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Allegato B
Seduta n. 206 del 18/9/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
IX Commissione:
GIBELLI, GRIMOLDI, GARAVAGLIA, MONTANI, ALESSANDRI, BRICOLO e CAPARINI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
ormai quotidianamente articoli di stampa riportano e denunciano aggressioni di ogni genere a cui sono sottoposti i viaggiatori di Trenitalia S.p.a.;
l'ultimo episodio riportato dalle cronache di giovedì 2 agosto riguarda l'aggressione subita da una signora sulla tratta notturna Bari-Milano;
l'episodio descritto con dovizia di particolari crea un notevole allarme sociale, posto che la sicurezza dei viaggiatori è quotidianamente messa a repentaglio da delinquenti di ogni genere che impunemente irrompono nelle cabine dei viaggiatori rapinandoli e usando loro minaccia e violenza;
nonostante le ripetute denunce nulla è mai stato fatto per contrastare il grave fenomeno;
molto spesso i responsabili della sorveglianza delle carrozze vengono a loro volta minacciati e messi nell'impossibilità di intervenire;
le cabine dei viaggiatori non risultano dotate di alcun accorgimento atto ad impedire effrazioni ed irruzioni -:
quali azioni si intendano porre in essere al fine di stroncare tale fenomeno
criminale e se non intendano dotare i convogli maggiormente a rischio di agenti di polizia ferroviaria o di vigilantes che possano efficacemente prevenire e neutralizzare questi episodi di criminalità o, in alternativa, sopprimere i convogli a rischio atteso che né il Governo, né Trenitalia S.p.a. sono in grado di garantire la sicurezza dei cittadini utenti.
(5-01452)
MOFFA e CATANOSO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
come riferiscono le organizzazioni sindacali dei lavoratori dell'Enav di Catania, contrariamente a quanto pianificato nelle scorse settimane, la prevista ed indispensabile implementazione del servizio Apron presso l'aeroporto «Filippo Eredia» è stata rimandata a data da destinarsi, perdendo con ciò l'ulteriore occasione per risolvere definitivamente l'annoso problema della movimentazione sui piazzali aeroportuali, problema che si acuisce fortemente nella stagione a maggior richiesta di traffico aereo, e in barba alla legge n. 265 del 9 novembre 2004 emanata in materia di Apron Service, legge che stabilisce compiti, funzioni e responsabilità degli attori aeroportuali che concorrono alla fornitura del servizio medesimo;
il colpevole, a giudizio dell'interpellante, ritardo non è imputabile al management di Enav spa ma agli amministratori della società di gestione aeroportuale dello scalo etneo, Sac spa;
la gravità dell'accaduto è da fare ricadere sulla Sac spa in quanto dalla stessa società di gestione derivano le forti limitazioni tecnologiche e strutturali, vedi limitazione della capacità aeroportuale, la disordinata movimentazione sui piazzali con la relativa scarsa sicurezza per uomini e mezzi che in esso operano;
all'Enav si potrebbe imputare il fatto che subisce in relativo silenzio le inefficienze della Sac anziché svolgere un ruolo di impulso e traino attivo utilizzando i propri mezzi ed il proprio personale, anziché farsi continuamente schiacciare da altri soggetti istituzionali;
all'Enac si potrebbe imputare, a giudizio dell'interrogante, la mancata attività di controllo e di indirizzo e ancora non si comprendono le ragioni dell'affidamento della concessione quarantennale e della gestione totale dello scalo etneo;
la mancata implementazione del servizio Apron causerà sicuramente numerosi inconvenienti aeronautici, come dimostra quanto avvenuto nel mese di luglio del 2006 quando, per citare soltanto gli ultimi e più pericolosi inconvenienti aeronautici, nell'aerea di manovra due aeromobili effettuassero il push-back contemporaneamente e soltanto il tempestivo intervento del controllore di volo ha evitato che i due aeromobili, uno di Meridiana e l'altro di Alpieagles, si scontrassero tra loro;
sempre nello stesso mese, una autovettura della Windjet, attraversava ad alta velocità da sinistra verso destra il raccordo «C» del piazzale nello stesso istante in cui un aeromobile stava effettuando il rullaggio per posizionarsi sulla testata pista in attesa di decollare;
il 1o ottobre, un interpista tagliava la strada sul raccordo «C» ad un aeromobile in fase di rullaggio, proveniente dalla linea «B» verso i parcheggi 20/21: e altri inconvenienti più o meno gravi che qui non sono rappresentati ma pienamente documentati nei registri operativi di Enav;
tutti questi inconvenienti potevano essere evitati con l'implementazione del servizio Apron ma, a giudizio dell'interrogante, il management della Sac spa si occupa in primo luogo di altro anziché dedicarsi alla sicurezza aeroportuale (vedi costruzione torre servizi che limita la visuale della torre di controllo su una importante porzione di spazio aereo) -:
se il ministro interrogato voglia accertare quanto indicato in premessa e se intende attivare i propri uffici nei confronti dell'Enac affinché avvii una seria, profonda ed ultimativa indagine nei confronti
della gestione operativa della Sac spa senza escludere a priori la possibilità, una volta accertate le responsabilità, di procedere alla revoca della concessione.
(5-01453)
MARIO RICCI, OLIVIERI e LOCATELLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nonostante i vari interventi ministeriali, Rete Ferroviaria Italiana continua nel programma di disimpegno del servizio pubblico di traghettamento nello Stretto di Messina, coinvolgendo in un'inarrestabile emorragia occupazionale i ferrovieri marittimi e i lavoratori occupati nell'indotto;
nell'arco di un decennio si è passati dai circa 2.000 occupati nel settore agli odierni 550;
Rfi - Direzione Navigazione - ha indetto le gare d'appalto per un nuovo affidamento della gestione dei bar e della pulizia sulle navi traghetto della flotta pubblica;
la Società Cooperativa Garibaldi, attuale gestore del servizio, non ha potuto partecipare alle gare d'appalto per la mancanza di requisiti richiesti da Rfi già nella fase di preselezione;
il 31 agosto e il 30 settembre prossimo venturo andranno a scadere le proroghe già concesse alla Cooperativa Garibaldi per la gestione della pulizia e dei bar e si determineranno i licenziamenti per esubero dei 45 lavoratori attualmente impiegati nel servizio;
i predetti bandi di gara sono stati contestati dalle organizzazioni sindacali che ne hanno chiesto l'annullamento per il mancato rispetto dei Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro di categoria (ccnl Turismo);
nel dettaglio:
assenza di garanzie per i dipendenti in caso di cambio gestione, così come specificato nel settore pubblici esercizi e nella consolidata normativa di legge;
esigua durata dell'appalto che alimenta la precarietà e non contribuisce alla qualità del servizio;
possibilità di subappalto che creerebbe ulteriore frantumazione delle attività e possibili forme di turbativa; sistema di aggiudicazione al maggior ribasso che esclude ogni possibile valutazione sulla qualità del servizio da rendere;
impraticabilità del servizio di pulizia da effettuare unicamente nelle brevissime soste delle navi in porto -:
se il Ministero dei trasporti non valuti opportuno intervenire presso Rfi - Direzione Navigazione - per chiedere l'annullamento dei bandi di gara e quali iniziative s'intendano intraprendere a tutela dei 45 lavoratori a rischio di licenziamento e in garanzia di un servizio dignitoso dal punto di vista igienico sanitario.
(5-01454)
BARBI e MANTINI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il collegamento marittimo con le Isole Eolie, come già più volte segnalato, risulta da anni inadeguato rispetto alle reali necessità dell'arcipelago, determinando seri danni alle popolazioni residenti sia nel periodo invernale, sia nel periodo estivo, colpendo negativamente i flussi turistici, fonte economica primaria per tutte le comunità del territorio;
l'arcipelago delle Eolie, riconosciuto dall'Unesco «Patrimonio Mondiale dell'Umanità» grazie alla ricchezza di specificità territoriali di interesse storico, artistico, culturale, ambientale e naturalistico uniche in tutto il Paese e negli ultimi anni destinatario di un flusso sempre crescente di turisti nazionali e internazionali, rischia di subire un serio danno a causa della mancanza di opportuni servizi di comunicazione marittima e questo soprattutto nella prospettiva della destagionalizzazione, ossia di allungare le possibilità turistiche e culturali di fruizione del territorio oltre lo stretto ambito estivo;
i già scarsi collegamenti tra l'arcipelago oliano e la terraferma rischiano ora di essere del tutto interrotti, con gravissimo danno non solo delle popolazioni residenti ma dell'intero Paese, a causa dell'annunciata sospensione del servizio di trasporto marittimo tra Napoli e le Isole Eolie attualmente svolto dalla società concessionaria Siremar con frequenza almeno settimanale;
la ventilata soppressione del collegamento navale costituirebbe una irragionevole e gravissima lesione dei sacrosanti diritti dei residenti, dell'interesse pubblico e della natura stessa di servizio pubblico svolto con concessione, obbligando il Governo concedente alla totale revisione della stessa -:
quali misure intenda assumere per scongiurare, anche stimolando lo svolgimento di un ruolo responsabile da parte della Regione Sicilia, l'assoluta interruzione dei servizi di collegamento navale tra le Isole Eolie e Napoli, come annunciato dalla società concessionaria Siremar, nonché quali altre misure intenda assumere per potenziare le forme di trasporto, non solo marittimo, in un periodo più esteso dei soli mesi di luglio ed agosto.
(5-01455)
PEDRINI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il sistema di trasporto ferroviario intermodale nel nostro Paese non riesce a trovare adeguata affermazione;
il trasporto terrestre in Italia, infatti, viene effettuato solamente nella misura dell'8 per cento attraverso trasporto ferroviario e nel restante 92 per cento attraverso trasporto stradale;
il Governo ha posto tra le proprie priorità un forte impegno per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente e per un riequilibrio modale nel sistema dei trasporti in Italia, ripensando ad una allocazione più equilibrata delle risorse finanziarie tra trasporto ferroviario e trasporto stradale;
il trasporto stradale delle merci pericolose implica seri rischi per la nostra popolazione, quotidianamente esposta sulle strade italiane;
l'articolo 38 della legge n. 166 del 2002 ha previsto lo stanziamento di incentivi, per il trasporto ferroviario intermodale e delle merci pericolose, e di contributi per la costruzione dei mezzi necessari all'espletamento di tali attività (container, carri ferroviari per merci pericolose, eccetera);
in applicazione della suddetta legge, sono stati regolarmente erogati i finanziamenti maturati per l'anno 2004, mentre l'erogazione prevista per il successivo biennio 2005-2006 è stata interrotta, in osservanza di quanto previsto dai commi 511 e 512 dell'articolo 1 della legge n.296 del 2006 (Legge Finanziaria 2007);
tali commi, modificando la disciplina dei contributi pluriennali da parte dello Stato, hanno demandato, nel caso di specie, al Ministro dell'Economia ed al Ministro dei Trasporti, in quanto competenti, l'emanazione di decreti interministeriali ad hoc per l'erogazione dei contributi pluriennali residui;
gli organi competenti dell'Unione Europea hanno più volte espresso parere positivo sul testo della legge n.166 del 2002;
gli operatori del settore interessati al percepire i contributi stanziati in favore del trasporto ferroviario intermodale (circa 170 aziende), a conclusione dell'iter previsto per la percezione dei contributi in argomento, hanno già ottenuto da parte del Ministero il riconoscimento dei diritti a ricevere tali finanziamenti;
in forza del predetto riconoscimento, le aziende interessate hanno anticipato, per le spese conseguenti allo svolgimento della propria attività, la quasi totalità dei contributi stanziati e si trovano a dover
ancora percepire per il triennio 2004-2006 complessivamente 150 milioni di euro;
gli operatori hanno pieno diritto a ricevere tali importi, avendo anche superato con esito positivo i controlli ministeriali effettuati per la verifica del compimento di tutte le condizioni richieste dalla legge;
la mancata applicazione di quanto stabilito dalla legge n.166 del 2002 comporterà l'incremento del trasporto stradale di merci, anche pericolose, in Italia, con rischi serissimi per la salvaguardia ambientale e per la salute dei cittadini -:
se, di concerto con il Ministro dell'Economia, il Ministro dei Trasporti abbia già disposto l'emanazione dei decreti ministeriali stabiliti dalla legge 296/2006 per la prossima finestra di pagamenti e non ritenga altresì opportuno prevedere ulteriori stanziamenti, per il triennio successivo a quello previsto, nella prossima Legge Finanziaria 2008.
(5-01456)