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Allegato B
Seduta n. 230 del 24/10/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta scritta:
NACCARATO. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nel gennaio 2006 la Società GRA di Padova S.p.a., in qualità di proponente, ha presentato alla Regione Veneto la proposta di finanza di progetto ai sensi del decreto legislativo n. 163 del 2006 e della legge regionale n. 12 del 2002 per la progettazione, costruzione ed esercizio del collegamento autostradale denominato «Grande Raccordo Anulare di Padova»;
l'opera è prevista dall'Intesa Quadro dell'ottobre 2003 tra Governo e Regione Veneto quale opera correlata al Passante di Mestre, è prevista nel DPEF 2004, è stata inserita nel piano provinciale della viabilità della Provincia di Padova approvato il 16 luglio 2001 ed è inserita nel Piano regionale dei trasporti adottato dalla Giunta Regionale con provvedimento n. 1671 del 5 luglio 2005;
l'opera dovrebbe essere realizzata con la procedura prevista dall'articolo 11 della citata legge regionale n. 15 del 2002 che disciplina la finanza di progetto. Nel caso dell'opera di cui sopra, il proponente, Società GRA di Padova S.p.a., deve sottoporre il progetto di intervento all'Amministrazione competente alla sua approvazione la Regione Veneto, la quale, provvede, con apposita deliberazione, a rendere pubblica la proposta presentata;
a seguito di tale pubblicazione, entro i successivi 90 giorni, è facoltà di altri soggetti interessati presentare proposte concorrenti;
decorso il termine, l'amministrazione competente deve esprimere nei successivi 90 giorni la sua valutazione sulle proposte presentate;
la proposta selezionata viene quindi, posta a base della gara di concessione;
la Regione Veneto con deliberazione di Giunta regionale n. 3361 del 7 novembre 2006 ha preso atto della proposta del proponente e ha provveduto alla pubblicazione della proposta stessa determinando i criteri di valutazione per la scelta delle proposte;
una delle imprese concorrenti nella presentazione di proposte alternative a quella della società GRA di Padova S.p.a. ha ritenuto che la procedura seguita dalla Regione Veneto in qualità di stazione appaltante non sia stata conforme alla normativa e, lamentando difetti informativi circa la pubblicizzazione della proposta, si è rivolta all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture;
in particolare, secondo l'impresa, la società GRA di Padova S.p.a. si sarebbe trovata nella condizione di poter disporre di maggiori informazioni relative alle caratteristiche tecniche dell'intervento e ai collegamenti con le infrastrutture esistenti nel territorio in ragione della partecipazione nella società stessa degli enti locali interessati all'intervento;
nello specifico la detta impresa concorrente lamenta la mancanza di trasparenza della Regione Veneto in qualità di stazione appaltante nella diffusione delle informazioni necessarie a formulare proposte concorrenti (si veda la deliberazione n. 222 dell'11 luglio 2007 dell'Autorità per la vigilanza recante il parere di non conformità della procedura regionale alla normativa di settore);
l'interrogante esprime preoccupazione per la possibilità che si determinino ritardi nella prosecuzione delle procedure per l'aggiudicazione della gara e quindi nella costruzione dell'opera che ha per il territorio regionale e, in particolare, per
quello della Provincia di Padova un importanza strategica fondamentale perché finalizzata a trasferire tutto il traffico pesante e notevoli porzioni del traffico di attraversamento al di fuori del centro abitato con conseguenze positive sia sui tempi di spostamento sia sull'attrattività delle vicine zone industriali -:
se il Governo sia al corrente dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per fare chiarezza sulla vicenda ed eventualmente per garantire la prosecuzione della procedura in modo da giungere velocemente alla aggiudicazione e da procedere alla costruzione del Grande Raccordo Anulare di Padova.
(4-05351)
JANNONE. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
secondo le stime delle Ferrovie dello Stato e della Regione Lombardia sono oltre 18 mila i viaggiatori-pendolari della linea Bergamo-Treviglio, quarta linea del servizio ferroviario lombardo dopo la Milano-Varese, la Milano-Lecco e la Milano-Brescia, raddoppiata dopo oltre 25 anni di rinvii, il giorno 19 luglio 2005 dall'allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, onorevole Pietro Lunari;
nella stessa data il Ministro delle infrastrutture, la Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo hanno firmato un Protocollo d'Intesa per Bergamo per la realizzazione di tre nuove fermate, Arcene, Levate e Stezzano, per il miglioramento dell'architettura delle stazioni esistenti e per il concepimento delle nuove strutture secondo i criteri di fruibilità e accoglienza;
a distanza di 2 anni i lavori per le opere accessorie procedono molto lentamente;
non risultano ancora presentati progetti per l'ampiamento dei parcheggi previsti ai due lati della fermata di Stezzano e per la riqualificazione viabilistica dell'area;
la stazione di Stezzano dovrebbe essere un interscambio nodale di primaria importanza in quanto verrebbe utilizzata per prendere i treni che portano a Bergamo ma, soprattutto, a Milano;
inoltre, sarà ubicato molto vicino al casello autostradale di Dalmine e alla tangenziale Sud -:
con quale tempistica sarà effettuato il completamento delle opere accessorie delle nuove fermate di Arcene, Levate e Stezzano.
(4-05365)