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Allegato B
Seduta n. 241 del 13/11/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazioni a risposta scritta:
FOTI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
all'articolo 2 del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, sono state apportate modificazioni dall'articolo 3 del decreto-legge n. 81 del 2007, convertito nella legge 3 agosto 2007, n. 127;
in particolare, tra le altre, le modifiche introdotte prevedono che, per l'anno 2007, fino alla determinazione definitiva dei maggiori gettiti d'imposta comunale
sugli immobili in base alle certificazioni di cui ai commi 39 e 46 dell'articolo 2 del citato decreto-legge n. 262 del 2006 e successive modificazioni, i contributi a valere sul fondo ordinario spettanti ai comuni sono ridotti in misura proporzionale alla maggiore base imponibile per singolo ente comunicata al Ministero dell'interno dall'Agenzia del Territorio entro il 30 settembre 2007, e per un importo complessivo di euro 609.400.000;
pare di capire che detto decremento contributivo debba essere recuperato dai Comuni attraverso l'attività di accertamento o con l'avanzo di amministrazione ed, anzi, qualora il gettito derivante dal predetto recupero fosse maggiore il trasferimento sarebbe ulteriormente ridotto -:
essendo di tutta evidenza l'iniquità della norma precitata, quali urgenti iniziative intenda assumere per la modifica della stessa.
(4-05603)
VINCENZO DE LUCA. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nell'ambito delle numerose emergenze che hanno caratterizzato l'ultimo decennio di gestione dei rifiuti in Regione Campania, la provincia di Salerno ha sempre fornito soluzioni e indicato tempestivamente siti per la realizzazione di discariche provinciali e regionali, oltre che realizzato, nell'ottica di uno spirito di solidarietà e di concertazione con le altre province, gli impianti di volta in volta necessari, nel rispetto delle indicazioni del Commissario di Governo;
la collaborazione si è concretizzata nella realizzazione di tre discariche consortili, a valenza regionale (località Sardone di Giffoni Valle Piana, località Costa Cucchiara di Polla, località Parapoti di Montecorvino Pugliano), chiuse agli inizi del 2001, cui ha fatto seguito la costruzione dell'impianto di trasferenza in località Sardone di Giffoni Valle Piana, dell'impianto CDR di Battipaglia e della discarica regionale in località Basso dell'Olmo di Campagna;
oltre ai citati impianti, sono stati indicati altri siti possibili, quali quelli riportati nel Protocollo di Intesa del 15 dicembre 2006, sottoscritto dal Commissario Bertolaso, dal Presidente della Provincia di Salerno Villani, dal Sindaco di Pagani Gambino e dal Sindaco di Salerno. La cava di Sarno ex proprietà Galasso, oggi acquisita ai patrimonio dello Stato è stata indicata quale sito per lo stoccaggio temporaneo di ecoballe;
il perdurare dello stato di emergenza ha indotto il Governo ad indicare, con apposito decreto-legge successivamente convertito in legge, la localizzazione delle nuove discariche provinciali e di quella regionale di Serre in provincia di Salerno, unica realizzata tra tutte quelle previste e, al momento, unico impianto in Regione Campania ove è possibile conferire rifiuti urbani;
la precarietà del sistema e il cattivo funzionamento degli impianti ex CDR hanno indotto il Commissario di Governo, Prefetto di Napoli, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, a indicare ulteriori siti per lo stoccaggio delle ecoballe, tra cui quello ipotizzato nell'area industriale di Buccino;
l'interrogante fa preliminarmente presente come sia stata totale e completa la collaborazione e la solidarietà resi dal territorio della provincia di Salerno alle altre province della regione Campania, con la realizzazione dei citati impianti, in ultimo la discarica regionale in località Macchia Soprana di Serre per 700 mila tonnellate;
relativamente alla recentissima indicazione dell'area industriale di Buccino quale sito di stoccaggio temporaneo di ecoballe, nell'evidenziare che si tratta dell'ennesima richiesta di sacrificio, che avviene contemporaneamente alla realizzazione
della discarica regionale di Serre, posta a soli 4 Km da Buccino in linea d'aria, fa rilevare quanto segue:
a) l'area industriale del comune di Buccino è oggetto del contratto d'area, ai sensi della legge n. 662 del 1996, articolo 2, comma 203, lettera f), e della delibera CIPE del 21 marzo 1997, punto 3; a tal proposito sono stati firmati tre protocolli aggiuntivi, il primo il 6 settembre 2000, il secondo il 22 giugno 2004, il terzo il 4 aprile 2007, sottoscritto tra il Comune di Buccino e la stessa Presidenza del Consiglio dei ministri, oltre ad altri organi istituzionali, associazioni di categoria ed imprenditori;
b) il precitato contratto d'area, oltre all'assegnazione dei lotti agli industriali che hanno manifestato interesse, prevede un investimento di 114 milioni di euro, tra capitale pubblico e privato, con un'occupazione prevista di 700 lavoratori, oltre i 1.000 già occupati. Gli imprenditori già presenti nella zona industriale e quelli che hanno avuto assegnato il lotto col contratto d'area, hanno già, in varie sedi, preannunciato che, nella sciagurata ipotesi si realizzasse il sito di stoccaggio delle ecoballe nell'area industriale del comune di Buccino, così come paventato dal Commissario di Governo, chiuderebbero le rispettive aziende per andare ad investire altrove, se non addirittura all'estero, con evidenti contraccolpi di carattere sociale, economico, produttivo ed occupazionale;
c) la zona industriale è attualmente ricompresa in area a rischio alluvione e le previste opere di mitigazioni saranno realizzate contestualmente all'insediamento delle aziende assegnatarie, per cui lo stoccaggio delle ecoballe oggi avverrebbe in presenza di rischio potenziale ma effettivo di esondazione del fiume Tanagro, affluente del fiume Sele;
d) il Comune di Buccino (già Antica Volcej) presenta oggi uno straordinario quanto affascinante sito archeologico che è costituito dal Parco archeologico urbano della Antica Volcej, già meta di turisti, soprattutto stranieri (inglesi, tedeschi ed americani) e per questo motivo è tra gli ospiti principali della borsa mediterranea del turismo archeologico che si tiene tra il 15 e il 18 novembre 2007 presso il centro espositivo Ariston di Paestum (Salerno);
e) il Parco archeologico urbano si completa proprio in questo periodo con il costruendo Museo Archeologico Nazionale del territorio diffuso dell'Antica Volcey e unico nel suo genere, contestualizzandosi nel centro storico del Comune di Buccino e creando di fatto due città, una inferiore e l'altra superiore. Della città inferiore si possono ammirare ed apprezzare da un punto di vista storico, artistico, archeologico e scientifico, i numerosi mosaici e reperti che fanno parte integrante del Parco archeologico urbano e la parte superiore dove vivono i cittadini. Il Parco archeologico per una buona parte è visitabile entrando nelle abitazioni di privati cittadini;
f) il Comune di Buccino è grande produttore di olio extravergine di oliva DOP (Denominazione di Origine Protetta) delle Colline Salernitane. Inoltre è inserito nel DOP della mozzarella di bufala campana e nel DOP del caciocavallo Silano. Vi sono, altresì, numerosi allevatori bovini che producono latte di alta qualità e che forniscono alcune centrali della Provincia di Salerno preposte all'imbottigliamento del latte per uso alimentare. Peraltro gli stessi produttori si troverebbero nella impossibilità di rispettare il regolamento CEE n. 102 del 2002 sulla Sicurezza Alimentare;
la Provincia di Salerno ha in più occasioni chiesto autonomia decisionale e gestionale per l'attuazione del ciclo integrato dei rifiuti, dichiarandosi pienamente disponibile alla realizzazione di impianti di compostaggio e di trattamento finali di ultima generazione, nel convincimento di poter affrontare il problema rifiuti con la necessaria determinazione e tanto anche in considerazione dell'elevata percentuale di raccolta differenziata raggiunta (22,6 per cento) tra le maggiori nel centro sud d\`Italia -:
quali interventi per quanto di rispettiva competenza intendano predisporre per scongiurare l'attuazione di una previsione così catastrofica che per le motivazioni esposte, comporterebbe conseguenze negative di carattere sociale, economico ed occupazionale.
(4-05611)