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Allegato A
Seduta n. 199 del 1/8/2007
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
(Sezione 1 - Iniziative in materia di controlli sull'attività dei dipendenti pubblici e sanzioni disciplinari previste dall'articolo 27 del nuovo contratto collettivo di lavoro dei dipendenti statali)
LA RUSSA, CONTENTO, MENIA, LA MORTE, PROIETTI COSIMI, ANTONIO PEPE, ANGELA NAPOLI, GERMONTANI, MIGLIORI, FRASSINETTI, LEO e CONSOLO. - Al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
da quando è «nato» il secondo Governo Prodi, il Ministro interrogato ha sempre dichiarato che la principale missione istituzionale dell'Esecutivo è quella di riformare i processi di funzionamento della pubblica amministrazione, partendo proprio dalla lotta selvaggia alle sacche di improduttività che «regnerebbero» nel pubblico impiego;
secondo quanto riportato dagli organi di stampa di questi ultimi giorni, il Governo si accingerebbe a rendere ancora più «incisiva» la campagna anti-assenteismo nei confronti dei pubblici dipendenti cosiddetti «fannulloni», che abbonderebbero soprattutto nelle amministrazioni centrali dello Stato;
la risposta da dare alla complessa problematica dei controlli sull'attività dei pubblici dipendenti di qualsiasi livello e qualifica funzionale dovrebbe comportare la rivisitazione del vigente impianto normativo, che, nell'esperienza di questi ultimi anni, ha evidenziato tutta la sua inefficacia;
oltre ad esercitare un'incisiva attività di controllo sui pubblici dipendenti di ruolo, il Governo dovrebbe monitorare costantemente, e soprattutto, anche l'attività di coloro che, non essendo pubblici dipendenti, sono incaricati di funzioni dirigenziali, ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, e successive integrazioni e modificazioni: incarichi che hanno un costo esorbitante per le casse dello Stato e che andrebbero limitati alle posizioni apicali delle amministrazioni centrali dello Stato (segretari generali, capi dipartimento);
la condicio sine qua non per rendere più competitivo il nostro Paese è rappresentata dalla necessità di ridisegnare gli interi processi di organizzazione lavorativa, facendo leva unicamente sulla meritocrazia e non su altri criteri di valutazione;
in contrasto con quanto ufficialmente dichiarato dal Governo e, in particolare, dal Ministro interrogato, in materia di lotta all'inefficienza dell'apparato pubblico, risulterebbe, in base a recenti notizie di stampa, che l'Aran e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative abbiano sottoscritto il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dei pubblici dipendenti appartenenti alle amministrazioni centrali dello Stato, con una significativa e clamorosa novità: l'applicazione di una minore sanzione disciplinare, rispetto al passato, per i comportamenti
volti ad eludere i sistemi di rilevamento elettronico della presenza e ad alterare i fogli di presenza -:
se risponda al vero quanto dichiarato in premessa con riferimento all'articolo 27 del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti statali e, in tal caso, quali iniziative concrete il Governo intenda responsabilmente assumere, al fine di non cadere nella palese contraddizione evidenziata tra le dichiarazioni pubbliche di natura programmatica rese soprattutto dal Ministro interrogato e quanto realmente accaduto in sede di accordo tra Aran e sindacati. (3-01158)
(31 luglio 2007)