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Allegato B
Seduta n. 200 del 2/8/2007
TRASPORTI
Interrogazioni a risposta scritta:
TURCI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
da un articolo uscito sul quotidiano La Stampa di mercoledì 1o agosto, risulta che, nella mattinata di ieri, martedì 31 agosto 2007, la polizia di Enna ha arrestato Filadelfo Magnano, negli anni direttore e funzionario degli uffici della motorizzazione di mezza Sicilia, con l'accusa di aver organizzato e diretto un giro di patenti facili;
la cosa sconcertante è che quello di ieri era il quarto ordine di custodia cautelare eseguito nei confronti di Magnano, a partire dagli anni '90 e che i gestori di autoscuole di tutta l'isola, sapevano che dove c'era Magnano il giro delle patenti diventata un affare estremamente facile e redditizio;
quella che faceva capo a Filadelfo Magnano era, in effetti un'organizzazione efficientissima che gestiva un giro enorme di aspiranti patentati provenienti da mezza Italia compresi numerosi cittadini extracomunitari, con una percentuale di promossi nella sola provincia di Enna del 94 per cento, un dato fuori statistica;
per una somma che andava dai 1400 ai 1600 euro, sono state rilasciate migliaia di patenti molte delle quali a cinesi, indiani, romeni, pakistani che spesso non parlavano nemmeno una parola di italiano e che venivano fermati alla guida di auto con regolare patente di guida italiana;
le indagini, iniziate nel settembre 2005, si sono concluse con l'arresto di 14 persone fra cui funzionari della motorizzazione di Enna, titolari e dipendenti di autoscuole, con accuse che vanno dall'associazione a delinquere, alla concussione, alla corruzione, all'abuso d'ufficio;
come evidenziato dai fatti raccontati, ci troviamo di fronte ad una vera e propria situazione di impunità che avrebbe consentito a Filadelfo Magnano, secondo le accuse, di intascare mazzette per vent'anni, dirigendo gli uffici della motorizzazione di mezza Sicilia senza essere mai stato rimosso dall'incarico; neppure dopo ben tre arresti, ed anzi ogni volta reinsediato su una poltrona dalla quale poteva perpetrare i suoi traffici -:
quale sia stato lo sviluppo di carriera di Filadelfo Magnano;
quali misure siano state adottate in relazione ai vari arresti dallo stesso subiti;
quali meccanismi amministrativi e disciplinari abbiano permesso al signor Filadelfo Magnano e ai suoi complici di continuare per anni la loro attività, anche dopo gli arresti subiti più volte dallo stesso;
se la possibilità di continuare a perpetrare i reati di cui sopra sia addebitabile alla mancata applicazione delle norme esistenti da parte dei dirigenti cui il Magnano doveva rispondere o se invece e inoltre le norme stesse non fossero adeguate a impedire quanto verificatosi;
quali provvedimenti il Governo intenda assumere e se, in particolare, anche dopo i recenti scandali del professor M. a Milano e dei casi di assenteismo all'ospedale di Perugia, non intenda davvero avviare una svolta nella gestione della pubblica amministrazione.
(4-04632)
FASOLINO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il Comune di Capaccio ricomprende nel suo territorio il sito archeologico di Paestum, giacimento culturale di valenza eccelsa, patrimonio mondiale dell'UNESCO, meta di milioni di visitatori provenienti da tutti i continenti;
alla frequentazione archeologica si aggiunge il turismo balneare per oltre 500 mila presenze registrate annue;
il bacino di utenza afferente alla stazione di Capaccio assomma a circa 50.070 residenti fissi;
il solo Comune di Capaccio annovera oltre 20.000 cittadini residenti fissi che durante la stagione estiva subiscono un notevole incremento numerico;
sul territorio comunale insistono numerosi alberghi, di tutte le categorie, pensioni, villaggi turistici, campeggi, ristoranti;
inoltre, vi è fiorente l'industria casearia incentrata sulla zootecnia bufalina, con allevamenti di capi selezionati e indenni per migliaia di addetti; artigianato e commercio sono fiorenti; ai confini comunali nell'area verso sud, insiste uno dei nuclei industriali più avanzati e tecnologici d'Italia, con oltre 1000 addetti. L'agricoltura è sviluppata a livelli di eccellenza, con prodotti tipici e pregiati (fragole, carciofi, meloni, cocomeri e frutta di ogni genere, ortaggi vari);
dopo il notevole ridimensionamento dello scalo FS di Paestum la stazione di Capaccio ha corrisposto alla domanda molteplice e diffusa di mobilità su ferro accrescendo nel tempo il volume di trasportati e di merci al punto che, negli anni passati, anche per soddisfare giuste aspettative di turisti e pendolari l'interrogante aveva richiesto alle autorità nazionali e regionali (Napoli) almeno tre fermate di treni Intercity nella stazione di Capaccio (Reggio Calabria centrale-Milano centrale e viceversa e Reggio Calabria centrale-Roma Termini quest'ultimo solo nei giorni festivi e la domenica);
è stato altresì tenuto un incontro al compartimento di Napoli, con lusinghieri apprezzamenti sulla validità della richiesta;
inopinatamente, Trenitalia non solo disattende le giuste aspettative, addirittura prevede per uno scalo così importante e fruito, l'eliminazione degli edifici, con conseguenze gravissime: via i parcheggi, già faticosamente realizzati; banchine di transito e di attesa scoperte ed esposte, di volta in volta, al sole cocente, alla pioggia, alla grandine, al vento, al freddo, al gelo, fuori portata per vecchi e disabili (dove andranno?), contravvenendo ad elementari norme igienico-sanitarie, anche le toilettes saranno eliminate. Roba da terzo mondo! Un vero colpo, che rompe gli equilibri economici raggiunti e rischia di far precipitare l'immagine e «l'appeal» internazionali conseguiti con il duro lavoro e l'intelligenza di operatori e di cittadini;
la situazione è resa ancora più grave dalla concomitante difficoltà che incontrano le relazioni su gomma da e per Battipaglia perdurando l'assenza di una strada protetta tra l'autostrada Salerno-Reggio Calabria e la superstrada del Cilento, con code interminabili soprattutto durante i mesi estivi, le festività e i fine settimana;
in data 31 luglio 2007, il Consiglio comunale di Capaccio ha deliberato la sua opposizione al paventato ridimensionamento della struttura;
se non intenda con opportuna urgenza sollecitare Trenitalia a rivedere gli sciagurati orientamenti dinanzi esposti ed a prevedere, in alternativa, un potenziamento dello scalo ferroviario di Capaccio anche in sintonia con le dichiarazioni rese dal medesimo Ministero interrogato in una riunione durante la recente campagna amministrativa del Comune di Capaccio.
(4-04644)
CREMA. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il tanto auspicato Dipartimento per la sicurezza stradale, anche se ridimensionato a Direzione generale del Dipartimento Trasporti Terrestri all'interno del Ministero dei Trasporti, si trova in fase di elaborazione e in definizione nella sua struttura e competenze, in uno schema di decreto del Presidente della Repubblica di riorganizzazione del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero dei Trasporti, a seguito della loro separazione avvenuta lo scorso anno;
l'interrogante ritiene che per risolvere ovvero migliorare il problema relativo alla sicurezza stradale, sarebbe stato necessario istituire un organismo centrale con competenza specifica in materia di sicurezza stradale e concrete possibilità di intervento sulla gestione della mobilità stradale e sul ripristino della sicurezza stradale anche e soprattutto in sostituzione degli enti proprietari delle strade, qualora quest'ultimi risultino inottemperanti;
a giudizio dell'interrogante, la soppressione dell'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, col conseguente venir meno di quella fondamentale attività di coordinamento dell'operato degli Enti proprietari delle strade ai fini di una corretta applicazione delle norme del Codice della strada, non ha fatto altro che ridurre le possibilità di controllo sulla sicurezza stradale;
la Comunità Europea ci ha esplicitamente posto come obiettivo da raggiungere entro il decennio la riduzione del 50 per cento del numero di incidenti stradali, cosa che difficilmente potrà realizzarsi in un contesto come quello odierno in cui tutte le esperienze svolte, sia al livello di Commissioni Ministeriali che di tavoli di confronto con le istituzioni e i soggetti interessati, dimostrano la sostanziale paralisi del settore;
in questa situazione appare quanto mai necessario rendere operativa la Direzione di nuova istituzione, dotandola, con apposito provvedimento normativo, di tutti quegli strumenti necessari a garantire la sicurezza stradale sull'intero territorio nazionale, con particolare riferimento al potere di emanare direttive in materia di circolazione stradale di cui all'articolo 45 del decreto legislativo n. 285 del 1992, attualmente inattuato (vedi nota prot. n. 2580/05 del 28 settembre 2005 del ministero in risposta alla Interrogazione parlamentare n. 4-09201 presentata dall'interrogante al Senato in data 27 luglio 2005) -:
se e in che tempi intende provvedere a sanare il vuoto venutosi a creare in un settore nevralgico come quello della sicurezza stradale, dotando finalmente l'istituendo Dipartimento di tutte le prerogative e competenze necessarie a garantire quella incisività, continuità e certezza di cui il settore necessita anche e soprattutto nell'espletamento della fondamentale attività di controllo nei confronti degli Enti proprietari delle strade;
se non si ritenga opportuno, a tal specifico riguardo, prevedere meccanismi sanzionatori adeguati nei confronti di questi ultimi in caso di inottemperanza alle direttive impartite dai competenti Uffici del Ministero dei Trasporti.
(4-04645)
RAMPELLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
venerdì 20 luglio 2007, all'interno della Stazione F.S. Tuscolana, nell'area che si affaccia su Via della Stazione Tuscolana all'altezza dei civici n. 74/76/78/80, si è sviluppato un incendio che ha gravemente danneggiato alcuni capannoni con copertura in eternit (materiale costituito da amianto e cemento);
l'altissima pericolosità dei materiali combusti nel corso del violento incendio, che ha devastato i capannoni ubicati all'interno dell'area facente parte della Stazione F.S. Tuscolana, ha messo a serio rischio la salute dei cittadini residenti negli stabili presenti lungo Via della Stazione Tuscolana e nelle vie limitrofe e adiacenti;
l'amianto, componente principale dell'eternit, è nocivo alla salute per le capacità di rilasciare fibre potenzialmente inalabili e che possono determinare l'insorgere di gravi ed irreversibili patologie dell'apparato respiratorio;
già in passato dai cittadini era stata segnalata alle istituzioni locali tale situazione di costante pericolo determinata dalla presenza delle coperture in eternit dei capannoni che sono rimasti coinvolti nell'incendio del 20 luglio 2007 e in altre
strutture deposito o officina limitrofe a ridosso della Stazione F.S. Tuscolana -:
quali iniziative intenda intraprendere per ottenere l'immediata bonifica delle coperture in eternit combuste, in ottemperanza alle disposizioni della legge n. 257 del 1992 e del decreto ministeriale del 6 settembre 1994 sui metodi di bonifica e sulle norme di sicurezza da seguire durante questo tipo di interventi;
se non ritenga opportuno procedere alla bonifica e alla messa in sicurezza delle strutture portanti coinvolte nel rogo nonché allo smaltimento di tutto il materiale di risulta;
se, in aggiunta ai precedenti interventi, non ritenga altresì necessario provvedere in tempi rapidi alla verifica e alla messa in sicurezza di tutte le coperture dello stesso materiale nocivo, anche di quelle non coinvolte dall'incendio secondo le disposizioni delle normative vigenti per la valutazione del rischio.
(4-04655)