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Allegato B
Seduta n. 203 del 12/9/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
LOMAGLIO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
nel call center Nissafone srl di Caltanissetta, società che fa parte del gruppo Jet Multimedia Spa, specializzata nella gestione di centralini telefonici privati, teleconnessioni, ed in generale servizi di telefonia, sono stati assunti in questi anni circa 240 dipendenti con contratti di collaborazione a progetto, caratterizzati da rapporti di lavoro atipici, che hanno contenuti e modalità di applicazione in contrasto con la normativa vigente;
va sottolineato che a seguito dell'attività ispettiva dei funzionari dell'Ispettorato del lavoro di Caltanissetta svoltasi nel mese di agosto 2006, è scaturito un ampio contenzioso in ordine alla qualificazione dei rapporti di collaborazione a progetto utilizzati dalla Nissafone;
in particolare la società de quo, constatato l'illecito amministrativo, è stata diffidata dall'Ispettorato del lavoro a ridefinire in rapporti di natura subordinata i 240 contratti a progetto stipulati negli anni dal 2004 al 2006, in palese violazione della circolare ministeriale n. 17/06 del 14 giugno;
nel tentativo di superare le gravi contestazioni dell'Ispettorato del lavoro, risulta che su iniziativa della direzione aziendale sia stata eletta, da un ristretto numero di lavoratori, una rappresentanza sindacale, con procedure assai discutibili e certamente non democratiche;
in data 26 aprile 2007 dopo l'elezione della Rsu, contestata da buona parte dei lavoratori, il sindacato UGL, territoriale e regionale, siglava un accordo sindacale aziendale con il quale si sanciva la trasformazione dei contratti di lavoro a progetto in contratti di lavoro subordinato «intermittente» e quindi in successivi contratti di lavoro subordinato part-time al 50 per cento su «base meritocratica»;
in base all'accordo il programma di stabilizzazione dovrebbe comunque interessare nella sua fase conclusiva soltanto 30 lavoratori e con decorrenza giugno-luglio 2007;
successivamente la società ha invitato i lavoratori a sottoscrivere un verbale di conciliazione in sede sindacale per la trasformazione del contratto a progetto in contratto ad «intermittenza» altrimenti definito «a chiamata», con la rinuncia da
parte dei lavoratori ad ogni pretesa sia contrattuale che economica del precedente rapporto di lavoro -:
quali iniziative intenda adottare il Ministro del lavoro per garantire il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori, lesi profondamente dalla società Nissafone srl di Caltanissetta, al fine di evitare che perduri una grave condizione di precariato, anche evidenziata ad avviso dell'interrogante dalla sostanziale illegittimità dei contenuti attribuiti a tali rapporti di lavoro, posti in essere in evidente violazione con la normativa vigente;
se il Ministro del lavoro intenda accertare la veridicità di quanto esposto dall'interrogante avvalendosi delle risultanze dell'attività ispettiva svolta dall'Ispettorato del lavoro di Caltanissetta, ed in particolare delle violazioni della circolare n. 17 del 14 giugno 2006;
se in caso di riscontro positivo, ritenga opportuno istituire un tavolo di confronto tra le parti al fine di individuare una opportuna soluzione alla vicenda, che porti alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro e al rispetto dei più elementari diritti dei lavoratori.
(4-04773)
MAZZOCCHI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
risulterebbe che le organizzazioni sindacali Cgil, Uil, Snade, Ugl e Rdb avrebbero richiesto, in data 4 settembre 2007, al Presidente della Fondazione Enasarco e al Direttore generale Enasarco, delle precisazioni in merito ad alcune questioni sollevate dal personale medesimo;
a tal proposito, il personale risulterebbe aver manifestato la propria preoccupazione relativamente al sopravvenire di gravi patologie, anche di tipo oncologico, tra i colleghi medesimi;
tali patologie sembrerebbero esser riconducibili alla presenza di agenti nocivi, quali ad esempio l'amianto, coibente ampiamente utilizzato all'epoca in cui risale la costruzione degli edifici, atti ad inquinare la qualità dell'ambiente ed, in particolare, dell'aria circostante;
le perplessità avanzate dal personale Enasarco risulterebbero esser state avallate anche dagli inquilini degli immobili ad uso abitativo della Fondazione medesima;
stante la delicatezza ma, soprattutto la rilevanza della materia della sicurezza sul lavoro, concepita come un insieme di condizioni di lavoro che non alterino in alcun modo la salute delle persone, garantita non solo dal decreto legislativo n. 626 del 1994 ma dalla stessa Costituzione ai sensi della quale la salvaguardia della persona umana e della sua integrità psico-fisica rappresenta un principio assoluto e incondizionato;
ad oggi, risulterebbero esser state disattese non solo le richieste avanzate dal personale in merito all'effettuazione di una rilevazione dei parametri ambientali con annessa analisi delle condizioni igienico-sanitarie all'interno dei locali ove lo stesso svolge le proprie mansioni; ma non risulterebbe nemmeno esser stata avviata una procedura di verifica della concreta applicazione delle norme generali di sicurezza per quel che concerne gli impianti elettrici, i videoterminali, le strutture e gli arredi;
a tali omissioni da parte dei competenti uffici della Fondazione si aggiungerebbero quelle inerenti la concreta applicazione delle norme di sicurezza negli immobili ad uso abitativo e quelle preventive della salute ad oggi seriamente compromesse dall'installazione di impianti di radiofonia mobile sui terrazzi condominiali -:
se i fatti corrispondano al vero e, in caso affermativo, a fronte delle problematiche testé prospettate, quali iniziative ritengano opportuno adottare affinché non solo l'ente avvii una politica seria e responsabile di prevenzione e di controllo in materia di sicurezza e salute attraverso l'adozione di misure concrete negli immobili di cui lo stesso risulta esser titolare e,
conseguentemente, venga tutelata la salute quale fondamentale diritto dell'individuo ma, ancor più importante, affinché vengano accertate le cause concrete delle patologie manifestatesi.
(4-04783)
TAGLIALATELA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nel Comune di Bacoli (Napoli) sono attivi da anni e con importanti risultati sia produttivi che occupazionali i Cantieri di Baia Spa che negli anni 2006 e 2007 hanno anche investito oltre 4.000.000,00 di euro assistiti da un contratto di programma della Regione Campania;
in questi anni sono state assunte 30 nuove unità lavorative di cui 20 residenti nel territorio di Bacoli (Napoli) e le aziende di subfornitura dei Cantieri di Baia hanno assunto 25 nuovi addetti per rispondere alla crescente domanda di mercato;
i Cantieri di Baia nell'anno 2008 continueranno ad investire nell'ammodernamento degli impianti in modo da produrre imbarcazioni tecnologicamente sempre più avanzate e questo determinerà una ulteriore crescita occupazionale;
i Cantieri di Baia sono ormai parte attiva ed integrante del territorio flegreo e del suo tessuto vitale ed è di estrema importanza che le istituzioni pubbliche valorizzino questa come altre risorse imprenditoriali;
per la ripresa economica di tutta l'area flegrea è fondamentale non osteggiare le attività imprenditoriali capaci di coniugare sviluppo economico ed occupazionale;
l'industria diportistica di Baia rappresenta attualmente uno dei pochi esempi di attività caratterizzata da efficienza ed efficacia occupazionale e produttiva;
recentemente il Sindaco di Bacoli ha ipotizzato in più occasioni un progetto di delocalizzazione del polo produttivo della diportistica di Baia, fatto questo che determinerebbe gravi problemi ai lavoratori ed all'economia del territorio interessato -:
quali provvedimenti si intendano adottare per scongiurare gli eventuali effetti negativi sia da un punto di vista occupazionale che imprenditoriale derivanti dalla delocalizzazione dei cantieri di Baia che determinerebbe una considerevole perdita di posti di lavoro ed una ricaduta negativa sull'economia del territorio.
(4-04785)