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Allegato B
Seduta n. 21 del 7/7/2006
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GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta in Commissione:
SALERNO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
nella settimana intorno al 20 giugno alcuni agenti di polizia penitenziaria appartenenti all'organico della Casa Circondariale di Cuneo venivano proposti per un procedimento disciplinare da parte del comandante di reparto;
tale proposta veniva poi archiviata dal provveditore regionale e dal direttore dell'istituto che ritenevano infondata tale proposta;
nonostante l'archiviazione di cui sopra il comandante di reparto denunciava i suddetti agenti ai sensi dell'articolo 329 c.p.;
l'interrogante rileva, una palese contraddizione tra la posizione del Provveditore e del Direttore dell'Istituto che ritenevano infondata la proposta con quella del comandante che l'aveva avanzata;
l'interrogante ritiene, estremamente preoccupante il verificarsi di queste contraddizioni che disorientano il personale del Corpo che come sappiamo si trova ad operare in situazioni di permanente carenza organica con conseguente aggravamento dei rischi per la sicurezza -:
se sia prevista la potestà e l'autorità per una ulteriore azione disciplinare autonoma di un Comandante di Reparto per una motivazione ritenuta infondata dai suoi stessi superiori gerarchici nei confronti di agenti del suo Istituto;
se non ritenga di aprire un'inchiesta per far luce sull'episodio e rimuovere le cause «ambientali» e procedurali che hanno prodotto tale contraddizione.
(5-00067)
Interrogazione a risposta scritta:
OLIVIERI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
a quanto risulta all'interrogante, presso la casa circondariale S. Agostino di Piazza Monticello a Savona è in corso una civile protesta dei detenuti per l'assoluta invivibilità della struttura fatiscente come più volte denunciato dai tanti colleghi, non solo del mio gruppo, che hanno visitato periodicamente questo carcere;
la protesta è stata determinata dal fatto che l'ondata di forte calore che ha colpito tutto il paese rende impossibile la sopportazione del tasso di umidità in celle di pochi metri quadrati con la presenza di 7/8 detenuti per cella rinchiusi per oltre 20 ore al giorno in spazi angusti e, la notte, col blindo delle stesse celle chiuso, la situazione viene aggravata dall'angustità delle «finestre» che sono alte e sottili impedendo la circolazione dell'aria;
in particolar modo la situazione è totalmente insopportabile per i cosiddetti «semiliberi» che sono ospitati per la notte in celle sotterranee senza finestre;
la richiesta dei detenuti, secondo l'interrogante giusta, di poter dormire col blindo aperto, essendo comunque le porte delle celle dotate di pesanti cancellate in ferro, non è stata ad oggi accolta e pare che lo sarà solo per il mese di agosto;
non si capisce la ratio di tale impostazione anche in considerazione del diverso trattamento dei detenuti a seconda del carcere ove hanno la sorte di capitare, anche in merito all'uso delle docce in quanto essendone le celle sprovviste a Savona si può accedere al locale doccia solo due volte la settimana mentre a Spezia, giustamente, almeno una volta al giorno -:
in considerazione anche dei tempi lunghi previsti per la realizzazione del nuovo carcere di Savona, quali iniziative intenda assumere per far cessare quella che pare ancora una pena suppletiva inflitta ai detenuti del carcere di Savona.
(4-00488)