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Allegato A
Seduta n. 178 del 27/6/2007
...
(Sezione 7 - Politica del Governo in materia farmaceutica e rapporti con Federfarma)
D'ELIA - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
in un'intervista trasmessa durante la trasmissione Report del 1o ottobre 2006, il presidente di Federfarma Giorgio Siri, alla domanda «finanziate sia forze politiche che singoli deputati?», ha risposto: «certo, certo... noi abbiamo rapporti sia con la maggioranza sia con l'opposizione»;
alla domanda «siete una lobby?», il presidente di Federfarma ha risposto: «noi, diciamo, interveniamo nei confronti
di forze politiche, di parlamentari singoli, in modo particolare Commissione sanità, Camera e Senato»;
alla domanda reiterata «cioè finanziate?», Giorgio Siri ha risposto: «finanziamo, finanziamo con cifre che singolarmente vanno da un minimo di alcune migliaia di euro a un massimo di diecimila euro per singolo parlamentare»;
alla domanda «con questi finanziamenti che cosa sperate?», Siri ha risposto: «noi con questi finanziamenti speriamo di rendere edotti i parlamentari, di spiegare le perplessità che alcuni provvedimenti possono crearci, essendo farmacisti facciamo proprio le cose con il bilancino. I due schieramenti prendono esattamente la stessa cifra... Siamo andati sull'ordine di 250 mila euro complessivi, quindi 125 mila uno, 125 mila l'altro, che sono la somma di tanti 5 mila, 10 mila, 7 mila, 3 mila, 8 mila dei vari parlamentari»;
alla domanda «come funziona? Questi 250 mila euro che voi date ai partiti sono soldi di chi?», Siri ha risposto: «dei farmacisti»;
alla domanda «li sceglie lei, le persone le sceglie lei?», Siri ha risposto: «e certo... mah li scegliamo a livello di incontri che abbiamo. Ovviamente i rapporti maggiori li abbiamo con le due Commissioni come ho detto prima, Camera e Senato della sanità. Abbiamo qualche rapporto ovviamente con organi istituzionali, ministero dell'economia, ministero della...»;
dopo la breve interruzione dell'intervistatore «cioè i politici che fanno riferimento...», Siri ha confermato: «esatto, che fanno riferimento ad alcuni ministeri che sono importanti per la nostra categoria... Possono soprattutto contrastare eventuali cose che potrebbero caderci sulla schiena, sulla testa senza che il politico si renda conto del danno prospettico che potrebbero fare queste cose»;
a seguito dell'approvazione alla Camera dei deputati dell'emendamento che liberalizza la vendita dei farmaci di fascia c, l'associazione dei titolari di farmacia presieduta da Giorgio Siri, Federfarma, in un comunicato ha annunciato «pesanti iniziative di protesta» e, l'8 giugno 2007, Federfarma ha pubblicato sul proprio sito un comunicato dal titolo «Farmacie private: il Ministro Turco rassicura ma continueremo a vigilare», nel quale, tra l'altro, è scritto che «per raggiungere la cancellazione dell'emendamento l'assemblea mi ha dato mandato - conclude Giorgio Siri - di attuare tutte le iniziative che nelle prossime settimane si rendessero necessarie»;
il Ministro interrogato, ha annunciato subito dopo che «intende impegnarsi perché il Senato elimini questa norma sbagliata e frettolosamente approvata», come pure hanno dichiarato altri parlamentari della maggioranza e della opposizione;
la presa di posizione del Ministro interrogato contro l'emendamento ha seguito di poco l'incontro urgente richiesto da Federfarma, organizzazione con la quale, il 28 luglio 2006, in occasione della prima liberalizzazione, il Ministro interrogato ha sottoscritto un protocollo di intesa con il quale si è impegnata a bloccarne di ulteriori e, in particolare, a «evitare che la presenza del farmacista negli esercizi commerciali possa rappresentare il presupposto per un ulteriore ampliamento delle tipologie di farmaci vendibili fuori farmacia»;
la legge 18 novembre 1981, n. 659, ha istituito l'obbligo di dichiarazione congiunta (a firma dell'erogante e del ricevente) relativa a finanziamenti a gruppi parlamentari o a singoli parlamentari, a partiti politici o loro articolazioni politico-organizzative, fissando il limite minimo per singoli versamenti e per il totale annuo in 5 milioni di lire (adeguato annualmente in base all'indice Istat), innalzato poi a 50.000 euro dalla legge 23 febbraio del 2006, n. 51 -:
se e in che misura si ritenga che le dichiarazioni del presidente di Federfarma possano influire o abbiano influito sulla politica del Governo in materia. (3-01027)
(27 giugno 2007)