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Allegato B
Seduta n. 196 del 27/7/2007
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DIFESA
Interrogazione a risposta in Commissione:
BURGIO, ROCCHI e DE CRISTOFARO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il Genio militare di Pavia («Arsenale di Pavia»), più esattamente Ventiduesimo stabilimento genio militare di Pavia prima del '98 era l'unico stabilimento di quarto
grado per mezzi e materiali del Genio in grado di curare l'approvvigionamento e il mantenimento di tutti i mezzi e materiali del Genio;
il Genio militare di Pavia dava assistenza logistica a tutti i reparti del Genio per la risoluzione di ogni problematica tecnica non risolvibile a livello di reparto nonché la formazione di sottoufficiali meccanici di officina e capi di laboratorio del Genio, attività oggi svolta (principalmente da un punto di vista teorico e senza pratica concreta a causa della mancanza degli strumenti, che consistono appunto in Laboratori di lavorazione di stabilimento, presenti a Pavia) dalla ex-scuola del Genio di Roma;
il Genio di Pavia - che in passato ha svolto un importante ruolo in interventi di emergenza alle popolazioni civili colpite da calamità naturali quali l'alluvione di Firenze e della Valtellina, i terremoti del Friuli e in Irpinia - dispone tuttora di laboratori, macchinari ed impianti in buone condizioni, quasi tutti a norma e presenta ampie infrastrutture ben raccordate sia alle strade ed autostrade esistenti sia alla ferrovia sia alla viabilità fluviale (scalo sul Ticino, navigabile e collegato al Po e all'Adriatico);
lo Stabilimento, che annovera ad oggi oltre 200 dipendenti, è tuttora funzionante e svolge un ruolo di notevole importanza per l'Esercito italiano;
oltre alle attività più specificatamente militari il Genio Militare di Pavia è in grado di garantire:
la gestione del parco autogru, con esecuzione delle operazioni di omologazione all'origine, gestione della loro verifica periodica sull'intero territorio nazionale con effettuazione a domicilio di piccoli interventi correttivi eseguibili in loco o dove non eseguibile ricovero e riparazione presso lo stabilimento;
la manutenzione ordinaria e straordinaria di immobili (soggiorni militari, caserme eccetera) evitando così gli appalti e le esternalizzazioni. È in grado di progettare e realizzare mobili ed infissi;
attività di tipografia: matrici per la stampa, testi a grande tiratura compresi i lavori di legatoria, cartellonistica, che da tempo realizza cartelli segnaletici militari ed anti-infortunistici per tutto il territorio nazionale;
riparazioni di containers, roulottes, unità abitative, unità servizi (docce servizi igienici lavanderie, forni, gruppi, frigoriferi, panifici) che coinvolgono le più diverse specializzazioni tutte presenti nella struttura: operai meccanici, falegnami, elettricisti, sellai, verniciatori eccetera;
formazione didattica (teorica e pratica) legata all'insegnamento al personale tecnico dei reparti dell'Esercito. Il Genio Militare di Pavia è la sede ideale per una simile attività, data la possibilità di esercitazioni pratiche e non meramente teoriche. Anche l'attività addestrativa anti-infortunistica può essere fatta e già c'è una lunga esperienza in questo campo;
la manutenzione periodica di estintori d'incendio;
la possibile sinergia con il Laboratorio Pontieri di Piacenza al fine della costituzione di un Polo di mantenimento dei materiali del Genio, senza perdite occupazionali né a Pavia né a Piacenza;
la Commissione designata per l'elaborazione di una proposta di soluzione delle problematiche funzionali e occupazionali che investono arsenali e stabilimenti a carattere tecnico-industriale del Ministero della difesa ha espresso un parere attestante il mancato interesse strategico del Genio militare di Pavia, ridefinendolo non più necessario e ipotizzandone la dismissione;
in questi anni le maestranze hanno saputo soddisfare appieno, con professionalità e duttilità, le esigenze dell'Ispettorato logistico dell'esercito connesse con la riparazione di mezzi e materiali del Genio provenienti dai teatri operativi, degli shelter
della sanità, nonché delle tende pneumatiche e della relativa impiantistica, evitandone l'esternalizzazione;
l'eventuale chiusura dello Stabilimento o la delocalizzazione delle attività da esso svolte provocherebbe un grave contraccolpo sulla situazione occupazionale della città di Pavia, già duramente colpita da un lungo processo di deindustrializzazione che ha visto la chiusura di numerose importanti aziende manifatturiere -:
quali misure il Ministro interrogato intenda adottare per evitare che le ristrettezze finanziarie determinino la dismissione dell'unico Stabilimento del Genio in Italia e per evitare di disperdere risorse umane, strumentali, tecniche, operative e produttive in possesso del Genio militare di Pavia, che potrebbero essere eventualmente tutelate mediante una opportuna riconversione delle attività svolte dallo Stabilimento al settore della Protezione civile.
(5-01367)
Interrogazione a risposta scritta:
PINI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il 78o Reggimento di Fanteria «Lupi di Toscana» vanta una lunga storia ed una brillante tradizione, che vien fatta risalire alla partecipazione dei volontari toscani alle guerre d'indipendenza;
il reparto è ospitato dal 1947 nella caserma «Gonzaga», che si trova a ridosso del confine tra i territori comunali di Firenze e Scandicci;
lo Stato Maggiore dell'Esercito è apparentemente orientato a sciogliere il predetto Reggimento «Lupi di Toscana», preferendo mantenere in vita altri reparti di tradizione e passato meno luminosi -:
se effettivamente lo Stato Maggiore dell'esercito intenda procedere allo scioglimento del 78o Reggimento e per quali ragioni, tenuto conto che, qualora la decisione sia stata effettivamente presa, la sopravvivenza dei Lupi di Toscana verrà sacrificata a vantaggio di quella di altre meno prestigiose unità.
(4-04548)