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Allegato A
Seduta n. 199 del 1/8/2007
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(Sezione 13 - Orientamenti del Governo sugli strumenti legislativi da adottare in relazione al «protocollo di intesa sul welfare»)
PELLEGRINO, BONELLI, BALDUCCI, BOATO, CASSOLA, DE ZULUETA, FRANCESCATO, FUNDARÒ, LION, CAMILLO PIAZZA, POLETTI, TREPICCIONE e ZANELLA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
l'accordo sul precariato, contenuto fra le misure relative al welfare, il cui provvedimento il Governo si accinge a presentare al Consiglio dei ministri, prevede iniziative i cui obiettivi economici sono importanti, come la riduzione del costo del lavoro, e proposte le cui finalità sociali sono quelle di contrastare le condizioni di lavoro precario, in particolare tra i giovani nell'accesso al mercato del lavoro;
tali misure dovrebbero consentire misure di stabilizzazione del lavoro precario che costituiscano sostanzialmente un superamento della cosiddetta «legge Biagi» e tuttavia, allo stato delle informazioni in merito all'intesa fra Governo e organizzazioni sindacali, sono ancora insufficienti e non risolutive dinnanzi all'emergenza sociale, giacché non incidono sulla temporaneità delle opportunità di lavoro e dei modelli contrattuali che disciplinano l'ingresso e la presenza nel mercato del lavoro;
il programma dell'Unione - come hanno ricordato esponenti del Governo - prevede di promuovere ed estendere come forma ordinaria di occupazione il lavoro a tempo indeterminato e che le forme di lavoro a termine debbano essere motivate solo sulla base di ragioni obiettive e di specifiche fattispecie che ne configurino il carattere eccezionale e temporaneo;
i Verdi ritengono che il Governo debba pensare di più ai giovani, senza temere i poteri forti, e che l'intesa sia doverosa per assicurare un futuro ai nostri giovani e per superare lo scandalo di un precariato dilagante, ritenendo fondamentale innovare sostanzialmente e modificare radicalmente gli attuali contratti a tempo determinato;
i Verdi non hanno affermato di voler stravolgere, ma semmai di migliorare «il protocollo di intesa sul welfare», con scelte radicali ed innovative in materia di precarietà nell'accesso al mercato e nel mondo del lavoro, e ritengono che l'Unione abbia il dovere di trovare un'intesa, per rispettare il voto dei propri elettori, per dare risposte a milioni di giovani precari. Il Parlamento è sovrano e potrà migliorare il testo, soprattutto nella lotta al precariato;
si prospetta la possibilità che le misure relative al welfare siano inserite dal Governo nella prossima manovra di bilancio e, in particolare, nel disegno di legge finanziaria -:
quali siano gli orientamenti del Governo in ordine alla possibilità che le misure sul welfare siano parte della manovra di bilancio e se, invece, non ritenga opportuno presentare un disegno di legge autonomo dalla manovra di bilancio, che sia rimesso ad un confronto parlamentare non pregiudizievole, dunque aperto alle modifiche che appaiono necessarie su punti essenziali e che prevedano innovazione, ricerca, competitività di qualità e ambiente quali indicatori di competitività per una economia avanzata e qualitativamente innovativa. (3-01170)
(31 luglio 2007)