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Allegato B
Seduta n. 241 del 13/11/2007
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SALUTE
Interrogazioni a risposta scritta:
VINCENZO DE LUCA. - Al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
da circa tre anni e mezzo a Valva, paese di montagna in Provincia di Salerno, un dipendente comunale, Alfano Carmine, è costretto a prestare servizio in locali sotterranei di proprietà del Comune;
detti locali, impropriamente adibiti a biblioteca comunale, sono bui, privi di impianto di riscaldamento e con servizi igienici inadeguati, senza aperture finestrate e senza impianto di aspirazione meccanica;
durante lo scorso inverno, nonostante la fornitura di due stufette elettriche, avvenuta per la prima volta solamente nel mese di dicembre e, quindi, quasi a tre anni distanza dall'inizio del servizio del lavoratore nei predetti locali, la temperatura, pur in presenza di una stagione invernale estremamente mite, ha oscillato da un minimo di 8 ad un massimo di 12 gradi;
l'U.P.L.L. dell'ASL SA/2 in data 19 aprile 2004 accertò le condizioni sfavorevoli, alla permanenza del lavoratore nei descritti locali;
l'Unità Operativa Prevenzione Collettiva dell'ASL SA/2 in data 23 novembre 2006, a seguito di un sopralluogo effettuato in data 9 novembre 2006, considerò il luogo inagibile ed invitò il sindaco a dichiararne l'inagibilità ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 giugno 2001;
tra l'altro durante il sopralluogo fu accertato che nessuno spazio era attrezzato a sala lettura;
per circa tre anni nessun addetto alle pulizie è stato mai inviato in detti locali;
il dipendente, oltretutto, è portatore di un grave handicap motorio con uno stato di salute molto delicato;
il dipendente, nonostante la sua precaria condizione di salute, è costretto a svolgere la sua attività lavorativa in solitudine, senza una linea telefonica a disposizione e, quindi, con l'impossibilità dì comunicare con gli altri uffici, ubicati in un altro edificio distante circa un chilometro;
la biblioteca è da considerarsi, pertanto, un vero e proprio luogo di punizione e segregazione, infatti quando il dipendente è in ferie o in malattia essa resta chiusa;
la biblioteca non è per nulla frequentata dagli utenti, infatti nell'intero anno 2006 è stato richiesto in lettura un solo libro -:
quali interventi i Ministri, ognuno per quanto di competenza, intendano adottare perché si ponga fine alla intollerabile situazione sopra descritta, anche in considerazione dell'approssimarsi di una nuova stagione invernale che potrebbe avere ulteriori gravi conseguenze sulla condizione fisica e psichica del lavoratore.
(4-05607)
CARDANO. - Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche europee. - Per sapere - premesso che:
la direttiva 2006/141/CE del 22 dicembre 2006 prevede una normativa organica in materia di disciplina degli alimenti per lattanti e di proseguimento, che gli Stati membri sono tenuti a recepire entro il 31 dicembre 2007;
tale direttiva non è inclusa tra quelle per il cui recepimento il disegno di legge «Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2007» (A.C. 3062) conferisce al Governo apposita delega, essendo invece inserita tra quelle da attuare per via amministrativa;
l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'UNICEF hanno emanato, nel 1981, un codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, sottoscritto dai paesi dell'Unione europea, Italia compresa, che hanno in seguito dato il loro voto favorevole anche a tutte le successive risoluzioni dell'OMS precisando il significato ed estendendo la portata;
l'articolo 1 della suddetta direttiva prevede inoltre che «gli Stati membri recepiscano i princìpi e le finalità espressi nel codice internazionale di commercializzazione dei succedanei del latte materno relativamente alla commercializzazione, all'informazione e alle responsabilità delle autorità sanitarie»;
l'articolo 14, comma 1 prevede altresì che «la pubblicità degli alimenti per lattanti deve essere limitata alle pubblicazioni specializzate in puericultura e a quelle scientifiche», precisando peraltro che «gli Stati membri possono ulteriormente limitare o vietare tale pubblicità»;
la Commissione parlamentare per l'infanzia, in data 2 ottobre 2007, ha approvato una risoluzione in materia di allattamento materno che impegna, fra l'altro, il Governo «a cogliere l'occasione del recepimento della direttiva 2006/141/CE per garantire un elevato standard di tutela della salute della donna, dei bambini e delle bambine e per adeguare la legislazione al codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno del 1981 e alle successive pertinenti risoluzioni dell'Assemblea dell'OMS, tenendo in tale sede conto delle norme previste in materia dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989, resa esecutiva in Italia con la legge n. 176 del 1991»;
IBFAN Italia (www.ibfan.org), insieme a molte altre associazioni (Rete italiana degli ospedali amici dei bambini, La Leache League Italia, Il Melograno, Federazione nazionale dei collegi delle ostetriche, MAMI, eccetera) ha recentemente promosso il Manifesto per la difesa
dell'allattamento al seno che contiene una serie di importanti richieste provenienti dai gruppi e dalle operatrici che da anni sperimentano pratiche positive in questo campo, compresa la richiesta di modifiche legislative al quadro italiano, alcune delle quali potrebbero già essere accolte attraverso il recepimento della direttiva suddetta;
presso il Ministero della salute è operante un tavolo tecnico di esperti del settore in vista del recepimento di tale direttiva -:
quali orientamenti i Ministri in indirizzo stanno assumendo in relazione al recepimento della direttiva 2006/141/CE, in particolare in relazione agli articoli 1 e 14 della stessa;
quali iniziative stanno assumendo per dare attuazione alla risoluzione della Commissione parlamentare per l'infanzia in materia di allattamento materno.
(4-05613)