. 172 del 19/6/2007
AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta orale:
SANTELLI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il quotidiano israeliano online Haaretz ha diffuso la notizia dell'esistenza di un accordo segreto tra l'Italia e la Siria che impegnerebbe il nostro Paese a porre fine all'isolamento internazionale della Siria a patto che l'Hezbollah non compia attentati a danno del nostro contingente Unifil, così come riportato anche dal Corriere della Sera del 18 giugno;
la questione della sicurezza dei nostri soldati in Libano è stata affrontata dal Ministro D'Alema con Assad durante la visita a Damasco dello scorso 5 giugno;
l'Italia, sull'istituzione di un tribunale internazionale sull'assassinio dell'ex premier libanese Hariri, ha tenuto una posizione completamente diversa da quelle statunitense e libanese;
così come riportato dal Corriere della Sera del 18 giugno, l'Italia ha tenuto una posizione contrastante rispetto al governo libanese anche sulla questione del riarmo da parte della Siria dell'Hezbollah;
il Ministero degli affari esteri non ha condannato ufficialmente il sanguinoso golpe militare di Hamas a Gaza, né dato il suo appoggio al nuovo governo palestinese-:
quali siano e cosa prevedano gli accordi tra Italia e Siria;
quali siano i reali rapporti tra Italia e Iran, Hezbollah e Hamas;
quale sia la posizione del Governo italiano in merito a quanto accaduto a Gaza e rispetto al Governo palestinese di Fayyad.
(3-00995)
Interrogazioni a risposta scritta:
STUCCHI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
da organi di stampa si apprende la notizia che il 28 maggio 2007, improvvisamente, l'intero villaggio Ashar Para (villaggio della speranza) alla periferia di Khulna, città con tre milioni di abitanti in Bangladesh, è stato letteralmente raso al suolo con l'ausilio di due scavatori, inviati dal governo del paese e scortati dalla polizia locale;
gli abitanti del villaggio, circa una cinquantina di famiglie, hanno appena fatto in tempo a prendere le poche cose che avevano nelle abitazioni ed ad uscirne per mettersi in salvo;
il progetto di costruzione del villaggio prevedeva la realizzazione di 45 casette in muratura, a prova di monsoni ed alluvioni, e fino ad ora erano state ultimate 16 abitazioni ed altre 16 erano in fase di completamento;
questi alloggi erano destinati alle famiglie sfrattate dalle capanne, in cui vivevano fino a qualche mese fa, e per questo scopo l'Associazione Onlus Africa Tremila di Bergamo, aveva raccolto, tra i cittadini bergamaschi, la somma di circa 130 mila euro;
per l'acquisto del terreno, circa 7 mila metri quadri, sul quale costruire il villaggio, erano stati spesi 50 mila euro dei quali parte finanziati direttamente dalla diocesi di Khulna mentre il restante era stato erogato dall'Associazione Africa Tremila, ed ora tutto è andato perduto;
nel paese ci sono circa 1 milione tra cattolici e indù su un totale di 140 milioni di abitanti, infatti il 90 per cento della popolazione è di religione islamica; la vita per queste minoranze religiose è difficile ed è solo grazie all'aiuto di missionari e volontari che si riesce a ridare dignità alla popolazione perseguitata per motivi religiosi;
le popolazioni del Bangladesh oltre ad essere gravate sul piano economico, infatti il reddito pro-capite ammonta a
circa 200 dollari l'anno, lo sono anche dal punto di vista sanitario in quanto in questo paese sono presenti gravi malattie epidemiche quali colera, tubercolosi, tifo, lebbra, minigiti cerebrali ed epatiti di vario tipo;
dal 12 gennaio del 2007, dopo le dimissioni del Presidente, il paese è guidato da un governo provvisorio di tecnici, sostenuto dai militari, con l'incarico di organizzare le prossime elezioni legislative che, dalle ultime notizie, sembra non si svolgeranno prima della fine del 2008 -:
se non si intenda intervenire, tramite l'ambasciata italiana in Bangladesh, sul governo del paese per protestare formalmente per quanto accaduto al villaggio Ashar Para, richiedendo compiute informazioni e spiegazioni, o esigendo che certe sopraffazioni, in futuro, non vengano più ripetute e che le missioni, operanti sul luogo, possano continuare, in condizioni adeguate, ad occuparsi del bene delle popolazioni più svantaggiate.
(4-04076)
CASSOLA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
grazie alla mobilità, gli italiani nel mondo sono sempre in numero crescente;
le Ambasciate, i Consolati e le Rappresentanze Permanenti sono da sempre un supporto insostituibile per i connazionali all'estero senza le quali si troverebbero a dover fare fronte ad innumerevoli difficoltà;
sembrerebbe che a Kiev (Ucraina) a causa della carenza di personale dell'Ambasciata d'Italia, non esista un ufficio d'informazione, ed anche i numeri preposti a dare questo servizio all'utenza, non forniscano nessun aiuto. Infatti, sembrerebbe che tali numeri forniscano esclusivamente informazioni registrate e non sia possibile parlare con un operatore per averne di ulteriori-:
se sia a conoscenza di quanto in premessa e se non ritenga utile che gli italiani in Ucraina possano contattare facilmente l'Ambasciata anche per i chiarimenti ed i problemi che non rientrino «in quelli della voce registrata al centralino».
(4-04082)