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Allegato B
Seduta n. 183 del 4/7/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta immediata:
LA RUSSA, LO PRESTI, BUONTEMPO, CICCIOLI, LAMORTE, FILIPPONIO TATARELLA, PROIETTI COSIMI, PORCU, FRASSINETTI, CONTENTO e GAMBA - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
risale a qualche giorno fa la richiesta al ministero dell'economia e delle finanze, da parte della Consob, di informazioni sulle procedure di vendita di Alitalia, dal momento che, da troppi mesi, ormai, si procede tra stop and go e ritiri più o meno eccellenti, come quello della M&C di Carlo De Benedetti, della Tpg-Mediobanca-Matlin e, da ultimo, in ordine di tempo, della compagnia russa Aeroflot;
appare opportuno chiedersi se, quella in questione, sia ancora una procedura di gara ad evidenza pubblica, data la presenza di due soli contendenti, l'Air One di Carlo Toto e la Matlin Patterson, società statunitense, rientrata in corsa, ma che, forse, come essa stessa ha dichiarato, non farà mai un'offerta;
il piano industriale reso noto dalla compagnia dell'Air One evidenzia la drammatica situazione in cui versa l'Alitalia, a livello occupazionale, con ben 2.350 esuberi, tra cui 450 piloti;
i tagli previsti dal piano industriale reso noto dall'Air One sono pari al 23 per cento dell'intero organico della compagnia Alitalia;
incerto è anche il destino di altri diecimila lavoratori della società Az servizi, partecipata Alitalia;
il Governo ha pubblicamente dichiarato che si farà carico del mantenimento dei livelli occupazionali, mostrando disponibilità ad assorbire gli eventuali esuberi;
i sindacati delle varie organizzazioni hanno manifestato forti perplessità in ordine a tale situazione, rilevando che nessuna misura a tutela dei lavoratori in esubero è stata prospettata dal Governo, come, ad esempio, la cassa integrazione, la mobilità o i fondi di solidarietà -:
come il Governo intenda concretamente dar seguito a quanto dichiarato, qualora davvero si volesse garantire il mantenimento dei livelli occupazionali.
(3-01061)
Interrogazioni a risposta orale:
TASSONE. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il sistema dei trasporti ferroviario e marittimo nell'area dello Stretto di Messina e nella sua provincia versa in condizioni di profondo disagio;
i gravissimi e continui problemi sono dovuti al disimpegno delle Ferrovie dello Stato, che rende sempre più difficile la situazione dei lavoratori pendolari e la sicurezza della navigazione nello Stretto;
migliaia di pendolari vivono in uno stato di esasperazione a causa dei troppi disservizi e delle strategie che non prevedono il completamento del raddoppio ferroviario tra Messina e Palermo;
è prevista la soppressione di molte stazioni ferroviarie e di 12 treni a lunga percorrenza, cosa che se attuata metterebbe in una condizione di forte marginalizzazione nel sistema dei trasporti, la popolazione della provincia di Messina;
le inefficienze, sempre più intollerabili, nei servizi di collegamento della sponda siciliana con quella calabra, unitamente alle gravi conseguenze sulle attività civili di migliaia di lavoratori e studenti che si spostano attraverso lo Stretto, rendono sempre più difficile contenere la giusta protesta dei cittadini;
tale stato di cose, di fatto penalizza gravemente i cittadini utenti ed i lavoratori del sistema dei trasporti pubblici e crea grave disagio sociale, nel medio e lungo periodo, determinando serie problematiche socio-economiche che non tarderanno a condizionare la stessa normale crescita dell'intera area geografica;
la zona ionica del distretto di Taormina e tutta la fascia tirrenica che comprende, oltre le isole Eolie, la Costa Saracena e la zona Nebroidea, presenta prospettive di crescita notevoli che risulterebbero penalizzate dalle strategie negative poste in essere dalle società del Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A.;
gli investimenti programmati sul territorio della provincia di Messina non sono tali da garantire né ipotesi di sviluppo futuro, né il mantenimento dell'attuale livello del servizio offerto -:
se non ritenga di intervenire in tempi rapidi per garantire sufficienti infrastrutture ed un efficiente sistema di trasporti alla provincia di Messina che, come ben noto, si posiziona al secondo posto nel meridione ed al primo in Sicilia per il numero di presenze turistiche e di prospettive di crescita.
(3-01046)
SANTELLI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 27 giugno AirOne, dopo l'incontro con le sigle sindacali, ha anticipato che il proprio piano industriale per la gara di privatizzazione Alitalia prevede 2.350 esuberi fra personale di terra e di volo nell'arco di piano 2008-2012;
lo scorso 27 giugno, prima dell'annuncio del ritiro dalla gara di Aeroflot, il ministro Bianchi ha dichiarato di non voler fare commenti sul piano esuberi annunciato da AirOne;
il 2 luglio scorso il ministro Bianchi, contrariamente ai giorni precedenti, ha dichiarato che il Governo si farà carico di eventuali problemi che dovessero sorgere sul mantenimento dei livelli occupazionali;
l'intervento del ministro Bianchi se da un lato allevia le preoccupazioni dei lavoratori, dall'altro ripropone il vecchio cliché della socializzazione delle perdite, contraddicendo i principi di una privatizzazione;
gli esuberi di Alitalia costituiscono per i concorrenti alla gara un costo determinante per la redazione del piano industriale e che, presumibilmente, questo dato avrà influito sulle decisioni assunte in questi mesi dalle società interessate alla gara per la privatizzazione della compagnia italiana -:
se quanto dichiarato dal ministro dei trasporti corrisponda agli intendimenti del Governo;
se sia corretto, secondo le normali logiche del libero mercato, che una notizia economicamente rilevante, come il fatto che gli esuberi di personale andranno a carico dello Stato, venga data a gara ancora aperta;
se non si ravvisino le condizioni per l'annullamento della gara visto che essa sta, sempre più, assumendo i contorni di una trattativa privata fra il Governo e un acquirente unico.
(3-01048)
Interrogazioni a risposta scritta:
D'AGRÒ. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la provincia di Vicenza detiene il negativo primato, nella regione Veneto, dei
tempi di attesa per sostenere gli esami di guida: passano infatti almeno cinque mesi dal superamento della prova teorica per approdare a quella pratica;
nel mese di luglio sono oltre mille i residenti della provincia vicentina che rischiano di rimanere esclusi dall'esame di guida;
ogni mese, infatti, la Motorizzazione assegna alla provincia di Vicenza un numero di permessi per sostenere l'esame che è inferiore ai quindici raggruppamenti di zona di scuole guida;
i candidati meno fortunati - che restano in lista di attesa - rischiano di veder scaduto il foglio rosa, il cui rinnovo costa cento euro, mentre altri provvedono a spostarsi per gli esami nelle vicine province di Treviso e Padova;
i motivi di questa insostenibile situazione dipenderebbero dalla carenza di esaminatori in carico alla Motorizzazione di Vicenza, che sono sotto organico del 50 per cento rispetto a quanto stabilito dal Ministero dei trasporti;
la situazione dovrebbe normalizzarsi solo a fine anno, quando dovrebbero arrivare quattro nuovi esaminatori, ma nel frattempo le cifre sono preoccupanti: tra maggio e luglio su 765 sessioni di esame richieste ne sono state soddisfatte solo 303 -:
quali urgenti iniziative intenda adottare per far fronte alle istanze delle autoscuole vicentine e risolvere fin d'ora i problemi legati ad una riconosciuta carenza di esaminatori che potrebbero, in attesa dell'annunciata integrazione dell'organico, essere reperiti da altre sedi.
(4-04243)
AMENDOLA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
su disposizione della società TrenItalia con inizio da sabato 30 giugno si è deciso di chiudere il servizio di biglietteria ferroviaria presso la stazione centrale di Sant'Eufemia Lamezia nelle giornate di sabato pomeriggio e domenica mattina;
tale disposizione che riguarderà tutto il periodo estivo ha già provocato gravi disagi in queste ore agli utenti e non mancherà di arrecarne ancora di più gravi nei periodi tradizionalmente più caldi dedicati agli spostamenti per le ferie estive;
della situazione è pienamente al corrente, ed almeno dal primo gennaio scorso, la struttura periferica di Reggio Calabria di TrenItalia che, comunque, non è stata in grado di risolvere la questione essendo di pertinenza centrale l'onere di provvedere all'assegnazione del personale necessario all'espletamento del servizio;
a tal proposito si rammenta che per garantire l'apertura continuata nell'arco della giornata della biglietteria della stazione centrale di Sant'Eufemia sarebbe necessario un personale composto da almeno sette agenti;
attualmente prestano servizio solo in cinque che, con la turnazione necessaria per consentire le ferie, si sono ridotti a soli tre agenti che, ragionevolmente, non possono essere ritenuti sufficienti a garantire il servizio;
la stazione centrale di Sant'Eufemia Lamezia è fra le più importanti della Calabria e del meridione quale punto di arrivo ma anche di snodo per altri e diversificati collegamenti ferroviari sia di carattere regionale che extraregionale e fa registrare quotidianamente tra arrivi e partenze una presenza in media di circa seimila viaggiatori;
la questione, oltre all'area lamettina, interessa anche altre stazioni che nel periodo estivo risentono fortemente della riduzione dei servizi all'utenza -:
se il Ministero dei Trasporti intenda intervenire con urgenza presso la società TrenItalia per ripristinare, attraverso la dotazione di un numero qualificato di agenti, il servizio di biglietteria presso la stazione centrale di Sant'Eufemia Lamezia riducendo i gravi disagi che si stanno
ripercuotendo sulla vasta utenza di viaggiatori e, nel contempo, migliorando le condizioni lavorative del personale impegnato;
quali sono i piani aziendali di TrenItalia relativamente ai servizi di biglietteria che, a giudicare da simili provvedimenti, tendono a favorire l'esternalizzazione del servizio verso le agenzie private e le biglietterie automatiche nonostante si tratti di un'attività che la società potrebbe realizzare con proprio personale essendo particolarmente remunerativa per la stessa.
(4-04252)