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Allegato B
Seduta n. 215 del 2/10/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta scritta:
BERTOLINI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
un docente del Liceo scientifico Fanti di Carpi, in provincia di Modena, in nome della laicità dello Stato e della scuola pubblica, avrebbe fatto rimuovere dalla parete dell'aula magna il crocifisso;
tale gesto ha suscitato clamore e un acceso dibattito tra i docenti e gli studenti dello stesso Liceo;
la questione trascende il punto di vista religioso, in quanto le radici giudaico-cristiane fondano la cultura, le tradizioni, i principi di libertà, di tolleranza e di uguaglianza che sono alla base della società italiana;
deve essere una preoccupazione del Governo e dei suoi Uffici territoriali quella di salvaguardare, nella scuola pubblica laica italiana, l'inconfondibile fisionomia culturale e spirituale della nostra Nazione, ricca di storia e di tradizioni che devono essere tramandate ed insegnate in modo tale da non creare nelle giovani generazioni una pericolosa crisi di identità ed uno sradicamento da quei principi morali, spirituali e giuridici che hanno fatto grande la civiltà del nostro Paese;
nessun progetto di convivenza multicuturale o di integrazione deve condurre alla dispersione della nostra identità culturale, forgiata sul cattolicesimo, che è la «religione storica» della Nazione italiana;
a fronte di questi presupposti, è assolutamente illogico ed incoerente «assimilare socialmente» il cattolicesimo alle altre forme religiose presenti in Italia, alle quali deve essere assicurata piena libertà di operare, non certamente però avviando un processo di livellamento dei valori e dei principi o addirittura di annullamento suicida dei più alti ideali della nostra civiltà;
nel suddetto caso, così come in altri segnalati dalla cronaca, la rimozione forzata del crocifisso dalle scuole pubbliche è avvenuta in nome di un male interpretato principio di laicità, che sfocia in un laicismo esasperato e becero -:
se sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quale giudizio ne dia;
se nelle politiche di indirizzo del Ministero della pubblica istruzione sia prevista la rimozione del crocifisso da quelle scuole pubbliche, dove ancora è esposto;
se sia d'accordo sul fatto che la rimozione forzata del crocifisso offende il sentimento religioso della stragrande maggioranza degli italiani, che riconoscono in esso non solo il simbolo religioso, ma anche l'emblema della tradizione e dei valori che fondano la nostra società;
se e come intenda ribadire, nell'ambito delle proprie competenze e attraverso gli Uffici scolastici territoriali, i principi culturali, spirituali, morali e giuridici su cui si incardina la civiltà del nostro Paese;
se e quali azioni intenda porre in essere per prevenire e contrastare qualsiasi manifestazione di intolleranza che, in
nome di un mal compreso senso di uguaglianza, venga rivolto a segni e simboli della tradizione religiosa, storica e culturale della nostra società.
(4-05044)