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Allegato B
Seduta n. 216 del 3/10/2007
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GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta orale:
BUONTEMPO. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il primo ottobre, a Siena, è stato catturato dalla polizia Cristoforo Piancone, per una rapina messa a segno a carico del Monte dei Paschi di Siena, fruttata 170 mila euro;
Piancone, ex brigatista rosso condannato all'ergastolo per concorso in sei omicidi e due tentati omicidi, che non si era né pentito né dissociato, aveva ottenuto la semilibertà dal tribunale di sorveglianza di Torino all'inizio del 2004. Di giorno faceva il bidello in una scuola a Torino, di sera dormiva in carcere a Vercelli;
l'arrestato è stato membro della direzione strategica delle vecchie Brigate Rosse e fu uno dei 13 «prigionieri comunisti» dei quali i carcerieri di Aldo Moro chiesero la liberazione in cambio del rilascio dello statista Dc;
al momento dell'arresto gli sono state trovate addosso 4 pistole, tutte di grosso calibro e con la matricola abrasa -:
quali, provvedimenti il Governo intenda adottare al fine di verificare se al momento della concessione dell'istituto della semilibertà sussistevano i presupposti previsti dalla legge;
quali iniziative sanzionatorie i Ministri competenti intendano proporre a carico di quei magistrati che si sono resi capaci di tanta leggerezza e se non sia necessario provvedere per legge a modificare la normativa vigente.
(3-01292)
Interrogazione a risposta in Commissione:
CONTENTO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il presidente della sottosezione di Pordenone dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM), dottor Eugenio Pergola, e il componente della Giunta Esecutiva della sezione regionale della stessa ANM, dottor Rodolfo Piccin, hanno recentemente preso posizione sulla situazione in cui verserebbero gli uffici giudiziari del circondario di Pordenone;
in particolar modo, le criticità, gia segnalate circa un anno fa mediante la pubblicazione di un apposito «libro bianco», sarebbero ancora molteplici e articolate;
questa la serie di problematiche denunciate dai due magistrati e riportate con ampio risalto dalla stampa locale, citando testualmente dall'articolo apparso nel Messaggero Veneto, edizione di Pordenone, del 26 settembre 2007, a pagina 2: «Magistrati. Da poco più di un anno in tribunale a Pordenone vi sono due posti di giudici scoperti (due magistrati sono stati, infatti, trasferiti a Roma), di fatto nel settore civile. Se tutto va bene, i posti vacanti saranno scoperti, tramite concorso
interno, con l'inizio del 2008. Circa una volta all'anno, il Consiglio superiore della magistratura individua i posti disponibili e apre un concorso interno. I magistrati presentano la domanda di trasferimento indicando un massimo di cinque sedi e il Csm valuta poi la compatibilità dei posti liberi con le preferenze, per cui prima di assegnarli definitivamente passano alcuni mesi. Con la riforma Mastella, inoltre, vi sarebbero ulteriori paletti: per esempio, chi è stato pubblico ministero a Pordenone può fare il giudice solo fuori distretto e, se desidera fare il giudice civile o del lavoro, deve farlo fuori provincia. A Pordenone, inoltre, l'organico dei magistrati è rimasto immutato da circa 10 anni. E non è stato ancora istituito il posto di giudice del lavoro: ora, infatti, le funzioni sono esercitate da un giudice ordinario. Cancelleria. I dipendenti del tribunale in quiescenza non vengono sostituiti: nel 2007, tra trasferimenti e pensionamenti, il personale è stato ridotto di tre unità e altri tre pensionamenti sono previsti nel 2008. In questo modo chi rimane si trova ad affrontare un sovraccarico di lavoro. Per ovviare all'organico carente, saranno unificate tre cancellerie: fallimentare, esecuzioni mobiliari e esecuzioni immobiliari. La sede diverrà l'aula Falcone-Borsellino, al secondo piano del Palazzo di giustizia, e sarà pronta tra qualche settimana. Risorse. Il taglio di 50 milioni di euro previsto dal ministero per il 2008 (che interesserà soprattutto le intercettazioni) è destinato a peggiorare lo stato di crisi del sistema giudiziario. Per frequentare corsi di aggiornamento i magistrati si devono acquistare per conto proprio il libro di testo e anche i codici aggiornati non vengono forniti e non è previsto alcun risarcimento. Le dotazioni informatiche sono scadenti, per non parlare dei registratori utilizzati durante gli interrogatori: su tre, vecchi di 15 anni, di fatto solo uno funziona. Auto e Benzina. Attualmente il tribunale di Pordenone è in possesso di una sola auto di servizio. La seconda che aveva in dotazione è finita al tribunale di Tolmezzo (che a sua volta aveva ceduto la propria alla Corte d'appello di Trieste). I buoni benzina per il 2007 sono finiti da tre mesi. Utilizzare la propria auto costituisce un duplice problema: da un lato manca la copertura assicurativa "aziendale", dall'altro per ottenere il rimborso spese è necessario chiedere di volta in volta l'autorizzazione alla Corte d'appello» -:
quali iniziative intenda assumere, alla luce della grave e circostanziata segnalazione di disagio rivolta al ministero interrogato da parte dei rappresentanti locali dell'ANM, per ovviare alle molteplici situazioni di criticità denunciate al Tribunale di Pordenone e, soprattutto, se e con quali tempistiche intenda coprire i due posti di giudice che da lungo tempo risultano scoperti in pianta organica presso gli uffici giudiziari del circondario.
(5-01547)
Interrogazioni a risposta scritta:
GIUDITTA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la magistratura onoraria, nel suo complesso, sta fornendo un apporto consistente al funzionamento del sistema giudiziario, trattando annualmente una quota non inferiore al venti per cento del contenzioso complessivo e pari al trentacinque-quaranta per cento del contenzioso in materia civile;
il recente intervento in materia di ordinamento giudiziario e le proposte di legge presentate dal Governo per l'accelerazione del processo civile e penale impongono che si operi un riassetto della magistratura onoraria per consentirle, anche in considerazione della esperienza acquisita, di svolgere un'azione significativa nello sforzo in corso, al fine di assicurare un adeguato funzionamento del servizio giustizia in favore dei cittadini;
da lungo tempo si attende un riordino complessivo della magistratura onoraria che da un lato omogeneizzi i diversi status che caratterizzano le diverse figure di magistrato onorario e definisca in maniera più certa i compiti che possono essere svolti e dall'altro individui un trattamento
economico uniforme, connaturato alla omogeneità della funzione onoraria svolta, tenendo anche conto del termine fissato al giugno 2008 dall'articolo 245 del decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51 per la cessazione generalizzata della loro attività in mancanza dell'approvazione di una specifica riforma;
in particolare, all'interno della magistratura onoraria, i giudici onorari di tribunale ed i vice procuratori onorari risultano ingiustificatamente pregiudicati non solo in relazione alla entità delle indennità previste in relazione all'attività svolta, ma anche in relazione alla durata degli incarichi, non potendo superare il limite dei due incarichi triennali, a fronte del periodo di dodici anni attualmente assicurato ai giudici di pace;
quindi, anche sotto tale aspetto si rende necessario un urgente intervento al fine di procedere ad una perequazione tra le diverse categorie che attualmente compongono la magistratura onoraria;
inoltre, circa mille tra giudici onorari di tribunale e vice procuratori onorari stanno per superare la durata massima dell'incarico, stabilito in sei anni e quindi in scadenza il prossimo 31 dicembre 2007, privando in tal modo l'amministrazione giudiziaria dell'apporto del personale più esperto ed in grado di assicurare il maggior contributo allo svolgimento di tale attività;
appare ragionevole, in un momento nel quale esiste una scopertura dell'organico della magistratura ordinaria pari ad oltre il 12 per cento ed in assenza di prospettive per una rapida copertura delle vacanze esistenti negli uffici giudiziari, continuare ad avvalersi della collaborazione di tutta la magistratura onoraria ed in particolare della parte più esperta che sarebbe interessata alla cessazione dal servizio alla data del 31 dicembre 2007, senza privare proprio questi magistrati onorari della possibilità di poter fruire di quanto sia eventualmente previsto dalla riforma che sarebbe in corso di predisposizione -:
quali iniziative il Ministro della giustizia intenda intraprendere per consentire ai magistrati onorari interessati alla cessazione dall'incarico di poter continuare ad assicurare il proprio apporto alla giustizia e più in generale se intenda procedere ad una riforma organica di tutta la magistratura onoraria entro il giugno 2008, al fine di rendere unitarie la figura e le funzioni del giudice onorario e rafforzare in questo modo uno dei pilastri dei possibili interventi per l'accelerazione dell'azione giudiziaria.
(4-05056)
LUCCHESE. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
l'interrogante ritiene che alcune norme di legge, di incerta interpretazione, abbiano condotto alcuni magistrati, con un'interpretazione, secondo l'interrogante, troppo permissiva delle regole, a concedere benefici carcerari, come ad esempio la libertà provvisoria, anche a responsabili di gravi reati quali omicidio o banda armata;
è, per l'interrogante, necessario evitare che coloro che abbiano ucciso delle persone o siano appartenuti a bande armate o organizzazioni terroristiche possano godere della libertà provvisoria -:
se non ritenga di assumere le opportune iniziative normative volte a limitare la possibilità di concedere la libertà a persone che si siano rese responsabili di fatti gravi come quelli descritti in premessa.
(4-05078)
ULIVI e MIGLIORI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il personale di Polizia Penitenziaria destinato alla Casa di reclusione di Porto Azzurro (Livorno) lamenta da molto tempo condizioni lavorative e di vita quotidiana assai difficoltose, a causa della particolarità del luogo in cui risiede;
in particolare, il fatto che il Penitenziario si trovi su un'isola con un notevole
flusso turistico crea molti disagi nel reperimento di alloggi, molto costosi in situ, e costringe alla ricerca di essi sulla terraferma, cosa che però rende difficile gli spostamenti, d'estate perché i mezzi di trasporto sono assai carichi di turisti, e di inverno perché le corse vengono diradate e sono comunque soggette alle condizioni del mare;
inoltre viene lamentata la carenza sia da un punto di vista scolastico, sia da un punto di vista sanitario, il che costringe il suddetto personale a pesanti ed onerosi spostamenti giornalieri sulla terraferma soprattutto a carico dei loro figli;
spesso il sindacato di Polizia Penitenziaria ha fatto menzione di quanto esposto alle autorità competenti, anche segnalando la carenza di organico, senza peraltro a tutt'oggi ricevere risposte convincenti, mentre il servizio, seppur gestito da personale insufficiente e sofferente per le condizioni di vita, continui ad essere mantenuto al meglio -:
se il Governo non intenda risolvere la grave carenza di organico succitata;
se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover intervenire al più presto affinché si possa procedere ad una modifica del P.D.G. 5 maggio 1999, prevedendo che il personale del Corpo che ha già prestato servizio per sette anni presso la casa di reclusione di Porto Azzurro, possa essere destinato ad altra sede e se non ritenga equo il dover prevedere un ulteriore aumento del punteggio, al raggiungimento del quinto anno di servizio effettuato presso questa sede così disagiata e se, infine, non ritenga di dover aprire un tavolo di concertazione per la revisione del suddetto P.D.G. del 1999.
(4-05081)