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Allegato B
Seduta n. 239 del 9/11/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta orale:
MANCINI, DI GIOIA, VILLETTI, BOSELLI, ANTINUCCI, BUEMI, CREMA, ANGELO PIAZZA e SCHIETROMA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
in data 7 novembre 2007 l'assessore ai lavori pubblici del comune di Cosenza
affermava «sotto il manto stradale di Viale Mancini sono apparse tonnellate di rifiuti» -:
se questa affermazione risponda al vero, e se in quel caso i rifiuti ipoteticamente rinvenuti siano catalogabili come speciali, ospedalieri o tossici;
se siano state attivate tutte le procedure previste dalla legge per lo smaltimento di tali rifiuti;
se tali rifiuti siano stati smaltiti da ditte specializzate aventi i requisiti di legge presso discariche autorizzate;
se esistano le certificazioni di avvenuto smaltimento di tali rifiuti;
se il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti sia stato portato a conoscenza della scoperta di quella che sarebbe stata una vera e propria discarica sotterranea e abusiva ubicata al centro della città di Cosenza;
se l'ufficio del Commissario abbia poi provveduto a comunicare al Ministero una così eclatante e preoccupante notizia per la pubblica salute della città di Cosenza;
in quel caso, quali siano state le iniziative predisposte e realizzate dal Ministero.
(3-01415)
Interrogazione a risposta scritta:
CAPOTOSTI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
da diversi anni il caso Piediluco entra regolarmente nelle cronache locali dei giornali e della televisione per gli effetti prodotti dall'eutrofizzazione che, come noto, costituisce un fenomeno di degenerazione delle acque;
il Lago di Piediluco, è per estensione (1,7 km2), il secondo specchio lacustre di origine naturale del territorio regionale;
ciò che allarma opinione pubblica e amministrazioni è la progressiva perdita di naturalità delle acque che ha comportato e comporta danni ambientali ed economici;
la non balneabilità, la riduzione delle risorse ittiche, i divieti di pesca provocano disagi e soprattutto una compromissione dell'economia locale;
le cause di questa situazione sono da ricercare nella gestione del lago che è monopolizzato dalla produzione di energia elettrica, ma anche nel complesso delle attività antropiche che caratterizzano l'intero bacino;
in questo ultimo caso l'accelerazione e la gravità del degrado delle acque sono riconducibili all'ampliamento del bacino idrografico che ha determinato l'adduzione nel lago degli apporti inquinanti dell'intero bacino idrografigo del Fiume Velino e della porzione del bacino del Fiume Nera sottesa dalla derivazione del medio Nera (Triponzo) -:
quali provvedimenti il Ministro interrogato intenda porre in essere al fine di individuare, seppur in modo graduale, in maniera concreta le risorse per tutti gli interventi previsti dal piano stralcio, approvato nel 2006, che potranno contribuire in termini significativi al miglioramento della situazione complessiva del lago di Piediluco e del sistema di cui lo stesso è parte integrante anche in considerazione del fatto che il bacino costituisce un bene di estrema rilevanza e interesse nazionale sotto il profilo ambientale e turistico e la disponibilità dei finanziamenti, che sono fuori dalle potenzialità degli enti locali, costituisce atto dovuto a seguito dell'approvazione del piano stralcio stesso.
(4-05581)