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Allegato A
Seduta n. 213 del 28/9/2007
...
(Sezione 6 - Interventi in merito alla crisi della ditta Roncadin di Meduno - Pordenone)
F)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
la ditta Roncadin di Meduno (Pordenone) di proprietà del gruppo Malavolta, già azienda leader nel settore alimentare per la produzione di pizze surgelate e che attualmente impiega trecentosessanta dipendenti, di cui il 90 per cento sono donne, versa in una grave situazione di criticità;
la su ricordata criticità è legata non a carenze di mercato, bensì alla dichiarata mancanza di disponibilità economica del gruppo industriale suddetto, nonostante che questo sembrerebbe, altresì, essere impegnato nella realizzazione di un grande centro commerciale in Abruzzo;
la crisi del gruppo è tale che la proprietà non solo non acquista più le materie prime, con la conseguente riduzione della produzione dell'azienda, che sta così perdendo il portafoglio clienti, ma non paga più né i contributi né il trattamento di fine rapporto dei lavoratori;
solo pochi giorni fa, un altro stabilimento dello stesso gruppo industriale, sito in provincia di Udine, è stato dichiarato fallito dal competente tribunale e si teme la stessa sorte per l'impianto di Meduno, nonostante il potenziale produttivo di sessanta milioni di pizze destinate per i tre quarti all'esportazione all'estero;
la chiusura dello stabilimento di Meduno si tradurrebbe non solo nella perdita di trecentosessanta posti di lavoro (dei quali, come già ricordato, il 90 per cento femminili), ma in una grave crisi economica della stessa zona, già colpita recentemente dalla chiusura di un altro stabilimento
(la Bisazza), con la messa sul lastrico di 120 dipendenti, per lo più, anche qui, donne;
la crisi economica del gruppo Malavolta sembra tale da far sorgere preoccupazioni anche per le altre sue attività presenti sul territorio nazionale -:
se il Governo sia a conoscenza della crisi dello stabilimento su richiamato;
quali atti intenda porre in essere al fine di evitare la chiusura di una fabbrica, che, impiegando più di trecento donne, in una zona geografica economicamente depressa come la pedemontana pordenonese, causerebbe una importante crisi economica di tutta l'area in questione;
se la crisi economica del gruppo Malavolta riguardi solamente la sua attività nel settore alimentare o se sia estesa a tutte le attività del gruppo in questione e, quindi, in tal caso, come si intenda agire per evitare l'insorgenza di potenziali prossime crisi industriali in altre zone d'Italia.
(2-00667)
«Pegolo, Provera, Zipponi, Burgio, Sperandio, Smeriglio, Siniscalchi, Franco Russo, Rocchi, Mario Ricci, Andrea Ricci, Perugia, Olivieri, Mungo, Mascia, Mantovani, Lombardi, Locatelli, Khalil detto Alì Rashid, Cannavò, Cardano, Ossorio, Rotondo, Venier, Vacca, Maderloni, Cesini, Soffritti, Leddi Maiola, Fincato, Pettinari, Strizzolo, Maran, Vannucci, De Angelis, Francescato».
(17 luglio 2007)