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Allegato B
Seduta n. 189 del 16/7/2007
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ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta orale:
HOLZMANN, ANTONIO PEPE, LAMORTE, PROIETTI COSIMI, LEO, CONTENTO, BUONTEMPO, FILIPPONIO TATARELLA, FRASSINETTI, GERMONTANI, ALBERTO GIORGETTI, MENIA, MIGLIORI, PEDRIZZI, RONCHI e SILIQUINI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
con decreto del 7 marzo 2007, n. 45, il Ministro dell'economia e delle finanze ha disposto, al fine di consentire l'accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall'INPDAP, un contributo a carico:
a) dei pensionati già dipendenti pubblici che fruiscono di trattamento a carico delle gestioni pensionistiche dell'INPDAP;
b) dei dipendenti o pensionati di enti e amministrazioni pubbliche iscritti ai fini pensionistici presso enti o gestioni previdenziali diverse dall'INPDAP;
il suddetto decreto ministeriale prevede l'applicazione del principio del cosiddetto «silenzio-assenso», in virtù del quale se un lavoratore o un pensionato non dichiarano esplicitamente «di voler recedere», vengono iscritti di diritto alla «Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali» di cui all'articolo 1, comma 245, della legge 23 dicembre 1996, n. 662;
l'iscrizione alla predetta «Gestione» comporta il prelievo automatico dallo stipendio o dalla pensione di una percentuale pari allo 0,35 per cento della retribuzione contributiva, nel caso dei dipendenti in servizio, e dello 0,15 per cento dell'ammontare lordo della pensione, nel caso di lavoratori in quiescenza;
tale disposizione, in particolare, appare irragionevole soprattutto nei confronti dei pensionati che, statisticamente, sono poco propensi a ricorrere a prestiti personali e altre forme di agevolazione creditizia;
gli enti e le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non stanno adeguatamente informando i soggetti individuati dal decreto di cui, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono a conoscenza;
un siffatto prelievo forzoso, come quello imposto dal decreto n. 45 del 2007, non può basarsi sulla formula del silenzio-assenso, bensì sulla spontanea e convinta adesione di coloro che intendono versare un simile contributo;
appare perlomeno paradossale che tale provvedimento, che si traduce in una ritenuta alla fonte per le predette categorie, venga adottato per mezzo di un atto amministrativo e non, invece, con una disposizione di legge approvata dal Parlamento, il che avrebbe consentito, quantomeno, un ampio dibattito pubblico -:
se il Ministro interrogato non intenda ritirare il provvedimento in questione che determina una grave ingiustizia ai danni dei lavoratori e dei pensionati pubblici ai quali, di fatto, si sta «estorcendo» l'assenso.
(3-01096)
Interrogazione a risposta scritta:
MADERLONI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il Comune di Falconara Marittima (Ancona) ai sensi dell'articolo 145, comma 33, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, aveva presentato al Ministero delle infrastrutture-Dipartimento per le infrastrutture
statali, l'edilizia e la regolazione dei lavori pubblici, un programma denominato «Contratti di quartiere»;
con nota in data 30 maggio 2007 prot. n. 585/C la Divisione V di tale Ministero ha comunicato il nulla osta all'erogazione a favore del Comune di Falconara dell'importo di 826.257,05 euro, corrispondente al 30 per cento dell'importo di 2.754.190,18 euro per l'attuazione del programma in questione;
con decreto ministeriale n. 2524 del 27 dicembre 2001 erano stati ammessi a finanziamento - a valere sulla spesa di 80 milioni di lire autorizzata per l'anno 2001 dall'articolo 145, comma 33, della legge n. 388 del 2000 - i Contratti di quartiere proposti dai Comuni di Falconara Marittima, La Spezia, Montescaglioso, Pescara, Prato e Sulmona facenti parte della graduatoria di cui al decreto ministeriale n. 191 del 25 febbraio 1999;
nonostante le segnalazioni agli organi competenti per evitare la soppressione del predetto capitolo, già emersa in sede di progetto di bilancio di previsione 2007, nel decreto 29 dicembre 2006 (Gazzetta Ufficiale n. 301 del 29 dicembre 2006), il capitolo 7436 non figura;
di conseguenza è stato chiesto al Ministero dell'economia e delle finanze l'applicazione dell'articolo 9-bis della legge n. 468 del 1978 (prelevamento dal fondo per le autorizzazioni di cassa) per un ammontare di 10 milioni di euro necessario alle erogazioni che presumibilmente potranno essere effettuate nel corso del 2007;
il Ministero delle infrastrutture con lettera del 15 giugno 2007 (Div. II - prot. n. 1794/B2) informava il Comune che non era possibile procedere all'erogazione di quanto spettante al Comune di Falconara Marittima fino a quando il Ministero dell'economia e delle finanze non avrà comunicato la disponibilità dei fondi sul capitolo 7436, opportunamente reistituito relativamente alla gestione residui;
le risorse citate sono peraltro indispensabili per pagare i vari stati di avanzamento dei lavori e la loro mancata erogazione mette in grave difficoltà il Comune di Falconara Marittima e gli altri Comuni citati -:
quali provvedimenti intenda adottare il Ministro per rendere disponibili le risorse necessarie all'attuazione dei suddetti contratti di quartiere.
(4-04379)