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Allegato B
Seduta n. 209 del 24/9/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
VIII Commissione:
FOTI e RAMPELLI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
notizie di stampa (Libertà di venerdì 8 giugno 2007 Provincia) riferiscono di una lettera inviata dal Ministro Di Pietro al presidente della Comunità montana di Valtrebbia Mauro Guarnieri nella quale - in merito al cantiere chiuso oramai da dieci anni sulla strada statale 45 di Val Trebbia, in provincia di Piacenza - testualmente si legge: «Per quanto riguarda il tratto Perino-Cernusca ho provveduto ad interessare l'Anas la quale ha confermato la redazione del progetto definitivo per il completamento funzionale della struttura e la relativa pubblicazione del bando di appalto in data 24 marzo 2006. L'intervento "in stallo" per indisponibilità di risorse finanziarie risulta ora compreso nel redigendo programma 2007-2011 per un importo pari a 18 milioni 742 mila 320 euro con "priorità alta". L'approvazione di tale programma prevista entro l'estate consentirà l'aggiudicazione dei lavori»;
è ormai imminente l'inizio della stagione autunnale -:
se e quando i lavori di cui in premessa saranno aggiudicati e quando sia possibile ipotizzarne l'avvio.
(5-01497)
REALACCI e MARIANI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
nella risposta alla interrogazione n. 5-01170 il Ministero delle infrastrutture indicava l'apertura al traffico della SGC Firenze-Pisa-Livorno entro la fine di luglio 2007;
a metà settembre 2007 ancora non risulterebbe essere stato effettuato il collaudo del tratto finale nonostante i lavori sembrerebbero essere stati terminati;
nella stessa risposta si indica come periodo necessario al completamento dei lavori 500 giorni, un impegno assunto dal Ministero delle infrastrutture, necessari a completare le opere di viabilità che renderanno scorrevole il nodo tra Aurelia, SGC e autostrada zona Navicelli-Aeroporto, ma senza che sia chiara la data di avvio dei lavori -:
se sia in grado di chiarire con esattezza la data collaudo del nuovo tratto SGC, indicando conseguentemente la data
del rilascio delle autorizzazioni a SALT (concessionaria dell'Autostrada Ligure Toscana), al fine di procedere all'esecuzione delle opere di raccordo, e quella dell'avvio concreto dei lavori per il completamento delle opere e della viabilità di raccordo.
(5-01498)
PERUGIA e CACCIARI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
tra le grandi opere è inserita la costruzione della nuova autostrada BRE.BE.MI (Milano - Bergamo - Brescia);
in pochi anni è raddoppiato il preventivo di quest'opera rispetto alle previsioni iniziali;
in base a questo scostamento, che gli interroganti giudicano clamoroso, andrebbe rivista la gara di concessione;
per i problemi di mobilità di persone e merci che provoca un blocco totale sulle tangenziali di Milano, quest'opera - sempre ad avviso degli interroganti - è l'ultima in ordine di importanza rispetto al potenziamento ferroviario e alla Pedemontana lombarda;
risulta dagli organi di informazione specialistica che la Corte dei Conti abbia sollevato una serie di obiezioni, alle quali sarebbe subordinata la prosecuzione dell'iter istituzionale di quest'opera -:
se risponda al vero che la Corte dei conti abbia effettivamente sollevato obiezioni rispetto alla realizzazione dell'opera di cui in premessa e, in questo caso, se il Ministro ritenga di poter rendere noti al Parlamento - nei tempi, nei modi e nelle forme che riterrà opportuni - i contenuti delle eventuali osservazioni della Corte dei Conti, al fine di verificare la congruità dell'opera e l'effettivo interesse pubblico della stessa per le popolazioni locali.
(5-01499)
Interrogazione a risposta scritta:
BONELLI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
come evidenziato da alcuni giornali locali, il Governo italiano sta valutando l'ipotesi di dare il via libera all'ampliamento dell'aeroporto di Viterbo in vista della sua ridefinizione come sede del traffico low-cost, in modo da creare il terzo polo aeroportuale del Lazio;
ogni decisione su un nuovo aeroporto deve tenere conto dell'impatto sull'ambiente circostante, della necessità di non costruire un numero eccessivo di infrastrutture sullo stesso territorio, e deve essere coerente con la finalità di gestire il trasporto aereo considerando il fatto che si tratta di una delle attività che più danni provoca all'equilibrio della biosfera;
appare evidente la necessità di disporre un'adeguata valutazione dell'impatto ambientale dell'opera;
tra le azioni necessarie per contenere gli effetti del surriscaldamento del clima un ruolo di rilievo occupa quella della riduzione del trasporto aereo, le cui emissioni contribuiscono in modo negativo sugli equilibri climatici;
è noto che la presenza di un'infrastruttura aeroportuale comporta conseguenze dannose per la salute degli abitanti delle zone circostanti, sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti;
i consumi energetici del trasporto aereo sono incomparabilmente più elevati rispetto ad altre forme di mobilità e comportano un inevitabile aumento dei costi, spesso sostenuti dal pubblico erario, sia con finanziamenti diretti sia concedendo alle compagnie aeree agevolazioni di vario tipo;
la localizzazione di un'infrastruttura ad uso turistico a Viterbo sarebbe del tutto insensata, se si tiene conto che il trasporto
pubblico da Viterbo a Roma è assicurato da una linea ferroviaria del tutto inadeguata e con tempi di percorrenza decisamente troppo lunghi per rendere appetibile la scelta di Viterbo come scalo aeroportuale per i voli turistici;
l'impatto dell'aeroporto in un'area di grande pregio ambientale, storico, culturale, sociale ed economico sarebbe a dir poco devastante, considerato che sarebbe interessata l'area delle terme e del Bulicame che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identità storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico;
interi popolosi quartieri della città di Viterbo verrebbero colpiti da un inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianità di decine di migliaia di residenti -:
se i ministri interrogati non ritengano inidoneo il sito di Viterbo per i motivi esposti in premessa e soprattutto alla luce delle carenze infrastrutturali dianzi evidenziate e che potrebbero vanificare un ingente investimento di risorse pubbliche per una struttura che risulterebbe inevitabilmente sottoutilizzata;
se il Governo non intenda garantire che, oltre all'espletamento delle procedure per la valutazione di impatto ambientale dell'opera previste dalla legislazione nazionale, venga effettuata anche la valutazione ambientale strategica, così come stabilito dalla normativa comunitaria in materia.
(4-04912)