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Allegato B
Seduta n. 230 del 24/10/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazioni a risposta orale:
GIORGIO MERLO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
durante un recente incontro presso la Prefettura di Torino con alcuni soggetti istituzionali sulla normativa che tutela le minoranze linguistiche è emerso un dato preoccupante inerente la ricezione della Tgr sull'intero territorio regionale e cioè, circa il 30 per cento del territorio piemontese non è raggiunto dai servizi trasmessi da Rai Tre Piemonte a causa dell'oscuramento del ripetitore lombardo che, in ragione della maggiore potenza, offre all'utenza delle diverse province piemontesi i programmi della Regione Lombardia;
ora, questa situazione deve trovare al più presto una soluzione tecnicamente adeguata. E questo sia per garantire una adeguata copertura della rete regionale sull'intero territorio subalpino e sia, soprattutto, per far sì che il servizio pubblico non sia caratterizzato da una gestione balbettante ed incerta proprio dove il rapporto con il cittadino è più stretto ed incisivo, qual è appunto l'informazione regionale -:
quali siano le iniziative che il Ministero delle comunicazioni intende intraprendere per sanare un disservizio che rischia di allontanare interi territori dalla quotidiana programmazione del servizio pubblico radiotelevisivo.
(3-01378)
D'AGRÒ. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
sono sempre maggiori le difficoltà affrontate dalle amministrazioni degli enti locali nel sviluppare campagne di comunicazione all'opinione pubblica cittadina riguardo gli eventuali effetti sulla salute dei campi elletromagnetici e la tutela del territorio per mantenere gli standard di qualità urbanistici;
nell'immaginario pubblico oggi i cittadini accettano più facilmente il riconoscimento dei servizi di comunicazione mobile in fonia come bene primario per il quale è ragionevole accettare i rischi alla salute da esso procurati, mentre questo risulta più difficile per le nuove tecnologie, impiegate in minor misura rispetto alle prime e per un pubblico molto più ristretto;
i risultati oggettivi dell'utilizzo dei servizi di terza generazione dimostrano la loro inconsistenza;
sono numerose da parte di molte amministrazioni comunali le segnalazioni di problematiche nella comunicazione efficace ai cittadini per far percepire le tecnologie UMTS e DVB-H un bene primario come definito all'articolo 86 comma 3 del codice delle comunicazioni;
la legge n. 259 del 2003 impone rigide condizioni nei confronti delle autonomie territoriali locali riguardo l'installazione, la manutenzione e l'esercizio di tali degli impianti di telecomunicazione di terza generazione -:
alla luce delle difficoltà esposte non ritenga opportuno intervenire per declassare, nel codice delle comunicazioni, i servizi UMTS e DVB-H, da servizi di urbanizzazione primaria a secondaria.
(3-01379)
Interrogazione a risposta scritta:
PELLEGRINO. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la libertà di stampa non è un lusso che può attendere l'arrivo di giorni migliori.
Al contrario, essa fa parte integrante del un processo suscettibile di condurre a tempi migliori. Sarebbe riduttivo considerarla soltanto come la libertà dei giornalisti di riportare i fatti e di commentarli. In effetti, questa libertà è strettamente legata al diritto del pubblico di accedere alla conoscenza e all'informazione. La comunicazione è spesso lo strumento grazie al quale la società civile può svilupparsi e il pieno esercizio della libertà di espressione consente a tutti i membri della società di scambiare opinioni e di trovare delle soluzioni ai problemi sociali, economici e politici. I media liberi svolgono un ruolo essenziale nell'elaborazione del consenso e nella condivisione delle informazioni, due processi indispensabili all'esercizio della democrazia e al progresso sociale;
alcuni giorni fa, un bliz della polizia postale di Napoli sequestrava alcuni ripetitori di Telelibera;
le recenti cronache locali hanno rivolto particolare attenzione alle modalità con cui è stato disposto il sequestro;
del caso in esame si discuterà, a giusta ragione, nell'opportuna sede giudiziaria;
Telelibera è una nota e storica emittente partenopea, che è nata nel 1977 nell'attuale sede del parco Comola Ricci nel quartiere di Mergellina Napoli;
l'emittente ha avuto sempre un ruolo di primo piano nell'attività sociale dellà città, e ha avuto come caporedattore nel 1998 Everardo dalla Noce, noto giornalista Rai;
le trasmissioni mandate in onda dall'emittente hanno dato negli ultimi anni un'immagine professionale del lavoro di redazione, che con le sue inchieste ha appassionato migliaia di telespettatori, i quali hanno apprezzato sempre l'imparzialità della linea editoriale;
attualmente con il suo segnale la televisione copre la provincia di Napoli e Caserta;
è indubbio che l'intervento predetto ha immancabilmente determinato un blocco, o comunque, una riduzione sensibile dell'attività lavorativa dell'azienda, causando gravi disservizi ai propri dipendenti e all'utenza tutta;
in effetti, la nuova proprietà, il gruppo spagnolo Lanzarote che aveva programmato consistenti investimenti, tra i quali l'assunzione definitiva di 30 nuove unità lavorative, già inserite nel gruppo, con contratto a tempo determinato, corsi professionali gratuiti nei centri sociali dei disoccupati con conseguente inserimento lavorativo di ulteriori unità, ha sospeso ogni attività e disdetto parte di tali contratti a termine -:
quali iniziative intendano assumere a salvaguardia delle professionalità dei lavoratori interessati e dei livelli occupazionali e quali interventi vogliano adottare per verificare i presupposti dell'adozione di provvedimenti amministrativi, quali quelli indicati in premessa che non prevedono possibilità di difesa immediata;
quali iniziative intenda adottare, nell'ambito delle proprie competenze, per tutelare la libertà di stampa e la completezza dell'informazione e per garantire la libertà di espressione, l'autonomia e la dignità professionale dei giornalisti dell'azienda, che sono state fortemente vulnerate dall'intervento sopra riportato.
(4-05379)