Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 209 del 24/9/2007
...
INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
DE CRISTOFARO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel pomeriggio del 7 settembre il Capo di Gabinetto della Prefettura di Napoli dottor Pansa ha ricevuto una delegazione del «Coordinamento di Lotta Per il Lavoro» e dell'«Unione Disoccupati Organizzati» i quali hanno rappresentato la necessità che le istituzioni locali, con il sostegno del Governo nazionale, affrontino concretamente il problema relativo alle prospettive occupazionali per i disoccupati che fra circa sei mesi avranno terminato il percorso formativo previsto dal progetto «I.so.la»;
il rappresentante del Prefetto nell'assumere le istanze avanzate dagli interlocutori ha comunicato il prossimo impegno del Governo con esponenti della Regione, della Provincia, e del Comune di Napoli, nell'ottica di finalizzare concretamente il progetto «I.so.la»;
mentre si svolgeva l'incontro con la delegazione dei disoccupati organizzati, in piazza Plebiscito circa ottocento disoccupati del Coordinamento, regolarmente autorizzati, manifestavano in sostegno della loro lotta ma erano impediti dal raggiungere il tratto sottostante l'Ufficio territoriale del governo da uno sbarramento della Celere;
risulta evidente come tale dispiegamento di poliziotti e l'atteggiamento intimidatorio messo in atto nei confronti dei manifestanti appaiano del tutto incongrui, se non addirittura provocatori, nei confronti di cittadini che manifestano liberamente e pacificamente per il loro diritto al lavoro, oltre che rischiare di determinare tensioni e che facilmente possono sfociare in tafferugli come di fatto è accaduto -:
se il Ministro sia a conoscenza di tale circostanza e come motivi l'atteggiamento delle forze di polizia nel corso di una manifestazioni regolarmente autorizzata e del tutto pacifica.
(4-04911)
IACOMINO e DE CRISTOFARO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 30 gennaio 2007, con l'atto n. 4-02372, l'interrogante, aveva sottoposto all'attenzione del Ministro dello Sviluppo
Economico, la grave situazione in cui si erano venuti a trovare i soci della Cooperativa «Regione Campania 349» finalizzata alla costruzione di abitazioni popolari e convenzionata con il Comune di Pollena Trocchia, i quali, pur avendo sempre versato le rate del mutuo collettivo, non sono riusciti ad ottenere, nell'arco di oltre 15 anni, la legittima assegnazione degli alloggi, dai quali, addirittura stanno per essere sfrattati, in seguito al mancato intervento dei Comune al fine di tutelare i suoi cittadini per difendere il diritto all'assegnazione degli alloggi, secondo quanto stipulato nella stessa Convenzione con la cooperativa;
i soci della Cooperativa «Regione Campania 349» dopo numerose manifestazioni di massa ed iniziative giudiziarie, sono stati costretti a ricorrere al TAR Campania (ricorso n. 4691 del 2006), al fine di diffidare il Comune di Pollena Trocchia a revocare le convenzioni in diritto di superficie degli immobili compresi nel piano di zona per l'edilizia economica e popolare siti alla Masseria de Carolis, realizzati dalla Cooperativa edilizia Regione Campania 349;
il Tar Campania, in accoglimento del citato ricorso con sentenza n. 9564 del 15 novembre 2006 ha ordinato all'amministrazione di provvedere, in ordine alla diffida del 3 aprile 2006, e nel perdurare dell'inerzia dell'amministrazione, alla nomina di un commissario ad acta; nonostante detta nomina sia stata osteggiata dall'amministrazione comunale che ha chiesto ed ottenuto diversi rinvii, in fine, con sentenza n. 6932 del 12 luglio 2007, il TAR Campania ha ritenuto di concedere un ultimo termine perentorio all'amministrazione, per la nomina di un funzionario da parte della Prefettura di Napoli in veste di commissario ad acta che dovrà sostituirsi all'amministrazione comunale e procedere alla decadenza delle convenzioni tra il Comune di Pollena Trocchia e la Cooperativa in oggetto;
essendo detto termine perentorio, intimato dal TAR Campania con la richiamata sentenza del 12 luglio 2007, trascorso senza alcun risultato -:
quali urgenti iniziative il Ministro interrogato intende assumere al fine di accelerare la nomina del Commissario ad acta, da parte del Prefetto di Napoli così come disposta dalla sentenza del TAR Campania n. 6932 del 12 luglio 2007.
(4-04913)
STUCCHI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
si apprende da organi di stampa locali che nella mattinata di mercoledì 19 settembre, la caserma dei carabinieri di via Adula a Verdello (Bergamo), è stata oggetto dell'azione devastatrice compiuta da un extracomunitario;
intorno alle 8,30 di mattina, un nigeriano di 28 anni si è presentato alla suddetta caserma chiedendo di essere ricevuto dal maresciallo. Alla risposta del carabiniere, in funzione di piantone, che il maresciallo non era presente in sede, per motivi di servizio, l'uomo è andato in escandescenza, staccando i quadri e frantumandoli, sradicando le sedie, scardinando la porta d'ingresso della caserma, rompendo l'insegna e lanciando alcuni arredi in strada che hanno colpito tra gli altri un motociclista che sfortunatamente passava di lì;
nella sede sono intervenute numerose pattuglie appartenenti alla caserma di Verdello, a quella di Osio Sotto e al nucleo operativo e radiomobile di Treviglio. Dopo una breve colluttazione i militari sono riusciti ad arrestare l'extracomunitario, il quale una volta in carcere, prima di essere rinchiuso, avrebbe nuovamente dato in escandescenza;
ora il nigeriano senza fissa dimora e senza documenti si trova in carcere con l'accusa di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento aggravato;
i carabinieri non hanno saputo spiegare il reale fattore scatenante la rabbia dell'uomo, anche se sembrerebbe imputabile ad una vendetta contro di loro in quanto lo avrebbero già arrestato nel 2004, data alla quale il nigeriano fa risalire l'inizio dei suoi guai;
ciò che è accaduto nella caserma di Verdello non è purtroppo un episodio isolato. Bergamo e provincia sono state spesso scenario di atti vandalici, e di vere e proprie aggressioni, anche rivolte a esponenti della politica locale -:
se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
quali provvedimenti intendano adottare, nei confronti degli extracomunitari privi di regolari documenti, al fine di evitare che fatti di questo tipo si possano verificare in futuro ai danni delle forze dell'ordine che quotidianamente sono impegnate nella tutela della sicurezza dei cittadini.
(4-04915)
ZANELLA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
martedì 18 settembre scorso, verso sera, un caccia usa F-16, partito dalla base di Aviano, è precipitato sulla Val di Zoldo Alto (Belluno) nel corso di una esercitazione, schiantandosi al suolo, il tutto a poche decine di metri da un gruppo di abitazioni delle frazioni Fusine e Soramaè;
l'aereo militare americano si è disintegrato sotto gli occhi sbalorditi dei residenti, in un vicino boschetto, rilasciando, insieme a fiamme e dense volute di fumo, un forte odore di cherosene e l'impressione che solo il caso e una manovra accorta e coraggiosa del pilota abbiano evitato che l'incidente si trasformasse in tragedia;
l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto, inviata dal prefetto, ha fatto prelievi per verificare un eventuale inquinamento ambientale e ha rilevato nella zona la presenza di idrazina, sostanza altamente tossica e cancerogena presente nel propellente che si è sparsa in tutta l'area finendo probabilmente nelle acque del vicino torrente Maè;
l'F-16 dell'aviazione americana, partito poco prima dalla base di Aviano, ha perso il controllo forse a causa del maltempo;
l'istituzione di una commissione qualificata che si occuperà di stabilire le cause dell'incidente è stata annunciata più tardi in una nota del 31. Fighter Wing;
l'incidente è stato subito coperto dal segreto militare;
solo due giorni prima l'incidente, era giunta la conferma da parte del Natural Resources Defense Council di Washington che nella base Usaf di Aviano sono dislocate 50 bombe termonucleari (da Il Manifesto, 20 settembre 2007) -:
se il Governo non intenda approfondire il motivo per cui le autorità americane avrebbero apposto immediatamente il segreto militare a tale incidente;
se il Governo non consideri necessario approfondire nei modi che gli sono propri se questo incidente abbia causato danni ambientali e di quale rilevanza, in modo da tutelare la popolazione locale da eventuali contaminazioni;
se il Governo non voglia chiarire se la rotta di questo aereo militare era stata comunicata al centro di controllo italiano e come mai fosse così vicina a dei centri abitati;
se il Governo non intenda assicurarsi che le rotte di tali esercitazioni siano sicure e più in generale, che la presenza di tali installazioni militari non sia troppo pericolosa per la popolazione civile;
se il Governo, vista la pericolosità della presenza di tali basi militari e delle loro esercitazioni, che si espresse al massimo livello nella tragedia del Cermis, non intenda avviare una politica di riduzione di tali installazioni sul territorio italiano.
(4-04917)
MURA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il quotidiano La Repubblica di venerdì 21 settembre 2007 ha pubblicato un articolo a firma Massimo Calandri dal titolo «Burlando contromano sulla superstrada»;
nel pezzo si riporta che Claudio Burlando, attualmente Presidente della Regione Liguria ed ex ministro e parlamentare della Repubblica, nella giornata di domenica 16 settembre 2007 alla guida di un'autovettura Mitsubishi Space Runner, avrebbe percorso una strada in senso contrario a quello consentito nei pressi del casello autostradale Genova-Aeroporto;
si riporta inoltre che nel corso del tragitto contro mano avrebbe rischiato più volte scontri con le vetture che procedevano nell'unico senso di marcia consentito;
dopo circa un chilometro l'auto che procedeva contro mano sarebbe stata fermata da una pattuglia della polizia stradale inviata dal locale centro operativo autostradale presso il casello di Genova Aeroporto;
alla richiesta di presentare i documenti da parte degli agenti della polizia stradale l'interessato avrebbe mostrato la tessera di deputato, carica attualmente non ricoperta da Claudio Burlando;
gli agenti della polizia stradale non avrebbero elevato alcuna contravvenzione lasciando andare l'interessato, limitandosi a redigere in seguito una relazione di servizio -:
se quanto riportato in premessa corrisponda al vero, quali siano le cause che abbiano indotto gli agenti della polizia stradale a non sanzionare l'accaduto, come previsto dal codice della strada e quali misure intenda adottare in proposito.
(4-04924)
RAMPELLI, MELONI, ALEMANNO, CONSOLO, MAZZOCCHI, MOFFA e PROIETTI COSIMI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
si è venuta a creare, ormai da lungo tempo, una situazione intollerabile per il mercato domenicale di Porta Portese a Roma, noto ben al di là dei confini della Capitale in quanto meta da decenni di turisti, storici dell'arte e dell'architettura e caratteristi di tutto il mondo;
è andato sempre più aumentando il numero di venditori abusivi di ogni genere di mercanzia, spesso anche di dubbia provenienza con grave pregiudizio per l'immagine stessa di Porta Portese oltre che della serenità e del diritto alla sicurezza dei cittadini residenti;
soprattutto in alcune ore della domenica, in assenza del servizio di vigilanza effettuato dalla polizia municipale, si assiste a situazioni di palese illegalità, che vanno dagli atti intimidatori alla vendita di merci dalla provenienza dubbia;
le lamentele dei cittadini della zona, oltre che dei commercianti che regolarmente esercitano la loro attività, non hanno avuto sinora alcun esito e vanno ad aggiungersi ad altre situazioni di emergenza della zona, quali il mercato Portuense, la stazione di Trastevere e le strade interne della zona di Porta Portese ormai oggetto di degrado, abbandono e fenomeni di illegalità;
sulla via Portuense, inoltre, vicino alla zona di Porta Portese, si è andato sempre più estendendo un mercato domenicale gestito da Rom, che occupano con arroganza tutta la carreggiata della strada con la loro merce dozzinale, spesso sporca - quindi potenzialmente pericolosa sotto l'aspetto igienico - e sempre di provenienza non certificabile, che ha anche l'effetto di rendere impossibile l'uscita dei residenti dai palazzi circostanti;
a causa di questo stato di cose, i cittadini della zona nella giornata di domenica sono di fatto dei veri e propri ostaggi degli ambulanti, non potendo spostare l'auto né passeggiare liberamente,
con evidenti conseguenze negative soprattutto in caso di emergenza o pericolo;
ai problemi di vivibilità evidenziati, si aggiunge anche quello economico determinato dal naturale deprezzamento degli immobili della zona e la conseguente difficoltà per i residenti che decidessero di vendere l'abitazione e trasferirsi altrove;
è del tutto evidente che si tratta di una situazione che determina episodi di intolleranza da parte dei cittadini esasperati per l'inerzia delle autorità e il proliferare di ambulanti abusivi, attività illecite, aumento dei furti e altri tipi di reati connessi -:
se sia a conoscenza della emergenza sicurezza e del degrado complessivo del mercato romano di fama internazionale di Porta Portese;
quali provvedimenti intenda adottare per garantire un adeguato livello di sicurezza ai cittadini della zona;
se non ritenga opportuno sensibilizzare nelle sedi istituzionali anche l'amministrazione comunale di Roma affinché ponga in essere tutte le iniziative di sua competenza per garantire condizioni di vita dignitose ai residenti di Porta Portese e delle zone adiacenti, con impiego costante e massiccio della polizia municipale e l'eventuale richiesta al prefetto e al questore di disporre servizi straordinari, commisurati alla massa di circa 50.000 visitatori per domenica che sono ospitati dal mercato in oggetto.
(4-04926)