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Allegato B
Seduta n. 211 del 26/9/2007
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SALUTE
Interrogazione a risposta orale:
MAZZONI. - Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
nel 2005, l'Unione europea trasferì a Parma, quale sede permanente, l'EFSA - European Food Safety Authority, l'Agenzia, istituita con regolamento CE del 28 gennaio 2002, che ha il compito di coordinare le iniziative comunitarie e di fornire pareri scientifici indipendenti in materia di sicurezza alimentare;
tale organismo, inoltre, deve coordinare e sviluppare una rete di collaborazione con le Autorità nazionali, istituite presso ciascuno Stato membro;
nel giugno del 2004 la Presidenza del Consiglio dei Ministri in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano ha sottolineato «la necessità di provvedere all'individuazione dell'interfaccia italiana dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare» ed ha istituito, medio tempore, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare, organismo a livello centrale con il compito di assicurare un efficace sistema nazionale di coordinamento delle attività per la valutazione del rischio in campo alimentare;
il 26 luglio 2007, con decreto interministeriale il Ministero della salute e quello delle politiche agricole, alimentari e forestali hanno istituito presso il Ministero della salute il Comitato strategico di indirizzo e il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare, quale organismo nazionale di raccordo con l'Agenzia alimentare europea, stabilendone, inoltre, le modalità di funzionamento;
il Consiglio dei ministri del 27 luglio 2007, nel prendere atto del decreto interministeriale con il quale è stato istituito il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare ha stabilito che lo stesso abbia come «sede referente» la città di Foggia;
è difficile comprendere quali siano le differenti funzioni attribuite al comitato centrale e a quello periferico; infatti lo stesso Ministro De Castro, in un'intervista pubblicata da un giornale locale, precisa che «l'Authority nazionale è costituita in seno al Ministero della salute, Foggia sarà sede referente dei ministeri della salute e dell'agricoltura»;
la decisione di istituire la sede referente del Comitato presso il Ministero della salute, suscita non poche perplessità alla luce degli innumerevoli dibattiti sul bisogno di procedere alla riduzione dei costi della politica e all'abolizione di numerosi enti pubblici considerati inutili -:
se non ritengano di dover precisare le differenti funzioni e i compiti attribuiti ai Comitati presso il Ministero della salute e
a quello referente con sede a Foggia e di chiarire quali siano gli obiettivi di una organizzazione così complessa.
(3-01259)
Interrogazioni a risposta scritta:
COSENZA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
secondo uno studio della Southampton University, commissionato dall'agenzia britannica che vigila sui cibi (la Food Standard Agency), esiste un legame tra gli additivi chimici identificati dalla serie E (come il giallo E110, il carminio E122, il rosso E129 ed E124) contenuti in molte merendine, caramelle, bibite e gelati, e il manifestarsi di disordini comportamentali nei bambini fruitori;
la ricerca, pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica inglese Lancet, ha messo in evidenza che il consumo di tali prodotti provoca repentini cambi di umore, cali di attenzione, eccessi di impulsività, aggressività ed in generale comportamenti antisociali;
a seguito degli esiti della ricerca, la Food Standards Agency, ha chiesto alle industrie alimentari internazionali l'eliminazione o la sostituzione degli additivi nei cibi e nelle bevande, invitando al contempo i consumatori a controllare la presenza di queste sostanze sull'etichetta dei prodotti e ad evitarne l'acquisto;
l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha disposto l'esame del rapporto britannico per valutare la possibilità di prendere provvedimenti su scala continentale contro queste sostanze -:
se il Ministro interrogato non ritenga necessario avviare urgenti accertamenti in merito alla vicenda esposta in premessa, indicando quali siano i prodotti presenti nel mercato italiano che contengono questi additivi e conservanti;
quali misure precauzionali intenda adottare al fine di evitare l'utilizzo di additivi chimici soprattutto nei prodotti alimentari destinati ai bambini.
(4-04949)
SPINI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
è elevato il numero delle cause definite dall'entrata in vigore della legge n. 210 del 1992 riguardanti il riconoscimento degli indennizzi previsti da detta legge, nonché di quelle tuttora pendenti;
è altresì rilevante il numero delle cause definite e di quelle pendenti relative al risarcimento dei danni da contagio post-trasfusionale o da somministrazione di emoderivati nonché l'ammontare delle somme liquidate o ancora da liquidare e comunque dovute ai cittadini a seguito di sentenze di condanna passate in giudicato o per intervenuta transazione in ordine a tali indennizzi -:
quali siano gli intendimenti del Governo per venire incontro ad un problema così grave ed urgente.
(4-04955)
LION. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
a Santa Caterina Albanese (Cosenza), in località Triscioli, su un'area di circa diecimila metri quadrati, è presente una vecchia fabbrica di laterizi ormai dismessa ed in completo stato di abbandono e di degrado strutturale;
a causa dell'enorme quantità di amianto esistente in questa struttura industriale in disuso, esiste una vera e propria emergenza ambientale e sanitaria, che andrebbe affrontata in tempi rapidi, al fine di evitare ulteriori pericoli per gli abitanti della zona;
da tempo, infatti, le popolazioni e gli enti locali di quel comprensorio hanno espresso enorme preoccupazione per i gravissimi pericoli derivanti dall'esposizione alle particelle di amianto che possono diffondersi nell'ambiente circostante;
è ben noto il rapporto di causalità tra l'esposizione all'amianto e alcune gravissime patologie oncologiche, come dimostrato dai numerosi studi epidemiologici in materia;
il Comune di Santa Caterina Albanese e la Comunità montana «Unione delle Valli» hanno da tempo lanciato l'allarme, chiedendo un rapido e sollecito intervento da parte degli organismi competenti;
il livello di rischio a cui sono esposti gli abitanti della zona impone di superare il principio della responsabilità della proprietà dell'area e rende necessario l'intervento pubblico -:
se il Ministro della salute sia consapevole della pericolosità della situazione determinatasi a Santa Caterina Albanese e se non ritenga necessario intervenire in tempi rapidi anche mediante un'apposita ispezione del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, al fine di accertare lo Stato dei luoghi e come atto propedeutico perché sia garantito ai cittadini che abitano nella zona un intervento di bonifica e di messa in sicurezza dell'area, in modo da prevenire ulteriori e ben più gravi conseguenze per la salute della popolazione.
(4-04961)