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Allegato B
Seduta n. 242 del 14/11/2007
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri, il Ministro della giustizia, il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
l'8 novembre 2007 è precipitato a Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso, un elicottero Black Hawk, decollato dalla base militare statunitense di Aviano;
a bordo del velivolo erano presenti 11 soldati di stanza in Germania, impegnati in un volo di addestramento che prevedeva il sorvolo del territorio in direzione ovest fino al greto del Piave dove, in una zona disabitata, abitualmente avvengono le esercitazioni che prevedono simulazioni di sbarco e imbarco rapido di soldati;
nell'impatto, 6 militari americani sono morti e 5 sono rimasti feriti, di cui uno in gravissime condizioni, rispetto ai quali - morti e feriti - l'interpellante esprime il proprio dolore e la propria solidarietà;
a seguito dell'incidente la procura della Repubblica di Treviso ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di disastro aereo;
secondo notizie di stampa, il sostituto procuratore della Repubblica di Treviso, dottor Giovanni Cicero, ha annunciato che le autorità americane chiederanno al Ministro della giustizia italiano la rinuncia alla giurisdizione per l'inchiesta sull'elicottero Black Hawk precipitato l'otto novembre 2007 in provincia di Treviso, secondo la procedura prevista dal Trattato di Londra stipulato tra paesi membri della Nato;
i provvedimenti di rinuncia possono essere adottati in base al disposto dell'articolo VII, paragrafo 3, del Trattato di Londra sullo status delle forze armate dislocate negli Stati parti dell'Alleanza, stipulato fra i paesi aderenti al Trattato Nord Atlantico e firmato a Londra il 19 giugno 1951 e dall'articolo 1 del Regolamento relativo all'applicazione del predetto articolo VII della Convenzione, approvato con decreto del Presidente della Repubblica n. 1666 del 1956;
tale norma tende a garantire che i membri del personale militare che pongano in essere reati nello svolgimento delle loro funzioni siano giudicati dallo Stato di appartenenza e non dallo Stato in cui il reato è stato posto in essere;
lo stesso Trattato prevede che lo Stato territoriale possa richiedere allo Stato di appartenenza dell'autore del reato di rinunciare all'esercizio della giurisdizione (articolo 7, paragrafo 3, lettera C) -:
quale sia il giudizio del Governo sui fatti esposti in premessa;
se ritenga, in base al Trattato di Londra, ratificato dall'Italia con la legge 30 novembre 1955, n. 1335, di richiedere la rinuncia all'esercizio di giurisdizione da parte degli Stati Uniti, qualora sia confermata la rivendicazione in tal senso da parte degli USA;
se il Governo intenda assumere eventuali iniziative, anche attraverso lo strumento degli accordi bilaterali, per una modifica della normativa internazionale a riguardo e, in particolare, della disciplina prevista dal Trattato di Londra relativa al principio dell'esenzione della giurisdizione.
(2-00845) «Boato».
Interrogazioni a risposta scritta:
RAITI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
la zona sud di Messina e della riviera Ionica messinese anche i comuni del versante ionico etneo da Taormina a Fiumefreddo,
Linguaglossa e Randazzo sono stati colpiti da una forte calamità naturale che ha provocato danni enormi ma fortunatamente non vittime;
a quanto pare, le 20.000 persone interessate dalla calamità che hanno subito disagi e stenti, non sono state dall'Autorità competenti considerate e aiutate adeguatamente;
se le Amministrazioni comunali da un lato hanno attivato tutte le ditte private presenti sul territorio, grazie alle quali si sta raggiungendo uno stato di normalità dall'altro il Governo nazionale non ha proclamato lo Stato di Emergenza per le zone colpite dalla calamità naturale, provocata da una quantità di pioggia rovesciatasi in due ore che, statisticamente, si riversa, sul terreno in tre anni;
l'economia, già sofferente, ha subito uno shock brutale esercizi commerciali, artigianali e produttivi, senza aiuti economici concreti ed immediati, difficilmente riusciranno a risollevarsi;
i centri colpiti sono stati rispediti 20 anni indietro, con reti fognarie da rifare, acquedotti da reinventare, strade da ricostruire, arredi urbani da risistemare e le strade provinciali non sono più percorribili;
i cittadini colpiti dal disastro non sono disposti ad accettare attese decennali o, addirittura bibliche, per ottenere una qualità di vita consona alle esigenze dell'Europa e del mercato globale;
il sud d'Europa è stufo di essere considerato come una comunità che vive di sofferenze, si adatta ai duri rigori di una vita senza speranza e si adagia sulle provvidenze statali ed elemosine comunitarie;
vuole, invece, atti concreti ed immediati infatti chiede che si realizzino tutte le opere infrastrutturali di cui si parla da più di vent'anni come ad esempio: raddoppio con spostamento a monte della linea ferroviaria Giampilieri - Fiumefreddo, svincolo autostradale di Ali' terme e vie di fuga alternative alle vetuste strade provinciali e la messa in sicurezza delle stesse -:
se sia a conoscenza di quanto suesposto;
se la Presidenza del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministero dell'infrastrutture intenda adottare le opportune iniziative normative affinché vengano recuperati i fondi necessari per la ricostruzione e la realizzazione delle opportune opere infrastrutturali;
quali iniziative urgenti intendano esperire per far fronte allo stato di calamità di cui in premessa.
(4-05631)
MARIO RICCI, LOCATELLI e OLIVIERI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dei trasporti, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
Il Sole 24 Ore di venerdì 2 novembre 2007 con un articolo dal titolo «Controllori di volo (non dei conti)» fornisce un quadro dell'Enav che deve seriamente preoccupare un Governo impegnato nel risanamento dei conti pubblici;
la precisazione dell'Enav, pubblicata il 7 novembre 2007, non fa che acuire tali preoccupazioni, sia per i contenuti della precisazione che poco smentisce e non parla delle assunzioni clientelari solo accennate nell'articolo, sia vedendo la risposta della giornalista, autrice dell'articolo del 2 novembre, che puntualizza alcuni aspetti, sia ripensando a casi, che si auspicano non generalmente rappresentativi, riguardanti la sicurezza come quello avvenuto a maggio scorso a Linate quando quattro controllori abbandonarono gli aerei in volo;
il quotidiano, oltre a riprendere temi oggetto di specifiche interrogazioni ancora senza risposte (atti Camera 4-02853, 4-03373, 4-03154, 4-05318, 5-00548, 4-02358, 4-03034), ed argomenti contenuti
nelle risoluzioni (7-00241 e 7-00237) in corso di esame nella IX Commissione, prospetta ulteriori elementi il cui approfondimento potrebbe configurare criticità o ulteriori costi di notevole consistenza -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di inchieste in corso della Magistratura ordinaria o contabile sulla gestione dell'Enav;
se vi siano segnalazioni del Collegio Sindacale sulle gravi anomalie contabili ventilate nelle interrogazioni, nelle risoluzioni e nell'articolo sopra citati;
se sia intendimento dei Ministri vigilanti aprire una urgente inchiesta sulla complessiva gestione dell'Enav;
se il Governo ritenga necessario, oltre che istituzionalmente doveroso, nelle more delle eventuali indagini ed inchieste intervenire urgentemente e procedere al commissariamento della Società Enav, al fine di impedire possibili «revisioni» di atti e di ripristinare una gestione maggiormente improntata sulla trasparenza ed imparzialità.
(4-05643)
MARIO RICCI, OLIVIERI e LOCATELLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
sembra che il 25 ottobre 2007 il consiglio di amministrazione dell'Enav abbia approvato la relazione gestionale terzo trimestre 2007, budget 2008 e tariffe 2008;
dopo l'approvazione del bilancio 2006 sul quale sono rimasti seri dubbi sulla sua correttezza (si confronti tra gli altri atto Camera 4-03373) anche per il licenziamento coevo del dirigente Claudio Salvati, probabilmente causato da contrasti con l'amministratore delegato sulla stesura dei bilanci e dei conti dell'Enav;
l'approvazione del budget e delle tariffe avviene, si ribadisce, in assenza del rappresentante dell'azionista, mentre nella IX Commissioneprosegue l'esame di due risoluzioni (7-00241 e 7-00237) che mettono in seria discussione l'intera gestione dell'Enav;
le tariffe di assistenza al volo sono disciplinate da leggi e da accordi internazionali -:
se le tariffe di assistenza al volo approvate lo scorso 25 ottobre siano conformi alle norme che le disciplinano e se tale conformità sia stata verificata dagli organi di controllo interno, Sindaci e Magistrato della Corte dei conti;
se alla riunione del 25 ottobre fosse o meno presente il consigliere Luciano Vannozzi il quale, anche se in stato di sostanziale incompatibilità per l'omologo incarico in Alitalia (si confronti l'atto Camera n. 4-02853), dovrebbe ancora rappresentare il Ministero azionista nel consiglio di amministrazione dell'Enav;
a quante riunioni del consiglio di amministrazione sia stato presente o assente il consigliere Luciano Vannozzi;
se, nel momento in cui il Parlamento sta facendo ogni sforzo per sanare e razionalizzare i conti dello Stato, sia ammissibile quello che l'interrogante reputa il vero e proprio sperpero di danaro pubblico che avviene in una società dello Stato come l'Enav;
se il Governo ritenga necessario, oltre che istituzionalmente doveroso, fugare i sospetti di diffusa illegalità in cui opera l'Enav ovvero intervenire rapidamente e decisamente per ripristinare una gestione improntata sulla trasparenza ed imparzialità.
(4-05644)