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Allegato B
Seduta n. 230 del 24/10/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta scritta:
CARLUCCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
da un articolo pubblicato dal quotidiano: La Gazzetta del Mezzogiorno in data 14 ottobre 2007, emerge la volontà da parte della società Trenitalia di sopprimere dal prossimo 10 dicembre i collegamenti ferroviari da Taranto, con destinazione sia Roma che Milano;
tale decisione, che ha provocato l'intervento da parte del Prefetto di Taranto contrario alla soppressione, ha suscitato allarme e preoccupazione nelle istituzioni locali tarantine, nelle associazioni di categoria, nelle organizzazioni sindacali, nonché in tutta la cittadinanza di Taranto, in quanto una scelta del genere, comporterebbe una serie condizione di marginalizzazione dell'intera area jonica, dalle più importanti direttrici di comunicazioni, causando contestualmente pesanti ricadute occupazionali per una Comunità già duramente provata da forti sofferenze economiche e sociali;
inoltre la decisione di sopprimere i collegamenti ferroviari verso le suesposte destinazioni, è in netto contrasto con l'impegno preso dal Governo attraverso il cosiddetto «Tavolo istituzionale città di Taranto» costituito con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 17 gennaio 2007, in cui sostanzialmente si affermò la volontà di sostenere la nota crisi economico-finanziaria in cui versa Taranto, attuando una ripresa che non può prescindere anche da una valida rete di collegamenti di trasporto;
il medesimo articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, riporta inoltre che tra le priorità dell'orario invernale, Trenitalia ha previsto in particolare la soppressione della tratta Taranto-Roma, delle 6.16 e Roma-Taranto delle 15.45, nonché il ridimensionamento delle linee Venezia-Lecce, Bolzano-Lecce e Milano-Taranto-Crotone, con la cancellazione delle stazioni salentine e il passaggio previsto in Puglia solo alla stazione di Bari -:
se l'intenzione da parte della società Trenitalia, sulla soppressione dei treni riportata in premessa, e pubblicata dal quotidiano: la Gazzetta del Mezzogiorno, corrisponda al vero, e in caso affermativo, quali urgenti iniziative intenda intraprendere nei confronti di Trenitalia al fine di ripristinare i collegamenti ferroviari da Taranto, in direzione Roma e Milano, onde evitare che si verifichi una situazione profondamente penalizzante da punto di vista socioecomomico per il capoluogo jonico, la sua provincia e l'intera area del Mezzogiorno.
(4-05358)
CARLUCCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in un articolo pubblicato lo scorso 15 ottobre, dal quotidiano: la Gazzetta del Mezzogiorno, sono elencate una serie di iniziative avviate dal Comune di Taranto, a sostegno del Piano regolatore del porto, attraverso un documento di pianificazione economica e territoriale dello scalo tarantino, di intesa tra l'Autorità portuale di Taranto e lo stesso Comune;
tra i diversi interventi elencati e previsti dal predetto documento, vi è quello del dragaggio dei fondali del porto, che versa in una situazione grave e penalizzante per l'attività navale e commerciale dell'importante area portuale jonica;
infatti secondo il medesimo articolo, i dragaggi dei fondali quantificati in non
meno di 6 milioni di metri cubi, creano non pochi problemi di movimentazione delle rinfuse, in particolare quelle svolte sul molo polisettoriale e che danneggiano le attività dei singoli operatori commerciali che occupano la stragrande maggioranza delle banchine e movimentano la maggior parte delle merci -:
quali iniziative intenda intraprendere nei confronti dell'Autorità portuale di Taranto, al fine di sollecitare gli opportuni interventi per la realizzazione delle bonifiche e dei dragaggi dei fondali dell'intera area portuale interessata, attualmente bloccati, ed evitare ulteriori perdite di tempo che possano avvantaggiare i porti concorrenti del Mediterraneo che si avvalgono di fondali più profondi e che dispongono di attracchi idonei all'approdo di navi più moderne.
(4-05359)