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Allegato A
Seduta n. 207 del 19/9/2007
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(Sezione 2 - Intendimenti del Governo rispetto agli impegni assunti con il Dpef 2008-2011 in tema di pressione fiscale)
MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'aumento della pressione fiscale conseguente alle misure adottate con la legge finanziaria per l'anno 2007 ha suscitato reazioni negative da parte di tutte le categorie dei contribuenti e non ha riscontrato nemmeno il favore dell'elettorato dell'attuale maggioranza, a causa della maggiore tassazione che ha colpito indistintamente anche i nuclei familiari;
accertate le maggiori entrate tributarie riscosse sia nel 2006 che nel 2007 (cosiddetto «tesoretto»), il Governo, pressato in particolare dai partiti della sinistra più radicale e della Margherita, ha anticipato con varie dichiarazioni rilasciate alla stampa di voler adottare nel disegno di legge finanziaria per il 2008 misure per la riduzione del carico fiscale, dando priorità alle fasce più deboli;
nel documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2008-2011, il Governo si è impegnato, già a decorrere dal 2008, a rimodulare il profilo dell'imposta e della tassazione sui redditi personali per sostenere i redditi più bassi;
inoltre, il documento di programmazione economico-finanziaria prevede la restituzione delle detrazioni per i figli ai contribuenti incapienti, con un miglioramento degli assegni familiari; in particolare, per quanto concerne l'Ici, si prevede che sarà ridotta l'imposta sulla prima casa, già a partire dal 2008;
la riduzione della pressione fiscale è correlata anche alle risorse che il Governo intende conseguire da una decisa politica di riduzione permanente della spesa corrente pubblica;
la risoluzione presentata dall'attuale maggioranza e approvata dall'Assemblea della Camera dei deputati contiene fra gli impegni, al punto n. B 3, quello di «finalizzare le eventuali maggiori entrate derivanti dalla politica di contrasto dell'evasione fiscale, qualora permanenti, a riduzioni della pressione fiscale prioritariamente per le fasce più deboli, nell'ambito di un programma di generale riduzione del prelievo fiscale su famiglie ed imprese, già a partire dalla legge finanziaria per il 2008»;
nella trasmissione di Porta a porta, andata in onda la sera del 17 settembre 2007, il Presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, ha dichiarato che non ci sarà alcuna riduzione della pressione fiscale per i cittadini nel disegno di legge finanziaria per il 2008, a causa della mancanza di risorse finanziarie -:
se gli impegni assunti in sede di risoluzione sul documento di programmazione
economico-finanziaria 2008-2011 in materia di riduzione della pressione fiscale, sia sulle persone fisiche che sulle persone giuridiche, ricorrentemente confermati da dichiarazioni politiche degli esponenti dei partiti della maggioranza sugli organi di stampa, abbiano ancora validità e dunque se il Governo intenda mantenerli.(3-01222)
(18 settembre 2007)