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Allegato A
Seduta n. 173 del 20/6/2007
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(Sezione 6 - Iniziative per una moratoria dell'installazione in Europa del terzo sito del programma statunitense di difesa antimissile)
DEIANA, MANTOVANI, MIGLIORE, GIORDANO, ACERBO, BURGIO, CACCIARI, CANNAVÒ, CARDANO, CARUSO, COGODI, DE CRISTOFARO, DE SIMONE, DIOGUARDI, DURANTI, FALOMI, DANIELE FARINA, FERRARA, FOLENA, FORGIONE, FRIAS, IACOMINO, LOCATELLI, LOMBARDI, GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA, MASCIA, MUNGO, OLIVIERI, PEGOLO, PERUGIA, PROVERA, KHALIL detto ALÌ RASHID, ANDREA RICCI, MARIO RICCI, ROCCHI, FRANCO RUSSO, SINISCALCHI, SMERIGLIO, SPERANDIO e ZIPPONI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
dalle recenti, ripetute ed inequivocabili dichiarazioni del Presidente della Federazione russa Putin, riportate dalla stampa internazionale, nonché nelle posizioni ufficiali espresse dalla Federazione russa e dal suo Ministro degli esteri Lavrov, nelle sedi internazionali, è emersa in modo inequivocabile la ferma opposizione della Russia alla dislocazione in Europa del terzo sito del programma Usa di difesa antimissile, denominato «Ballistic missile defence system» (Bmds), che prevede l'installazione di speciali sistemi radar nella Repubblica ceca e di rampe di lancio per missili intercettori in Polonia;
anche nel recente incontro avvenuto nel corso del G8 a Rostock, al di là delle dichiarazioni rilasciate alla stampa, non si è realizzato, in concreto, nessun passo in avanti relativamente alla risoluzione di tale controversia;
a fronte di questa iniziativa, che viene percepita come un'alterazione degli equilibri strategici nel nostro continente, la risposta della Russia è quella di preannunziare delle misure di ritorsione militare, le quali prevedono - nuovamente - che i sistemi missilistici russi siano puntati contro l'Europa;
la nuova iniziativa americana, che si sviluppa in aperta contrapposizione con i principi stabiliti dal Trattato anti missili balistici (Abm), che come è noto è stato denunziato dal Presidente degli Stati Uniti, nel giugno del 2002, riaccendendo il confronto militare con la Russia, sta creando le condizioni per il ritorno ad una nuova guerra fredda, che appare non meno pericolosa e destabilizzante della prima, essendo fondata più su una contrapposizione di tipo nazionalistico che governata da un confronto politico-ideologico;
in questo nuovo clima internazionale provocato dall'unilaterale iniziativa americana sul territorio europeo rischia di essere cancellata la possibilità per l'Unione
europea di sviluppare in modo indipendente, pacifico e conforme ai propri interessi, le relazioni con la Russia nel quadro della Pesc, restando così pregiudicata l'identità stessa dell'Unione europea nella relazioni internazionali;
l'Italia non ha alcun interesse a perseguire una politica che - quali che siano le intenzioni dei suoi promotori - sfocia in una grave contrapposizione politico-militare con la Russia, accrescendo i rischi per la sicurezza e per la libertà di autodeterminazione del nostro Paese e per gli stessi interessi economici che l'Italia intrattiene con Mosca -:
se il Governo intenda attivarsi in tutte le sedi internazionali per ottenere una moratoria dell'installazione in Europa del terzo sito del programma Usa di difesa antimissile denominato Bmds, in particolare promuovendo le iniziative più opportune nell'ambito della Pesc, del Consiglio atlantico, del Consiglio Nato-Russia, dell'Osce, del Consiglio di sicurezza e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, nonché nei rapporti bilaterali, congelando ogni forma di cooperazione con la realizzazione e lo sviluppo del programma Bmds, e se il Governo intenda dare conto alle competenti commissioni parlamentari delle posizioni assunte e dei voti espressi dai rappresentanti del Governo italiano nelle sedi anzidette. (3-01003)
(19 giugno 2007)