Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato A
Seduta n. 184 del 5/7/2007
...
(Sezione 9 - Iniziative promosse dal Ministero della pubblica istruzione per il bicentenario della nascita di Garibaldi)
OLIVA, LO MONTE, NERI, RAO e REINA. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il 4 luglio 2007 ricorrono i duecento anni dalla nascita di Giuseppe Garibaldi;
l'evento è annunciato con grande enfasi considerato che alla ricorrenza hanno collaborato le più importanti istituzioni nazionali (Presidenza del Consiglio dei ministri, ministeri, Senato della Repubblica) ed è stato concesso l'alto patronato dei Presidente della Repubblica;
a tale scopo è stato creato un comitato nazionale per le celebrazioni, con un apposito sito internet, e sono state previste numerose iniziative su tutto il territorio nazionale;
tra i tanti eventi annunciati per l'occasione, il più significativo è quello previsto per il 4 luglio 2007 presso l'aula del Senato della Repubblica, che celebra il bicentenario alla presenza delle più alte cariche dello Stato e in diretta televisiva;
l'evento è promosso da un'imponente campagna di comunicazione e per tale ricorrenza il ministero della pubblica istruzione ha bandito un concorso nazionale;
il detto concorso nazionale è stato bandito «con lo scopo di invitare i giovani ad approfondire la conoscenza della figura e dell'opera di Giuseppe Garibaldi, grande ispiratore dell'Italia unita e democratica» e al fine di far «conoscere i valori etico-civili che sono alla base dell'unità d'Italia e della Costituzione repubblicana» -:
in quale misura le iniziative promosse dal ministero della pubblica istruzione abbiano concorso al costo globale delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Garibaldi e quali iniziative concrete abbia intenzione di intraprendere il Ministro interrogato affinché, a distanza di duecento anni, gli studenti siano aiutati a rileggere l'opera di Giuseppe Garibaldi anche alla luce delle ombre che hanno caratterizzato la sua azione e siano spinti ad interrogarsi sui costi che l'unità d'Italia ha comportato per lo sviluppo delle regioni del Meridione, considerato il dualismo strutturale tuttora esistente tra il Centro-Nord e il Sud. (3-01055)