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Allegato B
Seduta n. 19 del 5/7/2006
ECONOMIA E FINANZE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere - premesso che:
il decreto-legge 8 luglio 2002, n. 138, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2002, n. 178, prevede alcuni interventi finanziari a sostegno delle aziende agricole, colpite dalla grave siccità degli anni 2000-2002;
in particolare i commi 4-bis e 4-decies dell'articolo 13 del predetto provvedimento prevedono alcune agevolazioni integrative per le imprese e le cooperative agricole, ricadenti nei territori danneggiati dalla siccità, concesse dal Fondo di solidarietà nazionale di cui alla legge del 14 febbraio 1992, n. 185, con particolari disposizioni in materia di credito agrario e dei ruoli contributivi ai Consorzi di bonifica;
il comma 4-octies del suesposto articolo 13, autorizza un limite di impegno complessivo di 18 milioni di euro quindicennale per gli interventi previsti a sostegno delle aziende agricole colpite dalla siccità, di cui 10 milioni di euro, vincolati ad un corrispondente cofinanziamento regionale;
con decreti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 6 settembre 2002 e del 1o agosto 2003, sono state erogate alle regioni interessate, le somme corrispondenti la prima annualità del limite di impegno;
a seguito dell'entrata in vigore della legge del 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004), le regioni non hanno potuto dare attuazione alle disposizioni predette in favore delle imprese agricole, per effetto di quanto previsto dai commi da 16 a 20 dell'articolo 3 della legge citata, che prevede il ricorso all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento;
tale disposizione ha reso impossibile alle regioni interessate di procedere ad attualizzare (attraverso l'utilizzazione dei limiti d'impegno) le somme stanziate e ripartite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, vanificando le norme approvate dal Parlamento per sostenere il comparto delle imprese agricole danneggiate dalla siccità;
inoltre sebbene l'articolo 1 comma 3 del decreto-legge 28 febbraio 2005, n. 22, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2005, n. 71, autorizzi la Cassa Depositi e prestiti ad attualizzare gli stanziamenti previsti a sostegno delle imprese agricole come indicato dal suesposto decreto-legge n. 138 del 2002, al momento permane una situazione di grave stallo, in quanto secondo indiscrezioni, si ha notizia che il Ministero dell'economia e delle finanze intenderebbe disporre l'attualizzazione del limite d'impegno su dieci anni e non sui quindici come stabilito;
tale ritardo nell'erogazione di queste risorse danneggia fortemente decine di migliaia di aziende agricole che impiegano circa 200 mila lavoratori -:
quali urgenti iniziative intenda intraprendere per sbloccare la situazione e far rispettare finalmente una disposizione normativa prevista dalla legge n. 178 del 2002 e in realtà mai attuata ed erogare conseguentemente e celermente le risorse necessarie mediante le opportune forme di attualizzazione dei limiti d'impegno approvata dal Parlamento.
(2-00045) «Marinello, Misuraca, Angelino Alfano, Giuseppe Fini, Licastro Scardino, Cossiga, Testoni, Gregorio Fontana, Romagnoli, Paoletti Tangheroni, Di Virgilio, Ceccacci, Gardini, Crimi, Brusco, Bruno, Caligiuri, Campa, Cesaro, Marras, Floresta, Minardo, Mario Pepe, Azzolini, Pescante, Ceroni, Verro, Iannarilli, Lupi,
Aracu, Aprea, Craxi, Romele, Santelli, Garagnani, Mondello, Di Centa, Sanza, Franzoso, Gioacchino Alfano, Boscetto, Paroli, Patarino, Bellotti, Buonfiglio, Ferrigno, Cosenza, Palumbo, Barbieri, Lo Monte, Jannone, Giudice, Tortoli, Ricevuto, Scalia, Catanoso, Lucchese, Ruvolo, Grimaldi».
Interrogazioni a risposta scritta:
RONCONI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
come noto e come già più volte segnalato anche con precedenti iniziative parlamentari ed anche risposte di rappresentanti di governi precedenti fornite ai Presidenti delle Giunte delle regioni Marche ed Umbria - nella considerazione che - non è stato riconosciuto alle popolazioni colpite, a differenza di quelle di altre regioni, dagli eventi sismici del 26 settembre 1997 la possibilità di vedersi ridotta la misura del recupero dei contributi e tributi non versati per effetto delle sospensioni disposte in loro favore;
nonostante che negli scorsi anni, compreso l'ultimo, attraverso ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri sia stata sempre reiterato lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto del 1997 determinando nei fatti un ulteriore rinvio dell'inizio del rimborso dei tributi e contributi da parte degli interessati -:
quali urgenti iniziative intenda assumere al fine di assicurare, già a decorrere dal prossimo esercizio finanziario, la completa equiparazione di trattamento fiscale e contributivo dei soggetti colpiti dal sisma del 1997, che ha colpito i territori delle regioni Umbria e Marche, così come già riconosciuto a coloro che hanno subito danni a seguito del sisma del 1990 in Sicilia o dell'alluvione del Po del 1994.
(4-00452)
STUCCHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che ci siano ancora in stato di dismissione alcuni immobili demaniali in base ad un elenco stilato dal settore Patrimonio e Gestione del territorio del comune di Bergamo, ed in particolare si tratta di cinque caserme (ex caserma Scotti - ex caserma Montelungo - ex caserma Li Gobbi - ex caserma Flores - ex caserma Corridoni), un palazzo storico ex sede comando divisione Legnano, un Centro servizi ministero delle finanze e l'ex carcere Sant'Agata;
non si capisce come mai, in una provincia come quella di Bergamo, carente di spazi da usufruire per strutture pubbliche, si possano lasciare inutilizzati ampi spazi come gli immobili sopraindicati;
ad oggi non si è giunti ad una adeguata ipotesi sui tempi per il completamento dei lavori per uno degli immobili, ovvero il centro servizi, e neanche alla definizione di una possibile destinazione d'uso degli altri complessi che si trovano in uno stato di abbandono, strutturale e architettonico, tale da rendere necessari interventi di restauro conservativo;
il comune di Bergamo vorrebbe attuare importanti opere di recupero, restauro ed utilizzo degli stessi beni demaniali, con destinazioni d'uso di edilizia pubblica, verde pubblico e parcheggio, adeguate alle necessità socio-urbanistiche della città di Bergamo, ma le soluzioni prospettate ancora non hanno trovato alcun riscontro nei competenti organi -:
quali provvedimenti si vogliano intraprendere circa la dismissione degli immobili in oggetto;
quali misure si intendano adottare al fine di stabilire, in tempi ragionevoli e non più procrastinabili, un'adeguata destinazione d'uso degli stessi nel caso questi rimanessero di proprietà demaniale.
(4-00453)
STUCCHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la legge finanziaria per il 2006 (legge n. 266/05) prevede all'articolo 1, commi 331-334, la concessione di un bonus di euro 1.000 per i bambini nati, o adottati, negli anni 2005-2006;
a gennaio 2006 sono state inviate le lettere contenenti le informazioni circa la procedura ed i requisiti necessari per poter riscuotere il bonus, per i figli nati o adottati nel 2005. Il bonus andava incassato presso l'ufficio postale indicato nella lettera;
i requisiti necessari sono:
il reddito complessivo lordo del nucleo familiare che non deve superare i 50.000 euro;
la somma può essere riscossa da chi esercita la potestà genitoriale, deve essere cittadino italiano o dell'Unione europea ed essere residente in Italia;
per l'accesso al servizio è necessaria l'identificazione di chi esercita la potestà genitoriale ed occorrono dati specifici quali: codice fiscale; cittadinanza; comune e provincia di residenza; CAP del comune di residenza; reddito complessivo lordo (ricavato o dalla dichiarazione dei redditi CUD, o da mod. 730, o da mod. Unico - riferita ai redditi dell'anno 2004);
per i figli adottati sono necessari, oltre ai dati citati precedentemente, anche quelli relativi al figlio adottato ed in particolare: codice fiscale (definitivo, attribuito in Italia); cognome e nome; sesso; data di nascita; comune o Stato estero di nascita; data di adozione (data nella quale il giudice ha definitivamente concesso l'adozione);
la suddetta lettera fu inviata, per errore, anche a cittadini non dell'Unione europea creando negli Uffici postali situazioni di tensione in quanto molti tentarono di ottenere comunque, non avendone i requisiti, il bonus, anche con maniere brusche, e per questa ragione alcuni Uffici liquidarono impropriamente l'assegno;
ciò ha creato un serio danno all'erario stante anche l'impossibilità di poter recuperare le somme incassate impropriamente dai cittadini non dell'Unione europea;
già nella passata legislatura l'interrogante aveva segnalato con un atto di sindacato ispettivo (4-20023), senza ricevere risposta, la situazione sopra citata -:
quale sia l'ammontare della somma impropriamente corrisposta dagli uffici postali e se si sia provveduto al loro recupero;
quali misure sono state adottate nei confronti dell'Ente Poste Italiane.
(4-00455)