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Allegato B
Seduta n. 216 del 3/10/2007
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
DELFINO, MARTINELLO e RUVOLO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
la questione dell'applicazione della normativa europea e nazionale sulle «quote latte» è stata da sempre fortemente contestata da parte dei produttori organizzati nei «cobas» del latte;
forte e decisa è stata negli anni l'azione del Parlamento, del Governo e delle Regioni per affermare la piena legalità nel settore, in accordo con le organizzazioni professionali agricole;
da alcuni mesi e soprattutto in alcune realtà territoriali sono in atto iniziative promosse dai «cobas» e dalle locali organizzazioni industriali del settore lattiero-caseario, finalizzate al superamento della normativa esistente, soprattutto per quanto concerne l'affitto di quote latte a livello europeo e, più in generale, alla liberalizzazione del settore;
tale impostazione viene motivata in particolare dall'attuale carenza di latte sul mercato, che metterebbe in difficoltà i trasformatori e determinerebbe un elevato aumento del prezzo del latte per i consumatori;
trattasi di una filiera di grande importanza e con un rilevante peso economico nella nostra agricoltura, che necessita pertanto di risposte ferme e chiare perché tutti i produttori lattiero-caseari hanno diritto a conoscere l'evoluzione del comparto -:
se il Governo intenda confermare l'orientamento coerente, portato avanti da anni, per l'applicazione della vigente normativa e pertanto quali iniziative voglia concretamente assumere per mantenere la piena legalità nel settore;
se, a fronte delle lamentate carenze di disponibilità di latte, abbia assunto una forte iniziativa in sede europea per aumentare le «quote latte» a favore del nostro Paese e quali criteri sarebbero utilizzati per l'assegnazione di queste eventuali nuove «quote latte».
(5-01550)
Interrogazione a risposta scritta:
FUGATTI, FAVA, BRIGANDÌ e ALLASIA. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 185, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 152 del 2006 esclude dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti «le carogne ed i seguenti rifiuti agricoli: materie fecali ed altre sostanze naturali non pericolose utilizzate nelle pratiche agricole ed in particolare i materiali litoidi o vegetali e le terre da coltivazione, anche sotto forma di fanghi, provenienti dalla pulizia e dal lavaggio dei prodotti vegetali riutilizzati nelle normali pratiche agricole o di conduzione dei fondi rustici, anche dopo trattamento in impianti aziendali ed interaziendali agricoli
che riducano i carichi inquinanti e potenzialmente patogeni dei materiali di partenza»;
da informazioni a disposizione dell'interrogante, pare che da parte di alcune Regioni ci sia una considerazione della pollina utilizzata ai fini della pirogassificazione, quale rifiuto;
in questo modo la pollina utilizzata a tali fini rientrerebbe nel campo di applicazione della disciplina rifiuti, con tutte le conseguenze burocratiche del caso;
tale interpretazione rischia di mettere in difficoltà centinaia e centinaia di imprese avicole che si vedono ostacolate burocraticamente nello smaltimento della pollina;
inoltre le ditte che mirano ad impiegare la pollina tramite pirogassificazione si vedono costrette a presentare la documentazione necessaria per ottenere l'autorizzazione al trattamento dei rifiuti, prevista dalla D.G.R. 6 agosto 2002 n. 7/10161 integrata dai contenuti dalla D.G.R. n. 11045/02 -:
quale sia l'interpretazione del Ministro sull'utilizzo della pollina ai fini della pirogassificazione;
cosa intenda fare il Ministro competente per consentire lo smaltimento della pollina nel modo più funzionale possibile al settore avicolo, senza mettere in difficoltà gli allevatori.
(4-05065)