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Allegato B
Seduta n. 221 del 10/10/2007
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DIFESA
Interrogazione a risposta scritta:
JANNONE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il servizio militare femminile si inserisce nell'importante fase di mutamento in atto nelle Forze Armate italiane e la formazione femminile viene attuata in contemporanea alla formazione del soldato professionista;
la sospensione del servizio di leva, ha reso possibile per il sistema militare italiano prevedere la novità del reclutamento della componente femminile, impedito nel passato dalla possibile contraddizione rappresentata dalla contemporanea convivenza del servizio di leva maschile, quale dovere, e dall'eventualità di un sevizio femminile limitato al volontariato;
nella valutazione dei vari aspetti connessi all'impiego del personale femminile si è ritenuto opportuno fare tesoro delle esperienze già vissute dai principali Paesi partners con i quali operiamo in maniera sempre più frequente nei vari contesti multinazionali;
non si può escludere che sia stata proprio la condizione di ritardo rispetto alle altre Nazioni che ha reso possibile, sin dalle prime norme attuative della legge istitutiva del servizio militare femminile (n. 380 del 1999), di poter «aprire» il mondo militare alle donne senza alcuna preclusione, concedendo la possibilità di impiego assolutamente paritetico rispetto alla componente maschile, consentendo l'accesso delle donne sia nelle singole categorie di militari (Ufficiali, Sottufficiali e truppa) sia ad ogni corpo ruolo previsto negli organici delle 3 Forze Armate, dell'Arma dei Carabinieri e, se pur assestante, nel Corpo della Guardia di Finanza;
esempio tangibile dell'assenza di limitazioni nell'impiego è dato dall'assegnazione, nell'ambito dell'Esercito, del personale di truppa a Reparti altamente operativi come i Bersaglieri, gli Alpini, i Paracadutisti - solo per nominarne alcuni tra i più significativi - in tutti gli incarichi previsti dall'ordinamento militare compresi quelli che richiedono particolari doti fisiche;
l'unica eccezione è costituita dal Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, Corpo ausiliario delle Forze Armate dello Stato, che non prevede l'arruolamento femminile;
tale impedimento sia in evidente contrasto con quanto espressamente previsto dalla citata legge 38 del 1999 -:
quali siano i provvedimenti che il Ministro intende adottare per superare questo anacronistico e incostituzionale impedimento all'arruolamento femminile nel Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.
(4-05183)