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Allegato B
Seduta n. 209 del 24/9/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
ATTILI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la Società Quay Royal Olbia Srl, ha presentato istanza di concessione demaniale marittima diretta a realizzare un porto turistico in località Molo Brin nel comune di Olbia;
convocata il 5 settembre 2007 si è tenuta in Olbia la Conferenza di servizi per acquisire i pareri previsti per l'approvazione del progetto definitivo delle opere in oggetto. La Conferenza si è chiusa il 20 settembre 2007;
la procedura è a parere dello scrivente viziata per il fatto che nella precedente Conferenza del 25 maggio 2005 la Sovrintendenza aveva espresso parere negativo sul progetto che perciò non ha ancora superato la fase preliminare in quanto non sono mai state attivate le conseguenti procedure (articolo 14-quater legge n. 241);
secondo l'assessorato difesa ambiente della RAS (regione autonoma della Sardegna) è necessaria la V.I.A., da parte del Ministero dell'ambiente, che non è stata richiesta;
soprattutto è necessaria, prima dell'approvazione del progetto, la variante al Piano regolatore portuale, fondamentale per valutare ed inquadrare i singoli interventi in un porto con problemi notevoli legati ai flussi di traffico ed alla posizione geografica;
in questo senso si è espresso il 4 settembre 2007 l'Assessorato regionale trasporti motivando così il suo parere negativo sul progetto e ritenendo ineludibile l'adozione della variante al Piano regolatore portuale;
nella stessa direzione si era già mossa la determinazione n. 377 del 23 maggio
1997 dell'Assessorato regionale ai lavori pubblici sottolineando la priorità logica e cronologica dell'approvazione della variante al Piano regolatore portuale;
la provincia Gallura ha espresso in Conferenza di servizi un circostanziato parere negativo;
inopinatamente il presidente dell'autorità portuale di Olbia in contrasto con le posizioni su riportate ha sostenuto la tesi del comune di Olbia che ritiene irrilevanti tutte le osservazioni critiche tendenti a rendere regolare il rilascio della concessione;
una procedura illegittima renderà inevitabile l'intervento degli organi di controllo con l'unico risultato di bloccare un'opera che può essere utile alla città, per cui non si comprende la fretta dell'Ente locale -:
se la posizione assunta dal presidente dell'autorità portuale di Olbia in Conferenza di servizi sia legittima o in contrasto con le leggi vigenti considerato il ruolo dell'autorità portuale in materia di piano regolatore del porto e di rilascio di concessioni (legge n. 84 del 1994 e successive modificazioni);
quali iniziative, nell'ambito dei suoi poteri di vigilanza, il Ministero intenda prendere nei confronti del presidente dell'autorità portuale di Olbia nell'ipotesi in cui vi sia stata un'eventuale violazione di norme nell'espressione del parere in Conferenza di servizi;
quali iniziative il Ministro intenda sviluppare affinché il rilascio della conces sione e l'approvazione del progetto del porto turistico avvengano in base alle procedure previste dalla normativa vigente.
(5-01495)
Interrogazione a risposta scritta:
MARIO RICCI, OLIVIERI e ROCCHI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
a ridosso delle ferie estive, l'Enac ha emesso una procedura operativa con cui ha stabilito i nuovi orari di servizio sugli aeroporti ed ha istituito la reperibilità degli ispettori;
nei giorni feriali, dalle 20,00 alle 08,00, e dal venerdì sera al lunedì mattina, l'Enac non è più presente in nessun aeroporto italiano e neanche nel primo aeroporto nazionale;
la notte e nei giorni festivi gli ispettori rispondono da casa in reperibilità senza avere cognizione diretta della situazione, ma su di loro ricade il coordinamento degli Enti di Stato in caso di emergenza;
ad avviso degli interroganti la reperibilità così configurandosi e fuori dalla normativa europea ed italiana in materia di orario di lavoro;
così facendo diminuisce la capacità di controllo dell'Enac sul sistema dell'aviazione civile con tute le conseguenze del caso e con l'abbassamento degli standards del sistema stesso; sempre secondo gli interroganti la vicenda dei bagagli in parte è da ascriversi a questa scelta dell'Enac -:
se non intenda intervenire presso l'Ente affinché all'Aviazione Civile sia garantito il ruolo di controllo e quindi la qualità e la sicurezza per i cittadini.
(4-04928)