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Allegato B
Seduta n. 189 del 16/7/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta in Commissione:
BURGIO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
Poste Italiane, la più importante azienda postale italiana, è una società per azioni il cui azionista di maggioranza è lo Stato italiano;
la filiale di Venezia di Poste Italiane S.p.A. sovrintende a centotrentatre uffici postali dislocati sull'intero territorio provinciale veneziano;
risulta agli interroganti che nella filiale di Venezia sia stato pagato ai dipendenti (personale con contratto a tempo determinato e personale con contratto a tempo indeterminato) un numero significativo di ferie non godute;
le ferie sono per legge (a partire dall'articolo 36 della Costituzione e dall'articolo 2109 del Codice Civile) un diritto irrinunciabile dei lavoratori;
risulta agli interroganti che la filiale di Venezia sia l'unica filiale del Veneto in esubero di personale mentre tutte le altre filiali della Regione sono dichiarate in sofferenza e quindi in carenza di personale;
risulta evidente agli interroganti la contraddizione insita nell'esubero di personale e nel contestuale non godimento di ferie che vengono invece retribuite;
lo scorso 7 luglio è stato indetto da tutte le organizzazioni sindacali - con una partecipazione del 70 per cento del personale e con oltre il 50 per cento degli uffici chiusi - uno sciopero della sportelleria e dei direttori degli uffici della filiale di Venezia, proprio per protestare contro questa gestione aziendale (contestabile sia dal punto di vista dell'organizzazione del lavoro sia a causa dell'inadeguatezza dei mezzi e delle strutture sia, infine, a causa di comportamenti reiteratamente offensivi nei confronti dei lavoratori) -:
quale sia il giudizio dei Ministri interpellati sui fatti in parola;
se i Ministri interrogati siano nelle condizioni di acquisire da Poste Italiane le informazioni utili a conoscere l'ammontare dei giorni di ferie non godute che sono state retribuite al personale assunto a tempo indeterminato o a tempo determinato negli ultimi tre anni;
se i Ministri interrogati ritengano legittima questo tipo di prassi e se la ritengano conforme alle norme del Contratto collettivo di lavoro dei dipendenti di Poste Italiane S.p.A.
(5-01282)
Interrogazione a risposta scritta:
CIOCCHETTI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la Fondazione Enasarco ha indetto una gara d'appalto per la gestione di un «contact center» esterno in data 22 giugno 2007;
l'esperienza precedente di un «contact center» esterno ha avuto, a giudizio delle associazioni sindacali dei dipendenti della Fondazione, un esito fallimentare perché, a fronte della spesa sostenuta, non si è registrato alcun miglioramento nelle relazioni esterne con l'utenza;
la Fondazione prevede di impegnare a tal fine una cifra superiore ai 5 milioni di euro, cifra rilevante di per sé ed oltremodo sproporzionata, tenuto conto del saldo negativo del bilancio 2006 pari a circa 21 milioni di euro, soprattutto considerando l'economicità della gestione quale punto prioritario del programma di risanamento dell'ente;
i sindacati dei dipendenti Enasarco hanno ribadito con nota ufficiale del 4 luglio 2007 che nel caso specifico l'utilizzo di personale interno consentirebbe una valorizzazione delle professionalità esistenti ed un risparmio dei costi di gestione che, invece, una politica di esternalizzazione precluderebbe;
la gara è stata bandita con una procedura ristretta accelerata pur non sussistendone i presupposti, visto che il precedente contratto di appalto è stato risolto quasi 6 mesi fa e pertanto l'eventuale urgenza è stata determinata solo dall'inerzia dell'amministrazione e non da fatti imprevedibili;
tale ultima considerazione renderebbe ingiustificata l'adozione della procedura di urgenza che, è bene sottolinearlo, preclude la massima partecipazione dei concorrenti e, conseguentemente, il miglior risultato per la Fondazione -:
se sia a conoscenza dei fatti descritti e, in caso positivo, quali iniziative intenda intraprendere per richiedere l'annullamento della gara in oggetto.
(4-04374)