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Allegato B
Seduta n. 226 del 18/10/2007
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta in Commissione:
BENZONI, CODURELLI, CINZIA MARIA FONTANA e RAMPI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro per i diritti e le pari opportunità. - Per sapere - premesso che:
da un servizio giornalistico della rivista «L'Espresso» numero 41 del 18 ottobre 2007 si rileva che la Filcams Cgil della provincia di Como ha presentato un esposto relativo alle gravi violazioni contrattuali e normative relative a svariati
aspetti dei rapporti di lavoro in essere presso il Gruppo Bennet spa, in particolare riguardanti:
discriminazioni nei confronti del personale femminile quasi interamente impiegato a part-time, a differenza degli uomini;
strumentale utilizzo dei contratti a tempo parziale;
abnorme numero di provvedimenti disciplinari (30 volte superiori a quelli degli analoghi esercizi commerciali) e delle visite fiscali durante le malattie;
condizioni e ambienti di lavoro pesantemente penalizzanti e irrispettose della dignità e del benessere dei lavoratori;
definizione orari di lavoro con modalità punitive, discriminatorie e persecutorie, in particolare nei confronti del personale femminile al rientro sul posto di lavoro dopo la maternità;
modalità scorrette di utilizzo di contratti a termine;
atteggiamenti discriminatori nei confronti dei lavoratori iscritti ai sindacati;
risulta dalla stessa fonte che il suddetto esposto sia stato presentato all'Asl, all'Ispettorato del Lavoro, al Ministero pari opportunità e all'Inps -:
quali interventi intenda mettere in atto codesto Ministero per accertare le condizioni contrattuali e lavorative del Gruppo Bennet spa;
come intenda altresì procedere, qualora le situazioni oggetto dell'esposto siano accertate.
(5-01641)
Interrogazione a risposta scritta:
CAPARINI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, sono vietate comunicazioni a mezzo stampa, internet, televisione o altri mezzi d'informazione in qualunque forma effettuate, relative ad attività di ricerca e selezione del personale, ricollocamento professionale, intermediazione o somministrazione realizzate in forma anonima e comunque da soggetti pubblici o privati non autorizzati o accreditati all'incontro tra domanda ed offerta di lavoro, eccezione fatta per quelle comunicazioni che facciano esplicito riferimento ai soggetti in questione, o entità ad essi collegate purché facenti parte dello stesso gruppo di imprese o quanto controllati o controllanti in quanto potenziali datori di lavoro;
il mancato rispetto di tali prescrizioni può comportare l'applicazione di sanzioni amministrative molto severe;
l'articolo 19 del decreto legislativo prevede che gli editori, i direttori responsabili e i gestori di siti sui quali siano pubblicati annunci in violazione delle disposizioni di cui all'articolo 9 sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000,00 a 12.000,00 euro;
il 21 luglio 2006 infatti, il Ministro del lavoro ha emanato la Circolare n. 30 nella quale vengono fornite precisazioni circa le modalità, per i possibili datori di lavoro di ricercare personale direttamente, tramite «annunci di offerta di lavoro» su giornali e periodici cartacei o su siti internet. Il divieto di pubblicare annunci in forma anonima, ovvero senza esplicito riferimento al soggetto che effettua la comunicazione, era già contenuto nell'articolo 9 del decreto-legge 10 settembre 2003 n. 276. Le offerte di lavoro devono essere reali, veritiere, e nel rispetto delle leggi vigenti non possono essere pubblicate in forma anonima. Al contrario, devono essere provviste di recapito dell'azienda. La legge fa assoluto divieto di pubblicare offerte di lavoro, a mezzo stampa, internet o altri mezzi di informazione, effettuate in forma anonima, cioè senza l'esplicito riferimento al soggetto che effettua la pubblicazione dell'offerta di lavoro stessa;
se il potenziale datore di lavoro vuole mantenere l'anonimato la comunicazione
può essere vincolata a titolo oneroso o gratuito per tramite di un soggetto autorizzato o accreditato;
l'applicazione di tale circolare ha ingenerato una drastica contrazione degli annunci di lavoro dovuti alla difficoltà di applicazione della circolare -:
se, nello spirito del decreto legislativo di tutelare le lavoratrici e i lavoratori, il Ministro intenda rendere più agevole la pubblicazione delle comunicazioni a mezzo stampa, internet, televisione o altri mezzi d'informazione in qualunque forma effettuate, relative ad attività di ricerca e selezione del personale, ricollocamento professionale, intermediazione o somministrazione di lavoro.
(4-05299)