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Allegato B
Seduta n. 189 del 16/7/2007
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere - premesso che:
la stampa nazionale e locale ha dato ampio risalto al triste episodio accaduto il 5 luglio scorso alla Valle dei Templi, la splendida zona archeologica in provincia di Agrigento dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, che ha visto 38 alunni, tra i 6 e i 12 anni, delle scuole statali elementari e medie «Cascino» e «Nuccio», situate nel quartiere popolare di Ballarò di Palermo, a cui non è stato consentito di entrare gratis poiché non in grado di confermare la loro appartenenza alla comunità europea;
l'addetta alla biglietteria, adeguandosi alla lettera alle norme previste in materia dalla Regione Sicilia, non ha consentito l'ingresso a questi 38 bambini, figli di cittadini immigrati, perché non in grado in quel momento di dimostrare la loro cittadinanza italiana; l'episodio denunciato dall'associazione «Ziggurat» che gestisce alcune attività ricreative nei quartieri più a rischio nella città di Palermo, ha suscitato l'unanime condanna ma resta il fatto che è stato compiuto un grave atto discriminatorio che resterà nella memoria dei bambini coinvolti che si sono sentiti esclusi e trattati diversamente dai loro coetanei;
risulta inoltre assurda una normativa regionale che invece di valorizzare la vocazione turistico-culturale del suo territorio, ricco di una storia millenaria in cui si intrecciano culture diverse, pone come limite per l'ingresso gratuito dei bambini l'appartenenza alla comunità europea -:
se non si ritenga opportuno, ferme restando le specifiche competenze in materia da parte degli enti locali, attivarsi
nelle sedi opportune affinché non abbiano più a verificarsi episodi del genere e sia consentito a tutti i bambini, al di là del colore della pelle, delle origini e del credo religioso, di potere accedere in maniera gratuita in luoghi, come la Valle dei Templi, che rappresentano un patrimonio dell'umanità e che, in quanto tali, non possono determinare discriminazione e differenze;
se non si ritenga opportuno invitare le istituzioni regionali competenti ad attivarsi affinché sia rispettato il diritto alla cultura per i minori sancito dalla Convenzione internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dall'Italia.
(2-00665) «Dioguardi, Cardano, Frias».
Interrogazione a risposta in Commissione:
IANNUZZI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
gli Assistenti Tecnici museali sono stati assunti nel 1999 con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale con prestazione lavorativa al 30 per cento di quella a tempo pieno - poi elevata al 50 per cento dal 2003 - inizialmente articolata nelle sole giornate di sabato e domenica;
essi sono stati conservati in servizio e sono a tutt'oggi in servizio per un susseguirsi di proroghe, avendo dimostrato elevata professionalità e svolgendo un'attività assai utile per il funzionamento delle strutture museali;
per questa ragione il Ministero per i beni e le attività culturali ha lodevolmente avviato la procedura per la stabilizzazione di questo personale, attraverso la pubblicazione del relativo avviso di bando sulla Gazzetta Ufficiale - 4o Serie Speciale n. 7 del 23 gennaio 2007, in attuazione dell'articolo 1, commi 519 e 521 della legge finanziaria n. 296 del 2006;
l'articolo 1, comma 56 della legge n. 662 del 1996 esclude espressamente l'applicazione della disciplina in materia di incompatibilità e cumulo di impieghi (di cui all'articolo 58, comma 1 del decreto legislativo n. 29 del 1993 poi confluito nell'articolo 53 del decreto legislativo n. 165 del 2001) ai dipendenti di Pubbliche Amministrazioni con rapporto di lavoro a tempo parziale, con prestazione lavorativa non superiore al 50 per cento di quella a tempo pieno;
la normativa vigente non contiene nessun espresso divieto ad autorizzare un pubblico dipendente assunto con contratto di lavoro part-time non superiore al 50 per cento a svolgere attività lavorativa subordinata a tempo parziale non superiore al 50 per cento presso altra e diversa Pubblica Amministrazione;
al riguardo sono ex lege escluse unicamente le attività lavorative che possono creare conflitti di interesse «in ragione della interferenza con i compiti istituzionali», da individuare «con decreto del Ministro competente di concerto con il Ministro per la Funzione Pubblica» (articolo 1, comma 58 bis della legge n. 662 del 1996);
non appare giusto e coerente con il descritto quadro legislativo negare agli Assistenti Tecnici Museali con rapporto part-time (con prestazione non superiore al 50 per cento) la possibilità di svolgere altra attività lavorativa sino alla concorrenza del tempo pieno;
in risposta ad una precedente interrogazione dell'esponente (n. 5-00702 del 7 febbraio 2007), il Ministro per i beni e le attività culturali ha affermato nella seduta della VII Commissione dell'8 marzo 2007, che «è all'esame degli Uffici un atto di interpretazione, con il quale chiarire la possibilità per gli Assistenti Tecnici Museali di svolgere un'ulteriore attività presso un'altra amministrazione pubblica»;
successivamente, è stata attivata, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 25 agosto 2007 del decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri 21 febbraio 2007, la procedura di stabilizzazione del personale in servizio a tempo determinato, fra i quali 631 Assistenti Tecnici Museali, che dovrebbero essere assunti come Assistenti alla Vigilanza con part-time al 50 per cento;
così tali Assistenti Tecnici Museali hanno la possibilità di essere stabilizzati a tempo parziale e non già tempo pieno, come pure indicato dal Ministro nella risposta alle precedente, menzionata interrogazione;
gli Assistenti Tecnici Museali possono, poi, incrementare le ore di lavoro e fino ad un massimo di 36 ore settimanali solamente grazie al progetto nazionale «Utilizzazione Assistenti Tecnici Museali oltre l'orario di lavoro per una migliore gestione di modelli museali, archivistici e librari», sottoscritto il 21 marzo 2007 dall'Amministrazione con le Organizzazioni Sindacali;
ciò, tuttavia, non si traduce nella modifica della natura del rapporto di lavoro - da tempo parziale a tempo pieno - bensì nella mera utilizzazione di tali lavoratori oltre l'orario di lavoro con un compenso orario di 10,55 euro lordi onnicomprensivi e senza contributi ai fini pensionistici;
in questo contesto è chiaro l'interesse perdurante degli Assistenti Tecnici Museali, che ne abbiamo possibilità, a continuare a svolgere attività lavorativa sempre part-time presso altra Pubblica Amministrazione -:
se il Ministero per i beni e le attività culturali, per tutte queste motivate e fondate ragioni, non ravvisi la necessità di definire, con proprio apposito atto di indirizzo e di interpretazione della normativa vigente, la situazione in parola, chiarendo la possibilità per gli Assistenti Tecnici Museali - assunti con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale con prestazione lavorativa al 50 per cento di quella a tempo pieno - di svolgere legittimamente ulteriore attività lavorativa subordinata part-time non superiore al 50 per cento presso altra Pubblica Amministrazione ed evitando, così la ingiustificata penalizzazione di una categoria di personale che si è segnalata per competenza e professionalità;
se e quali tempi sono previsti per lo svolgimento di una auspicabile nuova procedura per la stabilizzazione di tale personale a tempo pieno.
(5-01280)