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Allegato A
Seduta n. 194 del 25/7/2007
(Sezione 11 - Costi della partecipazione italiana al recente vertice del G8 in Germania e orientamenti del Governo in ordine all'effettiva utilità di questi vertici internazionali)
MASCIA e MANTOVANI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
la riunione del G8, che si è tenuta in Germania sul Mar Baltico, nella città balneare di Heiligendamm il 6-7-8 giugno 2007, ha richiesto un enorme dispiegamento finanziario e militare;
è infatti da circa un anno che la Bundeswher lavora ai preparativi del vertice, che sono costati solo per la sicurezza ben 92 milioni di euro dei circa 100 milioni di euro di costi complessivi;
solo la costruzione della recinzione metallica, lunga 12 chilometri e alta 2,5 metri, che corre intorno a Heiligendamm tra foreste e campi, sormontata da telecamere e sensori di movimento (mentre nel terreno venivano installati particolari sistemi di protezione per impedire che qualcuno potesse, attraverso un buco, passarle sotto) è costata 12 milioni di euro;
alla recinzione a mezza luna intorno alla sede del vertice corrispondevano in mare numerose reti stese per tenere lontani nuotatori o sommozzatori;
oltre le reti il ministero della difesa aveva stanziato guardie costiere, polizia federale, la marina con tre cacciamine, che hanno pattugliato la costa per circa 22 chilometri, mentre a distanza stazionava una fregata;
sulla terraferma sono stati impiegati ben 16.000 poliziotti con una spesa di 80 milioni di euro;
ognuna delle otto delegazioni al vertice contava 24 partecipanti;
erano presenti ben 5 mila giornalisti;
secondo uno studio pubblicato sul Der Spiegel, il G8, che, peraltro, aveva nella sua agenda proprio una discussione sul clima, ha prodotto ben 30 mila tonnellate di anidride carbonica a causa delle emissioni degli aerei, degli elicotteri, delle vetture ufficiali per il trasporto dei membri del G8 e delle loro delegazioni (12 mila tonnellate), di quelle causate dai poliziotti e dal personale tecnico logistico (3300 tonnellate), della rete di sicurezza (8000 tonnellate), dei militanti antiglobalizzazione (1600 tonnellate);
a fronte di un simile dispendio di risorse economiche i risultati ottenuti da questo vertice degli otto Paesi più industrializzati non paiono davvero equiparabili; infatti, al centro dei colloqui del vertice vi era senza dubbio l'impegno per un nuovo accordo sul clima. L'esito appare più che deludente non solo perché il Governo americano ha bloccato le richieste di accordi severi e vincolanti subito, ma probabilmente anche perché un vertice dei Paesi più industrializzati che ancora non coinvolga sulla questione degli armamenti o del clima Paesi emergenti, come Cina e India, strutturalmente non può che ottenere scarsi risultati;
neppure le questioni degli aiuti all'Africa, dei diritti dell'uomo, dello status finale del Kossovo, del dossier sul nucleare iraniano, della sicurezza e della fiducia aperte dal cosiddetto «scudo spaziale» americano hanno potuto trovare, forse come ovvio, un'immediata soluzione;
si dimostra crescente ormai da molti anni la contestazione a questi vertici internazionali da parte non solo dei militanti detti «antiglobalizzazione», delle organizzazioni impegnate sul campo, ma, altresì, da sempre più settori dell'opinione pubblica, nonché dagli stessi cittadini dei Paesi, che ospitano i G8 che vedono lese le loro libertà individuali e di movimento;
il nostro Paese resta ancora profondamente offeso e ferito da quanto avvenuto durante l'ultimo vertice del G8 tenutosi a Genova nel 2001, che, oltre ad aver provocato una vittima, resta una pagina non chiarita nella storia della nostra democrazia, e i rischi di problemi per
l'ordine pubblico restano ancora aperti; a tal fine, a parere degli interroganti, sarebbe da riconsiderare la scelta, comunicata dal Presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi e dal Ministro degli affari esteri Massimo D'Alema, di svolgere l'edizione del 2009 del G8 presso l'isola Maddalena in Sardegna, parco nazionale;
inoltre, i due anni di lavori preparatori già previsti rischiano anche di peggiorare un ecosistema già duramente provato, di sconvolgere l'isola e la vita dei residenti che sarà interessata da sicuri disagi -:
quanto sia costata la partecipazione italiana al vertice del G8 in Germania e se non sia il caso che il Governo italiano, visti i costi e, ad avviso degli interroganti, l'inutilità politica di tali appuntamenti, sia il primo Governo europeo ad affermare con chiarezza che questi vertici internazionali non si possono e non si devono più organizzare, avanzando così una proposta per il superamento di queste strutture.
(3-01130)
(24 luglio 2007)