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Allegato A
Seduta n. 221 del 10/10/2007
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(Sezione 12 - Proposta di riforma della ripartizione dei seggi del Parlamento europeo)
CASSOLA. - Al Ministro per le politiche europee. - Per sapere - premesso che:
il Consiglio europeo tenutosi a Bruxelles nel mese di giugno 2007 ha previsto che, a partire dal 2009, il numero di seggi al Parlamento europeo sarà ridotto a 750 seggi, con un numero minimo di 6 seggi per i Paesi più piccoli, come Malta, ed un numero massimo di 96 seggi per il Paese più grande, la Germania;
per l'Italia, la Francia e la Gran Bretagna è sempre esistita la parità numerica dei parlamentari, attualmente 78;
tuttavia, secondo la nuova riforma, il numero dei seggi passerebbe a 72 per l'Italia, 73 per la Gran Bretagna e 74 per la Francia, vista l'applicazione del principio della proporzionalità digressiva basata sui residenti in ogni Stato membro e non sul numero dei cittadini;
attualmente l'Italia ha due milioni di cittadini residenti in Europa. Quindi, se venisse adottato il criterio di ripartizione dei seggi basato sulla cittadinanza invece che sulla residenza, ciò permetterebbe all'Italia di avere 73 seggi, mantenendo la tradizionale parità con Francia e Gran Bretagna -:
tenendo salvo il principio che prevede un minimo di 6 ed un massimo di 96 seggi, cosa intenda fare il Governo affinché continui ad esistere una parità numerica tra i parlamentari italiani, francesi e britannici e se intenda insistere nell'adozione del criterio di ripartizione dei seggi, che tenga in considerazione anche il numero di italiani residenti in Europa. (3-01321)
(9 ottobre 2007)